mercoledì 27 aprile 2011

BARLETTA COME TRIGGIANO, ANZI, ANCORA PEGGIO A TRIGGIANO, VISTO CHE SI PAGANO I VOTI FINO A CENTO EURO.
E GLI ADDETTI AI LAVORI DOVE SONO? FORSE IN QUALCHE COMITATO ELETTORALE DI CANDIDATO/A SINDACO?
UN APPELLO INUTILE

Mennea: "Basta al mercato dei voti
A Barletta 40-50 euro per preferenza"
La denuncia presentata dal consigliere regionale del Pd
«È in atto una compravendita vergognosa per tutti»

Ruggero Mennea

BARLETTA - Quaranta o cinquanta euro in cambio del voto. È quanto denuncia da Barletta Ruggero Mennea, consigliere regionale del Partito democratico, a poche settimane dal voto delle amministrative del 15 e 16 maggio.

LA DENUNCIA - «C’è da debellare - chiosa Mennea - il vergognoso fenomeno della compravendita dei voti. Sarebbe, questo sì, un completo ritorno alla normalità, che la gente avverte come imprescindibile per tornare a riconoscere dignità ad una delle più nobili funzioni che in un Paese civile e veramente democratico si possa svolgere». Ma le dichiarazioni dell’esponente del Pd - che sembra sparare nel mucchio - non sono rivolte a nessun candidato o partito in particolare.

L’APPELLO - «Per fortuna - conclude Mennea - di candidati perbene ce ne sono e sono anche ottimisticamente portato a pensare che siano la stragrande maggioranza, così come rappresentano senz’altro la stragrande maggioranza i cittadini onesti e dignitosi che rifiutano lo scandalo dell’offerta di denaro. Il coltello dalla parte del manico - conclude Mennea - ce l’ha, appunto, questa maggioranza di persone perbene, che non deve stancarsi di rifiutare queste pratiche che offendono la dignità di tutti e della città nel suo insieme».

Angelo Alfonso Centrone

26 aprile 2011

domenica 24 aprile 2011

Dalla Voce della Verità

Leggendo questo volantino, qualcuno potrebbe pensare e dire: come mai tutto questo interesse da parte di Difino? è perché si candida a sindaco alle imminenti amministrative?

Il sottoscritto potrebbe rispondere non è vero, perché il mio interesse è per il bene del paese, e per la stessa gente che ci vive , le denunce penali accumulate in consiglio comunale in questa esperienza amministrativa, vanno oltre a quello che si può pensare, infatti dal momento che ho fatto la scelta di uscire dalla maggioranza Cassano della scorsa competizione è iniziata la mia lotta per la difesa del mio AMATO paese “Triggiano”.

Oggi però, percepisco a malincuore la distanza che separa le istituzioni, i politici, dai comuni mortali(cittadini).

Gli stessi politici che in campagna elettorale invadono le mura o le cassette della posta, di santini dandoci spesso "del tu", scendendo al nostro livello, creando gruppi e chiedendoci di aiutarli a superare lo scoglio della paura di non essere eletti.

Gli stessi politici pronti a posare su foto sorridenti o con occhi pieni di lacrime quasi a far credere di essere vittime non carnefici a seconda delle situazioni istituzionali in cui si trovavano ad intervenire. Durante le votazioni promettono nuovi posti di lavoro, elargiscono somme di denaro pagando il voto approfittando della crisi economica, della mancanza di lavoro, della debolezza dei ragazzini diciottenni, promesse di aiuto alla gente più povera garantendo contributi e case popolari...Tutta pubblicità...Quando poi le luci si spengono e si chiede alle istituzioni di parlare, di confrontarsi, di fornire aiuto, soccorso in caso di emergenza, le porte si chiudono. Ad elezioni concluse, finisce la confidenza, e il comune cittadino torna ad essere comune mortale, per chi sa del mio impegno sociale a sostenere le categorie più deboli, sa anche che questo con me non accadrà mai perchè conosce anche la mia estrema disponibilità a sostenere soprattutto chi ha bisogno di aiuto.

Il mio si chiama emergenza sociale e ho trasformato la mia sofferenza in rabbia e lotta accentuato dalla crisi economica che ha ferito il nostro paese.

