giovedì 30 ottobre 2008

La responsabilità della P.A. per il fatto illecito dei propri dipendenti.

La responsabilità della P.A. per il fatto illecito dei propri dipendenti.
Secondo la Corte di cassazione (sent. n.20986/07), la responsabilità della P.A. per il fatto illecito del proprio dipendente - che si fonda sul rapporto di immedesimazione organica - presuppone l’esistenza, oltre che del nesso di causalità fra il comportamento e l’evento dannoso, anche della riferibilità all’amministrazione del comportamento stesso, cioè che l’attività posta in essere dal dipendente sia e si manifesti come esplicazione dell’attività dell’ente pubblico, e cioè tenda, pur se con abuso di potere, al conseguimento dei fini istituzionali di questo nell’ambito delle attribuzioni dell’ufficio o del servizio cui il dipendente è addetto. Tale riferibilità viene meno, invece, quando il dipendente agisca come un semplice privato per un fine strettamente personale ed egoistico che si riveli assolutamente estraneo all’amministrazione - o addirittura contrario ai fini che essa persegue - ed escluda ogni collegamento con le attribuzioni proprie dell’agente, atteso che in tale ipotesi cessa il rapporto organico fra l’attività del dipendente e la P.A.
Vedasi anche Cass. n. 9260/97 per cui la riferibilità del fatto illecito del dipendente alla P.A. viene meno quando il dipendente agisca come un semplice privato per un fine strettamente personale ed egoistico che si riveli assolutamente estraneo all’amministrazione - o addirittura contrario ai fini che essa persegue - ed escluda ogni collegamento con le attribuzioni proprie dell’agente, atteso che in tale ipotesi cessa il rapporto organico fra attività del dipendente e la P.A. , senza che il venir meno di tale rapporto e della conseguente responsabilità risarcitoria dell’amministrazione sia in alcun modo impedito dalla circostanza che il fatto lesivo venga posto in essere da un dipendente che per la particolare disciplina a lui applicabile, sia da considerare “in servizio” anche nel periodo di legittima astensione dalla prestazione lavorativa (Nella specie la S.C. nell’enunziare il principio di cui alla massima ha confermato la sentenza di merito che aveva escluso la responsabilità del Ministero della difesa in un caso nel quale un militare dell’arma dei carabinieri, durante una riunione conviviale in un locale pubblico, volendo dar prova della propria abilità nel maneggio della armi aveva fatto partire accidentalmente un colpo dalla pistola di ordinanza, uccidendo una delle persone che assistevano alla dimostrazione).

