lunedì 30 agosto 2010

A Monopoli, Putignano e Terlizzi aumentano i posti per i ricoveri



LASCIARE l' assistenza sanitaria intatta cancellando i ricoveri: è stata questa la filosofia che ha ispirato la riorganizzazione ospedaliera della Asl Bari. Così nelle città dove i cittadini perdono la possibilità di ricoverarsi avendo l' ospedale sotto casa, sono stati potenziati i servizi territoriali. Vedi Bitonto: nell' attesa che diventi una struttura di assistenza territoriale, non solo continuerà ad avere tutte le strutture senza posti-letto, ma ne aggiungerà un paio che oggi non ha come i day surgery di medicina interna e di anestesia. E se al "San Paolo" è previsto il centro menopausa, al vecchio "Umberto I" restano gli 8 posti rene e i dieci della cosiddetta degenza territoriale, in altre parole la "casa della salute", dove ci si ricovera ma il medico è quello di base. Ma anche al "San Paolo"è chiesto un sacrificio di posti letto. Destino comune a tutti gli ospedali, tranne che a Monopoli, Putignanoe Terlizzi (paese di Vendola - votatelo ancora): qui la possibilità di ricovero aumenta. In tutti gli altri casi il ridimensionamento è la regola (meno che a Terlizzi). Come per Ruvo che perde i 20 posti di lungodegenza ma conferma il punto di primo intervento, i posti rene, i laboratori d' analisi e la radiodiagnostica. A Giovinazzo che diventò per una breve stagione la sede della Asl Ba2 prima dell' accorpamento provinciale, resterà il punto di primo intervento collegato al pronto soccorso dell' ospedale "Bello" di Molfetta. L' area che cambierà le sue abitudini sanitarie sarà l' alta Murgia. Quando sarà pronto il nuovo ospedale, spariranno le medicine interne e le chirurgie di Gravina, Grumo e Santeramo. Gravina avrà l' unica struttura con postiletto in psichiatria. Nei tre comuni resteranno i punti di primo intervento mentre a Grumo sono confermati i 12 posti rene mentre raddoppiano (da 8 a 16) i postiletto nell' hospice per le cure palliative. Più delicata la partita della riorganizzazione ospedaliera dell' area a sud di Bari, dove insistono due ospedali come il "Di Venere" di Carbonara e il "Fallacara" di Triggiano che si avvia a diventare nobile decaduto. Il sindaco Michele Cassano ha occupato simbolicamente (dopo le sue meritate ferie) l' ingresso dell' ospedale per protestare (per modo di dire) contro il ridimensionamento, mente in città tra una petizione e una fiaccolata, cresce il malcontento (per l'inefficienza del sindaco Cassano) per l' azzeramento di quel po' che restava (sulla carta)  dell' area chirurgica ma alle strutture senza posti letto che già aveva, ne aggiunge sei, come i day service di chirurgia, ortopedia, ostetricia, otorino, pediatria, oculistica e cardiologia. Nel derby tra Carbonara e Triggiano, a farne le spese (sicuramente non più di Triggiano) è anche Rutigliano che conferma la radiodiagnostica, la farmacia ospedaliera, la neuroradiologia, la riabilitazione ma vede azzerata la lungodegenza post acuzie dove però sorgerà l' unità di alcoologiae resterà il punto di primo intervento. Come a Triggiano dove è previsto l' hospice che non c' è e dove aumentano due posti rene. Più a sud Gioia del Colle cede le malattie dell' apparato respiratorio che passano a Putignano e perde i tre posti chirurgici di oftalmologia, i 4 di pediatria oltre ai 10 di lungodegenza. A Noci sparisce la medicina interna ma arriva la ribialitazione. La novità a sud è Conversano: avrà la struttura per la procreazione medicalmente assistita, più una serie di day service (pediatrico, oftalmologia, otorino, chirurgia) che soppianteranno i reparti chirurgici. Di chirurgico resterà ortopedia.

giovedì 26 agosto 2010

LE LACRIME DI COCCODRILLO DI CASSANO E SCHITTULLI SULL’OSPEDALE “FALLACARA” DI TRIGGIANO.