So perfettamente il numero dei casi di gente che non riesce neanche a mangiare.

Per non parlare della Chiesa, che fine fanno i soldi raccolti durante le messe, i contributi ricavati dalle amministrazioni comunali e dalla popolazione per le feste patronali e non, ancora peggio se si parla dei soldi raccolti con le sagre, potrei essere d'accordo con l'invio di una parte e non di tutto il ricavato, nei paesi africani, egregi parroci l'africa adesso siamo noi, il nostro paese e quando parlo di paese sto parlando di Triggiano, qui c'è gente che sta peggio degli africani, che non possono mangiare e non possono pagare le bollette della luce o del gas, e il sottoscritto per quel poco che puo’ fare cerca di aiutarli in qualche modo per quello che è possibile, mi è capitato che ad un signore gli è morta la moglie e non poteva pagare la sepoltura di quella poveraccia, e i parroci che cosa fanno mandano i nostri soldi in altri paesi, e forse non è meglio fare qualcosa per questa povera gente per esempio fare qualche mensa sociale, visto che nelle nostre chiese del nostro paese c'è spazio abbastanza per poter svolgere questo tipo di aiuto?

Le famiglie con figli si espongono a qualche atto di indecenza anche a prostituirsi o a spacciare droga per sfamare i propri figli, e il sindaco uscente, ormai fuori in tutti i sensi politici, che fa? offre rifugio alle prostitute straniere e offrendo loro posti di lavoro a 10 euro all'ora, per questo mi chiedo perchè agli stranieri si, e alla nostra gente no?

Abbiamo chiesto aiuto alle istituzioni, chiedendo di annullare le commissione divulgando le stesse somme al sociale, ma la risposta è stata negativa, da parte del sindaco e della sua maggioranza uscente, gli stessi che ti invitavano a sorridere durante la campagna elettorale, che ti stringono calorosamente la mano per strada, al mercato, in piazza durante i comizi...

Quello che non accetto è che i politici che hanno avuto il loro voto, si disinteressino dei problemi comuni, ignorino le emergenze sociali e guadagnino fior di centinaia di euro al mese (quelli che si conoscono) senza restrizioni, ma spesso rivendicando che "vorrebbero di più" e si aumentano gli stipendi.

Allora pretendo che vengano rispettati i diritti dei cittadini.

Pretendo attenzione, cura, una reale attenzione per le questioni legate all'emergenza lavoro.

E non mi fermo, non mollo, non ho paura! Continuerò a lottare, a denunciare a chiamare la gente in piazza perchè chi deve tacere sono le istituzioni, i politici, i parroci, con i loro discorsi altisonanti, le chiacchiere di chi non vive sulla propria pelle la difficoltà del quotidiano ovvero sopravvivere!!!!

Uno di Voi, un amico di sempre e per sempre Michele Difino



mercoledì 13 aprile 2011

Michele Difino è il Candidato Sindaco a Triggiano

E’ ormai ufficiale la candidatura di Michele Difino a Sindaco di Triggiano.

In settimana, il gruppo dirigente, incaricato di curare tutte le fasi della campagna elettorale, unitamente ad altre realtà quali associazioni e forze politiche, comunicheranno la data della conferenza stampa nella quale, il Candidato Sindaco Michele Difino, unitamente ai candidati tutti, comunicheranno tutti i dettagli e i punti salienti del programma.

“Il nostro obiettivo - dichiara Difino - è quello di rinnovare radicalmente la dinamicità di un territorio che ha subìto anni di una gestione noncurante dei cittadini”.

Difino sostiene che una vera lista civica restituisce la gestione della città ai Triggianesi, quelli che amano per davvero questo nome, quelli che lavorano e ogni giorno mandano avanti una Triggiano che i partiti non vedono come una preziosa realtà di persone, ma come un mero vessillo da conquistare.

Michele Difino, valido impiegato della Camera di Commercio di Bari, da anni è impegnato in politica e attualmente è consigliere comunale a Triggiano.

Lo sostengono, fra gli altri, le quattro liste civiche Unione per Triggiano, Lista Civica per cambiare, Insieme per Triggiano e Amare Triggiano.