lunedì 27 ottobre 2008

Voglio conoscere l'arte del leccare il culo

Io non farò strada in politica e sapete qual è il fondamentale motivo che mi rende sicuro di questo? Non so leccare il culo. Non ce la faccio: è più forte di me. Vi confesso che ci ho provato ma con scarsissimi risultati, perché non riesco ad annuire, a portare le borse, a dire che il culo che lecco ha sempre ragione. Dovrei seguire comizi, percorrere chilometri su chilometri per andare semplicemente a riscaldare una sedia, ascoltando quelle promesse che sfruttano l'apatia della gente, facendo numero. Dovrei consigliare a destra e a manca, cominciando dai miei amici, di votare per uno anziché per l'altro perché ci guadagneremo tutti... Ma non fa per me e non pensate che io sia tanto contento di questo, non pensate che io sia da lodare, perché in questo nostro mondo non si va avanti che così. Vuoi, infatti, un posto fisso tale da trasformare la sopravvivenza in dignitosa esistenza? Lecca e sorridi sempre, senza far notare che lo stai facendo perché hai una specie di paresi consapevole. Caspita, vorrei averla questa dote; vorrei sapere come si fa senza avere rimorsi di coscienza. Vorrei essere capace almeno di fingere così da giungere poi al momento giusto per dire davvero la mia, per proporre quello che farei per dare uno schiaffo violento al sistema in maniera tale da svegliarlo. Ad esempio, giornalista – pubblicista che scrive sulla Gazzetta del Mezzogiorno solo la parte che favorisce l’attuale amministrazione Cassano a quale pro?, un blog che esprime con chiarezza dando dei corruttori a gente molto in vista, solo perché hanno vinto un ricorso che gli spettava da tempo, a quale prezzo questo blog si esprime in questa maniera? Vorrei che qualcuno m'insegnasse come si fa a dire sempre sì, a convincersi che il politico a cui lustrare le scarpe sia portatore dell'unica verità in merito a tutte le questioni, importanti ed inutili. Sono disposto a pagare questo maestro profumatamente, oppure mi rivolgerò ai due maestri come sopra indicati, perché altrimenti rischio di non dare un senso comune alla mia permanenza sul pianeta. E ciò mi terrorizza più della morte. Non sto facendo il qualunquista, bensì il realista. Oggi non si va più sulle strade per lottare contro i soprusi: si tende ad accettare tutto, coinvolti passivamente nel nuovo manicheismo, non più cioé quello che separa nettamente il bene dal male, bensì quello che divide la gente in due categorie: i pochi che possono fare esclusivamente per loro ed i molti che non possono fare nulla se non piangersi addosso. Siamo un popolo passivo e permettiamo alla politica contemporanea di nutrirsi della nostra apatia. Per questo sono arrivato alla conclusione che ho bisogno di conoscere l'arte del leccare il culo.

venerdì 24 ottobre 2008

L'AMMINISTRAZIONE CASSANO: SPRECONA CON I SOLDI DEI NOSTRI CONCITTADINI.

I modi di concepire la democrazia e il confronto costruttivo che dovrebbe sostanziarla, sembrano essere latitanti per il Consiglio Comunale di Triggiano. E’ una moda molto pericolosa che oramai si ripete da tempo. Eppure in ambito nazionale la coalizione di maggioranza che rappresenta politicamente l’opposizione a livello nazionale, taccia il governo di usurpazione della funzione legislativa rispetto al Parlamento, le contraddizioni si sprecano! Ma veniamo ai fatti.
Il 22 ottobre scorso il Consiglio comunale di Triggiano ha deliberato per la spesa di circa € 1.500,00 finalizzato ad un provvedimento in relazione alla “Legge Germini”, il tutto in soli tre minuti. Tre giri di lancette senza un contraddittorio, senza un dibattito, senza neanche il tempo di respirare. L’ennesima presa in giro che ricalca quello che accadde in occasione della sera in cui si è disputata in ordine di tempo l’ultima gara della Nazionale di calcio il 15/10/2008. In quell’occasione oggetto di discussione fu l’Ospedale Fallacara. Dire che tutto ciò rappresenta una presa in giro ed una vergogna, è il minimo. Spreco di danaro pubblico e assenza di contraddittorio o di una sana discussione almeno per salvare la forma! Il Consiglio comunale di Triggiano, in definitiva, è ostaggio del calendario di calcio sia che si tratti di qualificazione per i mondiali del Sud Africa, che di Champions League, il risultato non cambia. E’ più importante la visione delle partite, dello svolgimento corretto di una delibera, poi per ultimo viene il Popolo che mi ha eletto.
Il Consiglio Comunale di Triggiano non è nuovo a questi comportamenti dittatoriali che offendono innanzitutto l’elettorato e causano sperpero di danaro pubblico. L’arroganza dunque non ha limiti ed il più delle volte, come sta avvenendo a Triggiano, si nutre dell’indifferenza e della cattiva informazione che sta nascondendo ai cittadini il vero volto della maggioranza che governa alla stregua di una congrega oligarchica.

lunedì 20 ottobre 2008

E' scontro Veltroni-Di Pietro"L'alleanza con l'IdV è finita"

Quale sarà l'atteggiamento dei Dipietristi e dei Veltroniani triggianesi?
Se fino a ieri i Dipietristi nella maggioranza di Cassano erano panchinari, oggi che cosa saranno, se si attengono alle regole nazionali?