Il 28 di luglio, durante il Consiglio Comunale di Triggiano, il Presidente del Consiglio stesso Schiraldi, ricevuta una telefonata che gli rendeva noto che la Commissione Regionale aveva deciso per la chiusura definitiva del Fallacara di Triggiano, comunicò a tutto il Consiglio e ai presenti l’informazione. A seguito di tutto ciò, è evidente come gli aspetti di cui sopra fossero ben noti a tutti da tempo, ma sia il Presidente della Provincia di Bari Dott. Schittulli con il suo movimento, che il Sindaco di Triggiano Cassano (rientrato solo da un paio di giorni dalle ferie estive) sembrano essersene accorti solo da qualche ora. A dir poco tardivo l’interessamento dei nostri eroi, anche perché gli stessi avrebbero dovuto intervenire non dopo un mese dalla decisione adottata da Vendola & C.


Malgrado lo stato d’emergenza conseguente alle decisioni intraprese dalla Regione Puglia, il Primo Cittadino Cassano, ha pensato bene di usufruire ugualmente del periodo di ferie estive per poi ritornare a ridosso della fine del mese di agosto e indossare il tricolore facendone bella mostra innanzi al nosocomio cittadino nella presunzione di prendere in giro tutta un’intera popolazione triggianese.


Lo stesso dicasi per il Movimento Schittulli che ha agito solo in fase tardiva e quando nulla era possibile fare per contrastare le risoluzioni regionali. Tempi e modalità sono stati inopportuni e conseguentemente inefficaci a contrastare o modificare quanto deciso. E a tal proposito che tipo di riscontro ha dato il Presidente Provinciale al comprensorio triggianese a seguito del decisivo consenso raccolto con oltre diecimila voti durante la scorsa tornata elettorale che lo ha visto vincitore?

Triggiano viene sempre più messa in secondo piano da parte delle istituzioni provinciali e regionali con in più un’Amministrazione locale che non è stata in grado neanche di far vantare l’attivo di bilancio di qualche reparto del Fallacara (cosa a dir poco rara di questi tempi). Il Presidente Schittulli inoltre, dovrebbe essere anche professionalmente consapevole dei gravi danni che le decisioni adottate arrecheranno alla salute dei cittadini Triggianesi ed alla conseguente svalutazione del territorio.


Per non parlare poi dell’On. Niki Vendola che durante la campagna elettorale ha sbandierato ai quattro venti la priorità rappresentata dalla sanità e dai posti di lavoro nel suo programma di governo, che avrebbe dovuto avere come priorità la protezione delle fasce più deboli dei cittadini e più colpite dalla crisi economica.

Consigliere Comunale Michele Difino

martedì 10 agosto 2010

Venerdì 06 Agosto 2010


NAPOLITANO RISPONDE A POLI BORTONE; DIVARIO NORD SUD PIU' GRAVE INCOMPIUTEZZA UNITA' ITALIA

«Lo storico divario tra il Nord e il Sud del nostro Paese è rimasta la più grave incompiutezza del nostro processo nazionale unitario». Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto a una missiva inviatagli dalla senatrice Adriana Poli Bortone (Io Sud) che ne dà notizia in un comunicato. Napolitano - è detto nella nota - «ha manifestato grande apprezzamento per il costante richiamo fatto dalla parlamentare all'unità nazionale; un richiamo, si legge testualmente nella lettera che non può prescindere, proprio ora che ci accingiamo a celebrare il 150/mo anniversario dell'Unità nazionale, da un rinnovato, deciso impegno da parte di tutti al superamento dello storico divario tra Nord e Sud, che resta la più grave incompiutezza del processo unitario

giovedì 5 agosto 2010

L'INCAPACITA' FALLIMENTARE DI UN SINDACO NEL GESTIRE LA COSA PUBBLICA E' SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.