Triggiano lì 13 aprile 2011

giovedì 7 aprile 2011

Uno scritto alla dichiarazione fatta dal mio caro amico Onofrio D’Alesio su Triggiano Democratica inerente alle sue dimissioni di sub-commissario della PDL:


Condivido pienamente la decisione dell’amico Onofrio, perché come ho sempre sostenuto i partiti politici di destra , di sinistra , di centro, di sopra e di sotto, sono tutti eguali, fanno accordi sottobanco, anche se sei della stessa coalizione, ti usano come scudo parafulmine, non ti passano un centesimo ne  per la campagna elettorale e nè per altro, ma vogliono il loro simbolo in evidenza, e tutto questo perché, per le loro poltrone.

La mia scelta delle liste civiche? E’ nata proprio per le condizioni sopra elencate, allora, se mi devo prodigare per loro, mi prodigo per il mio paese, tanto i soldi li esce soltanto il sottoscritto, ma qualcuno potrebbe dire, e lo dice, allora chi te lo fa fare? E avete ragione, ma credetemi, per chi vuole bene al proprio paese, un sacrificio lo potrebbe pure fare, togliendo più di un qualcosa alla famiglia, perché il mio stipendio lavorato e non truffato, serve alla famiglia. A questo punto qualcuno dirà, nessuno fa niente per niente, ed è vero, ma, non è il caso del sottoscritto, se vi dico che, in questi cinque anni di consigliere comunale ho guadagnato appena 2.000 euro, ma non vi dico quanto ho speso e quanto spenderò, per pagare gli avvocati penalisti per difendermi dalle denunce ricevute e per quelle fatte a chi ha abusato della sua posizione per interessi propri. C'è da aggiungere anche il sostegno dato di tasca mia a quelle famiglie bisognose, che si sono rivolti al comune, ai servizi sociali, e che gli dicevano che soldi non ne stavano, casomai qualche buon sindaco aveva preferito regalare piante, invece di aiutare la povera gente, che non avevano niente da mangiare, o da comprare ai propri figli, ma soltanto dei disegni adesivi di frutta sulla portella del frigorifero, e se ve lo dico, e perchè prima di elargire qualcosa quando ho potuto, il sottoscritto constatava se fosse veritiero.
Ed oltre a rimetterci i soldi, ci rimetti la salute e qualche volta anche la vita, perchè le minacce sono all'ordine del giorno, l'ultima lunedì scorso ho avuto una visita nel mio ufficio di lavoro, accusandomi di aver sparlato  di qualche candidato sindaco, tanto è vero che il sottoscritto ha dovuto esporre denuncia, anche contro un coglione con la C maiuscolo, che dice di saper leggere l'italiano e che mi accusa di aver dato del maffioso ad un candidato sindaco, quanto poi è successo effettivamente il contrario, che loro hanno sparlando sul sottoscritto,  e perché tutto questo? Soltanto per difendere il mio paese.


Caro Onofrio la politica non è per gli onesti, ma per i disonesti, nella politica bazzica gente non proprio onesta, che sostengono le campagne elettorali,altrimenti da dove prendono e spendono, tanti soldi per le loro campagne elettorali? se qualcuno lo sa e me lo vorrebbe spiegare sarei felicissimo di capire e imparare,  ma la cosa che mi rode e che la gente gli va dietro, (non per colpa loro, ma per colpa della crisi, per cinquanta euro o come si sente in giro per cento euro a voto, in queste amministrative,  per delle illusioni di false promesse di campagna elettorale e di posti di lavoro, che non avranno mai e per le promesse che non manterranno mai, come è già successo in passato.

E gli addetti ai lavori che dovrebbero controllare, vedere  e ascoltare durante le campagne elettorali, dove stanno?

Casomai stanno pure presso qualche comitato elettorale di qualche candidato sindaco, perchè?

Ci sono delle leggi o delle regole che vanno rispettate?

Il sottoscritto  da anni lotta per non far rimanere nello stesso comune i dipendendi che prestano servizio per lo stato, non per cattiveria, ma soltanto per il loro e il nostro bene.

Per chiudere egregio Onofrio, anche il sottoscritto aveva pensato di lasciare, ma non ho potuto e non posso, per non essere chiamato vigliacco dalla gente che ha fiducia nel sottoscritto.

Non è campagna elettorale, ma soltanto pura verità.

Michele Difino