Mi dispiace per i fratellini De Francesco non hanno pace, credo che qualche loro desiderio non andrà in porto, però se ci fosse Pasquale del grande fratello avrebbe detto " chi di spada ferisce, di spada perisce".

Sarei curioso di sapere se sul sito del PD triggianese oggi hanno pubblicato questa pagina del giornale.

Erano due notti che non dormivo avevo gli incubi, mi sognavo Cassano, la sua maggioranza, era strano mi chiedevo come mai mi sogno proprio lui e la sua maggioranza, mica e una bella donna perchè sogno sempre quelle, ma neache un bel uomo, anzi.......
Mia madre persona anziana e saggia capace di leggere i sogni mi disse: "Michè mam m pare che u sindc s na va sc alla cas".
Sante parole quelle di mia madre, eppure lei è stata una delle più grandi sostenitrici del sindaco Cassano, e fu anche la prima a prospettare e a fare gli auguri per la sua vittoria.

Adesso caro sindaco ti vuoi convincere che hai fallito, quanti consigli ti ho dato, si caro sindaco dall'ultimo arrivato, come dice il tuo portaborse, più di un anno fa ti avevo già prospettato come sarebbe andata a finire, ti dicevo guardarti le spalle da Schiraldi e company, oppure non fare accordi con Carbonara e company perchè non sono ben voluti, se i nostri concittadini lo volevano lo avrebbero votato e sarebbe diventato lui il sindaco di Triggiano, invece no, lo avete chiamato "il patto per la città", più che patto per la città e il patto della r........, non mi hai mai voluti ascoltare, adesso paga il pegno.
Caro sindaco il tuo più acerrimo nemico come tu dici non sono io, ma chi ti ha bruciato vivo, adesso lui ha una chanc di candidarsi a sindaco o altro se trova una coalizione che lo sostiene, ma difficilmente la troverà,visto gli ultimi eventi, e tu invece non potrai più fare neanche il consigliere di minoranza, anche se è un ruolo che ti rispecchia di più.
Non ti è bastato una maggioranza a 15 consiglieri con la quale hai vinto?
Non hai voluto una maggioranza più trasparente di quella di oggi?
E queste sono le conseguenze.

giovedì 16 ottobre 2008

GRAZIE A QUALCUNO LO CHIAMANO: "PINUCCIO U PRVLEN"

Il riflettere sulla differenza fra ridicolo ed umorismo (che forse per tutti è elementare ma per me non lo è, e ho dovuto pensarci intensamente e farne un post ...) mi è capitato quando mi sono imbattuta su alcuni colleghi che leggendo la gazzetta di martedì 14 ottobre 2008 ha reso ridicolo il Pinuccio del provolone. Qualcosa o qualcuno viene ridotto in maniera tale da apparire sicuramente ridicolo ma assolutamente non da muovere al riso ma anzi da provocare uno stringimento di stomaco, una sofferenza. Non si apre a nulla, non viene provocato un lampo di consapevolezza ma un senso di pena perché è la dignità che è stata calpestata dal pubblicista che ha pubblicato l’articolo sul quotidiano.