Numerose siringhe trovate al Parco Marcovaldo nel quartiere Casalino in Via Piave a Triggiano (BA) adiacente all’asilo comunale Montessori sono evidenti monumenti della non curanza da parte di chi dovrebbe garantire un minimo di sicurezza e costituiscono un attentato all’incolumità dei bambini che frequentano il vicino asilo comunale di cui sopra. Foto a corredo della presente, che definire da brividi sarebbe poca cosa, dimostrano con chiara evidenza che il problema della droga a Triggiano è grave, gravissimo, e i Parchi cittadini non controllati come dovrebbero, sono dei luoghi ideali per fare ciò che si vuole.


Genitori, cittadini triggianesi chiedono la bonifica del Parco Marcovaldo, e la presenza di illuminazione atta a illuminare la zona e fare così da deterrente.

Un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine: vigili urbani, carabinieri, vigilanza appaltatrice alla quale l’amministrazione comunale conferisce ben 23.00,00 euro annui per la sola apertura e chiusura dei parchi comunali, peraltro non rispettando gli orari di apertura e chiusura previsti dal contratto.

Lo scenario si è presentato alquanto raccapricciante per la cospicua quantità di siringhe trovate alcune anche con evidenti presenze di residui ematici.

Oltre a costituire un serio pericolo per le famiglie che, ignare del pericolo passeggiano per il Parco, queste realtà è un rischio per la salute pubblica ed per la vita di tutti coloro che, inconsapevoli dei rischi, transitano nel succitato parco e nelle sue vicinanze.

Che ognuno faccia il suo dovere, perché se dovesse accadere qualcosa di disdicevole i responsabili (alcuni dei quali sopra menzionati) non avranno alcuna scusante.

Noi in questa sede denunciamo questo stato di cose. Il nostro dovere lo abbiamo fatto ed in attesa di riscontri adeguati alla situazione, ringraziamo sin d’ora coloro i quali si uniranno alla nostra denuncia, perorando la nostra causa.

CONSIGLIERE COMUNALE MICHELE DIFINO










NON CI SONO COMMENTI ALLA GESTIONE FALLIMENTARE DEL SINDACO CASSANO

mercoledì 4 agosto 2010

                                  
        IL VOLTO DELLA FOLLIA   
cinque anni di immagine  e  dolore

Sono quasi cinque anni che sostengo che questo sindaco, per fortuna alla fine del suo mandato sindacale e della sua carriera politica è un pazzo da legare.

Nelle varie commissioni abbiamo discusso del problema di Via Dante in modo da proteggere i cittadini triggianesi pendolari di Via Dante, ma con altre soluzioni e non quella effettuata dal sindaco con delle fioriere, immobilizzando definitivamente i commercianti e gli abitanti del quartiere di Piazza La Croce.

La proposta della commissione è stata l'allargamento dei marciapiedi laterali e lo scorrimento centrale delle macchine e maggiormente di ambulanze e pompieri per la tutela delle vite umane, ma come al solito la prepotenza di questo sindaco senza aver prima sondato i cittadini interessati la fa da padrone.

Allora propongo a tutti i concittadini di unirci in massa e protestare sotto le mura del palazzo comunale affinchè il problema venga risolto.
• TRIGGIANO IN CENTO FIRMANO UNA PETIZIONE

Le fioriere chiudono la piazza scoppia la protesta dei residenti

Il sindaco: si erano create situazioni di pericolo

VITO MIRIZZI

• T R I G G I A N O. Con una petizione popolare sottoscritta da un centinaio di cittadini è stata portata all’attenzione dell’amministrazione comunale la protesta per l’installazione di due grandi fioriere su Via Dante, poco dopo Piazza La Croce, che è stata chiusa al traffico. Una sorpresa per residenti e commercianti che hanno accolto la novità non senza critiche.

Il maggior appunto mosso all’ammi - nistrazione comunale è il mancato preavviso dell’adozione di questo provvedimento che rende la chiancata di Via Dante zona pedonale da Piazza La Croce fino alla villa comunale. Contrastanti gli stati d’animo dei commercianti le cui attività si affacciano sul tratto di strada interessato. Alcuni ritengono di essere stati danneggiati dalla chiusura al traffico, soprattutto i cosiddetti commercianti al dettaglio, mentre ad altri non dispiace, anche se evidenziano che una maggiore concertazione non avrebbe guastato.