mercoledì 15 ottobre 2008

Consiglieri, Assessori, Signor Sindaco pro tempore

E' giudizio generale che l'opposizione abbia affermata la propria
importanza con dignità e coraggio.
Una opposizione è condannata all'intransigenza da un vero mandato
imperativo avuto dagli elettori.
Dietro ad ogni Consigliere dell'opposizione sta un corpo elettorale
dotato di spirito critico e questo corpo elettorale sorveglia i suoi
Consiglieri.
I Consiglieri dell'opposizione hanno, come detto, il mandato
imperativo del controllo: non possono tradirlo e si finisce allora per
avere una posizione politica infinitamente più alta di quella di un
Consigliere della maggioranza.
L'opposizione è dunque inchiodata all’ intransigenza.
Accusarla di essere provocatrice di proposito è giudizio superficiale,
visto che la provocazione sta nelle cose e non negli uomini.
Se i Consiglieri di opposizione parlano, essi offendono coi loro
discorsi; se tacessero, offenderebbero di più col loro silenzio perché
svuoterebbero le sedute di questo Consiglio di ogni interesse.
Se votassero a favore, offenderebbero ancora, col sospetto di una
feroce contrapposizione.
Se abbandonassero l'aula e i lavori, offenderebbero comunque perché
ucciderebbero addirittura il Consiglio Comunale.
Qualunque sia il loro contegno, essi offendono, essi provocano: i
rappresentanti dell’opposizione sono sempre provocatori per la
maggioranza.
Quali allora i rimedi per far tacere queste voci moleste
dell'opposizione? Accettare la discussione, ma non è facile.
La maggioranza che si è insediando vota disciplinatamente le proposte del Sindaco pro tempore… alcuni in buona fede, perché la
fede scaturisce dal miracolo venuto dalla loro elezione e anche grazie a questo miracolo crederanno ciecamente a lei, Signor Sindaco pro tempore e poiché credono in quello che lei dirà, non potranno mai discutere con l’opposizione.
Assai difficile quindi la discussione, prima di tutto per le condizioni
psicologiche di chi dovrebbe sostenerla. Difficilissima poi per i fatti
che parlano anche per bocca del più maldestro di alcuni dei vostri
fiancheggiatori.
Ebbene si, qualche vostro fiancheggiatore!
Il giorno della vostra vittoria ho visto certe persone brindare con voi, persone che in un recente passato stavano da questa parte… ma si sa… ora sono qui… domani sono lì… uomini dalle giacchette
smisurate… uomini con le facce di bronzo… uomini con le fronti
spaziose... uomini con le teste di legno!
Fenomeni della politica locale sui quali finalmente stendiamo quel velo pietoso che ci farà vedere le persone delle quali non possiamo dire né che esistano né che non esistano.
Noumeni della politica locale che stanno sprecando una vita alla
continua ricerca di un equo e giusto difensore… che stanno passando una vita alla continua ricerca di un misero incasso.
Questa non è polemica signori Consiglieri, queste non sono altro che
considerazioni popolari, ultra decennali, considerazioni plebiscitarie… e chi le nega scagli la prima pietra!
Una volta li difendevamo noi a torto e ora difendeteli voi a ragione!
E detto questo è mia intenzione portarvi a conoscenza, questo lo dico con ferma decisione, che sin da domani e fino alla fine del mio
mandato, alcune delle mie tante battaglie, che avrei fatte anche da
maggioranza, saranno:
1) Difendere quei cittadini che hanno sacrificato una vita intera ed
investito ingenti capitali per costruirsi una casa e solo per colpa di
qualche cavillo burocratico o indotti da qualche furbetto all’abuso
sono in attesa di veder ultimata l’opera.
Tanto più gli abusi sono diffusi e spavaldi, tanto più potrebbe crescere la tentazione di trasformarli in “fenomeni sociali” con cui si deve venire a patti; niente patti e si rendano liberi i cittadini.
Ridare dignità ai nostri concittadini credo sia cosa giusta e meritevole da parte di noi tutti… la gente è stanca di “patteggiare” gli abusi con il potere!
Assessore delegato all’Urbanistica… da domani dia un forte segnale ai nostri compaesani ridandogli dignità; dia un segno tangibile della sua indiscussa onestà politica e non patteggi ma sani e tuteli, facendoci camminare a testa alta, noi triggianesi!
2) Il ritiro ed il conseguente riesame di alcune delibere del precedenti Consiglio Comunale votate dalla sola maggioranza e non tutta… come ad esempio la B/6…
Che tanto “puzzava” a molti di voi di favoritismo elettorale.
Che nessuno possa mai dire: Il solito che va al Comune per farsi gli
affari propri!
Non che ce ne siano mai state di queste persone ma… non si sa mai!
3) La riapertura immediata del ex mercato in Via Vomero, con il conseguente beneficio dell’intera popolazione e, non di poco conto, sarebbe anche un grande beneficio per i commercianti che lamentano da anni gravi perdite di incassi.
Fuori gli attributi signori… riapriamo la Piazza, felici, contenti e vittoriosi…
Una vittoria sarebbe anche per quei residenti che potranno parcheggiare le loro macchine, poverini, che neanche ci si possono avvicinare alle loro case!
4) La costruzione di un nuovo stadio comunale e l’abbattimento immediato col conseguente vantaggi per le casse comunali… Ma poi scusate… il centro sinistra è maggioranza ovunque… figuriamoci se non riusciremo a trovare qualche Presidente di Regione o Provincia che ci aiuti a demolire e ricostruire quattro pilastri e mezzo solaio!
Educare i cittadini alla legalità e non farli più patteggiare col potere; riportare in Consiglio delibere clientelari;
Chiudere al traffico piazza La Croce e Via Dante;
Quattro piccole cose che se riuscirete a fare io stesso non esiterei, anzi, non mi vergognerei a dire che questa è stata la migliore amministrazione degli ultimi tempi!
…concludo…
Colleghi dell’Opposizione, Compagni Consiglieri, Signor Sindaco pro tempore
la campagna elettorale è finita, si inizi a lavorare e… che il frutto del lavoro a chi lavora andrà!
Coordinatore del Nuovo P.S.I
Consigliere Comunale
Michele Difino

martedì 14 ottobre 2008

IDV TRIGGIANESE: SE CI SEI.. BATTI UN COLPO!

Domenica 12 ottobre 2008 a Triggiano come in altri Comuni del nostro Paese sono state raccolte le firme contro il “Lodo Alfano”.
In Via Kennedy a Triggiano è stato installato un gazebo per iniziativa della segreteria cittadina di IDV coordinata dal consigliere comunale Vito Messa e da Enzo Anelli, componente delle segreteria regionale IDV.
Come mai non era presente alla raccolte delle firme anche il consigliere comunale di IDV Francesco De Francesco, capo gruppo consigliare nel nostro Comune, ed il fratello Pasquale De Francesco, segretario del partito a Triggiano?
E’ vero che fra V. Messa, E. Anelli e i fratelli De Francesco non scorre buon sangue, ma neanche acqua, pur essendo componenti dello stesso partito?
I fratelli De Francesco sono forse come AIDS... se li conosci li eviti, questo sancisce di più le voci di un loro disaccordo.
Gli esponenti di IDV di Triggiano si permettono il lusso di rappresentare problemi di livello nazionale quando in consiglio comunale non dicono neanche una parola.
Il sindaco ha messo Messa in panchina e De Francesco in quarantena forse perché li conosce?
Sarebbe meglio occuparsi dei problemi di Triggiano e della sua gente rappresentando gli stessi nell'ambito del Consiglio comunale piuttosto che realizzare iniziative che non hanno alcuna ricaduta sul nostro Comune...
Non mi sembra che tali consiglieri facciano il proprio dovere in tal senso. Essendo solo spettatori nelle logiche della maggioranza rappresentata dal Sindaco Cassano.
La coerenza ci impone un comportamento responsabile a tutti i livelli nella buona azione politica che deve sempre essere a servizio dei bisogni dei cittadini e non di esclusivi interessi personali. Pertanto siamo stati eletti dal Popolo triggianese.
In tal senso intendo denunciare pubblicamente questi fatti.

martedì 7 ottobre 2008

UN COMUNE IN FALLIMENTO

“Un fallimento politico”. È questo il duro, eloquente giudizio che il coordinatore cittadino e consigliere comunale del “Nuovo P.S.I” Michele Difino riserva all’amministrazione comunale. Un fallimento dovuto, secondo l’accusa di Difino, a “verticismo e arroganza, ingredienti non adatti a soddisfare gli interessi della comunità”. Una presa di posizione forte da parte di chi, “con l’entusiasmo e la buona volontà, ha cercato di offrire all’amministrazione la sua collaborazione”.