La petizione, invece, punta l’indice sull’aggravio delle condizioni di vivibilità per gli abitanti di via Cesare Battisti, l’angusta strada su cui è stato convogliato il traffico del centro cittadino. «Esisteva già un’ordinanza – spiega il sindaco Michele Cassano – che vietava la sosta e noi abbiamo allargato il provvedimento perché si sono create delle situazioni di pericolo».

martedì 3 agosto 2010

Lunedì 02 Agosto 2010


POLI BORTONE: LEGA PARTITO VETERO-MARXISTA, TENDE A FAR SCOMPARIRE LO STATO

Le ultime esternazioni di Bossi sullo Stato delinquente hanno solo il pregio della onestà di pensiero. In pochi giorni la Lega ha ricordato all’ Italia quel che realmente è: un partito nato per conseguire l’ indipendenza della Padania, dunque la secessione; un partito di impronta vetero-marxista che tende a far scomparire lo Stato, perché, essendo “delinquente” garantisce i privilegi di pochi e non persegue il bene comune. Di fronte a tali dichiarazioni che cosa ancora bisogna aspettare? I missini, come me, furono ritenuti per anni fuori dall’arco costituzionale. A Bossi e leghisti oggi è consentito continuare a stare col Governo! Che tempi per la democrazia in Italia!

lunedì 2 agosto 2010

                                                                   IO SUD
                                             COORDINAMENTO REGIONALE

A tutti gli Amici di Io Sud

LORO SEDI


Carissimi,

Vi comunico che lunedì 2 agosto ci sarà l’incontro di tutti gli iscritti e simpatizzanti di Io Sud con il Presidente Sen. Adriana Poli Bortone.

L’incontro si terrà a Lecce presso l’hotel Hilton (nei pressi dei Salesiani) alle ore 18: 30.

Ordine del giorno: Informativa sull’attuale momento politico.

Cordiali saluti.
Bari, lì 30 luglio ‘10

Il Coordinatore Regionale On. Prof. Rosario A. Polizzi
Domenica 01 Agosto 2010


POLI BORTONE: MA BOSSI E’ PRONTO PER UN GOLPE?

Ma Bossi vuole fare il Ministro della Repubblica oppure si vuole preparare per un golpe? L’ affermazione gravissima di Bossi che si dice già pronto ad usufruire di un esercito di ben 20 milioni uomini se si dà il via ad un governo tecnico, pone ancora una volta l’accento su una questione delicatissima, quella della secessione. A parlare è la senatrice Adriana Poli Bortone, Presidente Nazionale di Io Sud. Soprattutto ad un Ministro della Repubblica non sono consentite battute e tanto meno provocazioni indirizzate al Sud, a meno che Bossi non voglia provocare immediatamente l’intervento del Presidente della Repubblica. Comunque sia non è ammissibile star fermi di fronte a chi quotidianamente mette in bilico e in discussione le istituzioni democratiche e viòla costantemente la Costituzione della Repubblica.
Sabato 31 Luglio 2010


POLI BORTONE, VIGILEREMO SU NOMINE ALBA SERVICE: PROVINCIA NO CAMERA DI COMPENSAZIONE

Esprimo apprezzamento per la significativa prudenza del presidente della provincia Gabellone, il quale ci auguriamo valuti bene e accuratamente tutti i curriculum dei candidati prima di procedere alle nomine in Alba service. A parlare è la senatrice Adriana Poli Bortone, che continua - lo slittamento attuale delle nomine, non vorrei che coincidesse alla perfezione con il periodo di ferragosto, puntando magari sulla disattenzione dei politici, essendo in ferie. Su questo punto, infatti, sottolinea Poli Bortone, non sarà mai abbassata la guardia . Saremo sempre attenti e vigili, come ho già detto perché la provincia non diventi la camera di compensazione per accontentare chi è rimasto a bocca asciutta nel rimpasto di Perrone.