Ma se a proposte collaborative si risponde con porte chiuse, si genera delusione. Esattamente quella che prova il sottoscritto nel constatare che “questa amministrazione insiste con un sistema di strapotere politico con cui è riuscita a creare un forte degrado, rinunciando ad una programmazione dignitosa e lasciando l’intera città nel disordine”.

Grazie all'Amministrazione Cassano si sta arrivando al fallimento del Comune, con sentenze perse per svariati milioni di euro, con il piano regolatore che non decolla per colpa di qualcuno al quale vietano di presentare il progetto (se non passa prima dalla cappella come è successo ad un giovane presidente di cooperativa), bravate con feste e festini, privati e pubblici.

Eppure il sindaco della città appare quasi contento di questa situazione. Le casse comunali però sono quasi vuote: cosa fare per evitare un disastro come successo a Taranto? Occorre rimpinguare le casse comunali!!!

Evidentemente, se in quasi due anni e mezzo anni di amministrazione si è giunti al dissesto finanziario del Comune, un motivo ci sarà e gli attuali amministratori hanno l’obbligo di rendere conto ai cittadini delle scelte sciagurate che stanno conducendo il Comune al fallimento.

Non Le sembra, sig. Sindaco, che a questo sciagurato risultato ha contribuito, ad esempio, l’anticipazione all’ATO rifiuti di svariati mila di euro, che chissà se mai ritorneranno nelle casse comunali? E questo perché? Forse, per nominare qualche direttore o amministratore delegato gradito a Lei, Signor Sindaco ed ai suoi amici politici? O, forse, per aumentare la pletora degli impiegati graditi al Suo degenerato sistema? Ed, ora, secondo Lei i cittadini Triggianesi devono pagare i tanti errori da Lei commessi e le sue sciagurate scelte?

Non si poteva risparmiare sull’enorme contenzioso che grava sul bilancio comunale, causato anche da qualche gara d’appalto espletata in modo non regolare ed abnorme e le cui susseguenti condanne hanno fatto lievitare i debiti? E ancora, era necessario ricorrere a mutui per finanziare il piano strategico, un carrozzone destinato a dividere prebende agli amici ed agli amici degli amici, per consulenze, spesse volte, inutili? O per realizzare stradine e marciapiedi inutili facendo il favore a qualche consigliere comunale, se non a qualche amico o grande elettore?

Nonostante tali problematiche fossero state sollevate in Consiglio comunale dal sottoscritto e da tutta la minoranza, Lei, invece di preoccuparsi di salvaguardare gli equilibri di bilancio sta preferendo percorrere sino in fondo la china del disastro finanziario imboccata all’inizio del suo mandato.

Suvvia, sig. Sindaco, non pensi che i cittadini Triggianesi sono degli imbecilli e degli ingenui che non hanno compreso che gli amici e gli amici degli amici si sono già spartiti la torta. Il noto pallino di cementificare parte della città non prevista nel piano regolatore, e così via, purché siano amici o prestanome di sostenitori della sua amministrazione e si impegnino a sostenerla le sue campagne elettorale.

Di fronte ad un fallimento di tale portata, come è nella prassi, occorre fare chiarezza e individuare le responsabilità. E’ necessario che la magistratura individui ed accerti le cause che hanno generato il dissesto e chiederne conto ai suoi autori. Così pure la Corte dei Conti non può non esaminarne la gestione del Comune sotto il profilo del danno erariale.

E' risaputo che quando un’attività economica è sull’orlo del fallimento e si vuole tentare di salvarla si cambiano gli amministratori per dare una sterzata che possa portare all'inversione di una tendenza negativa. La stessa cosa deve avvenire nell’amministrazione pubblica.

Lei, Sig. Sindaco, sta portando al fallimento il nostro Comune: ammetta le sue colpe e vada via, per consentire ai cittadini di potere eleggere altri amministratori, magari più capaci e in grado di salvare il patrimonio comunale e liberare la nostra comunità dai soliti avvoltoi che in questi anni hanno svolazzato e continuano a svolazzare sul palazzo comunale con il solo obiettivo di rimpinguare il loro conto in banca speculando sui beni pubblici.

Sappia, Sig. Sindaco, che Triggiano non è una città dell’America Latina o del Terzo mondo in cui i governanti ritengono che i beni pubblici sono al servizio di poche famiglie e costituiscono lo strumento per continuare ad arricchirsi a scapito di tutta la comunità civile.

coordinatore cittadino
consigliere comunale del
“Nuovo P.S.I”
Michele Difino

lunedì 6 ottobre 2008

PERCHE' NON SI APPROVA LA B/6?

Discussioni, polemiche, urla e uscite di scena quasi teatrali nei consigli comunali tenutosi nei mesi scorsi nel nostro Comune .

Argomento all’ordine del giorno : approvazione della B/6.

Oltre le varie dispute tra nomine, convocazioni contestate, ed emendamenti proposti dall’opposizione è sorto un ulteriore motivo di discussione.
Il problema riguarda la B/6 che per essere approvato prevede che non prendano parte alla votazione i consiglieri che fanno parte dell’istituzione.
I consiglieri Pasquale Neglia e Patrizia Neglia per l’appunto non possono votare, per essere i diretti interessati della zona di recupero B/6.
Quindi la maggioranza conta due assenti.
Nel bel mezzo dell’oramai risaputa polemica tra il Sindaco Michele Cassano ed altri consiglieri della maggioranza, che gli contestano l’approvazione della B/6, come diversi consiglieri dell’opposizione per le mille insidie che potrebbe creare l’approvazione della stessa.
Non avendo raggiunto dunque il numero legale per poter votare la suddetta B/6, il consiglio comunale viene rimandato.

È un fatto politico
E’ un fatto di spartizione?

Non so neanche più cosa scrivere anche perchè le barzellette e i chiarimenti sono gia evidenti e contenuti nelle dichiarazioni dei politici il "Patto per la Città" che continuano ad essere sempre più in disaccordo e potrebbero (speriamo) scoppiare... Avanti miei Cassaniani.

Consigliere Comunale "Nuovo P.S.I"
Michele Difino

giovedì 2 ottobre 2008

La mia risposta sulla mia persona

Come al solito il direttore del blog “Triggiano Democratica” scrive sempre quello che gli fa comodo e non dice tutta la verità su quello che si dice in consiglio comunale. Preferisce gettare fango sulla gente riportando calunnie fatte da un assessore di poco conto.
All’assessore Simplicio sono state segnalate tantissime strade dissestate e marciapiedi distrutti con richieste fatte da altri, prima che da me. Il consigliere Battista e il suo amico, tuttavia, hanno avuto la corsia preferenziale e di questo risponderanno in Procura. In merito al marciapiede antistante l’edificio all’interno del quale si trova l’abitazione di mia madre, mi corre, ancora una volta, precisare che il rifacimento è stato richiesto perché nello stesso edificio vivono una signora malata terminale e un portatore di handicap su sedia a rotelle. Circostanze che, se non credute, possono essere tranquillamente verificate.
In merito poi al presunto nominativo della ditta alla quale far eseguire i lavori da me segnalato all’assessore Simplicio, trattasi di ignobile menzogna che preferisco non commentare salvo diffidare i dispensatori di false verità dal riprovarci a meno che non vogliano trovarsi destinatari di una querela da parte del sottoscritto, come - purtroppo per lei – avverrà per l’assessore in questione. Ad ogni buon conto affinché tutti sappiano come funziona l'ufficio tecnico, è bene precisare che esiste l’albo delle imprese fornitrici del Comune di Triggiano dal quale gli amministratori attingono nominativi da invitare alle gare per l’affidamento di lavori e forniture.