giovedì 24 dicembre 2009




lunedì 21 dicembre 2009

AL PEGGIO NON C’E’ MAI FINE

Sabato 19 dicembre 2009, alle ore 18:00 si è inaugurato il centro storico a seguito del termine dei lavori finalizzati ad un presunto restyling dello stesso.
Sembra strano che si sia provveduto ai festeggiamenti di cui sopra, dato che i cantieri sono ancora aperti, ma si vede che, così come la città di Triggiano grazie (si fa per dire) al nostro Sindaco è un mega cantiere aperto, oggi giorno va di moda festeggiare le opere incompiute. Di esempi del genere in città se ne possono osservare ovunque. L’inaugurazione del centro cittadino, peraltro era stata ampiamente pubblicizzata con evidente spreco di danaro pubblico ed in questa sede (e non solo) parlo di spreco, visto che la stessa promozione non ha sortito l’effetto voluto visti i pessimi riscontri, con riferimento alla scarsa partecipazione da parte dei cittadini che non sono stati coinvolti a sufficienza dal Sindaco e dalla “sua” amministrazione.
Oltre all’evidente flop che ha certificato la totale inadeguatezza del management comunale, la cosa ancora più grave è quella della perdita delle opportunità che l’evento avrebbe garantito se chi se ne è occupato avesse provveduto per tempo a pianificare professionalmente un evento degno di tale nome e che andasse oltre ai confini meramente Triggianesi. Ma, si sa! Triggiano oramai si è ridotta ad essere cosa per pochi eletti. E neanche, visto che gli “eletti” (come il sottoscritto) ora si trovano ad essere opposizione grazie alle scelte scellerate del Sig. Cassano.
Una semplice sagra è una manifestazione “paesana” che sottodimensiona Triggiano e la sua immagine. Ci mancava solo che distribuissero i santini, e l’opera sarebbe stata completata. Ovviamente parlo dell’opera di discredito dell’immagine triggianese dato che le opere vere sono sempre incompiute!
Fare comunicazione in modo professionale non è da tutti ed infatti il sindaco, pur avendone gli strumenti economici, non riesce ad informare il cittadino in modo corretto. I vari incontri con la comunità si riducono a monologhi alla presenza di pochi intimi. Sembra quasi che quello che si fa sia finalizzato più al narcisismo estremo del Sig. Cassano, che al reale scopo che viene sbandierato ai quattro venti.
Lo scarso numero di presenti dovrebbe al contrario fare riflettere il primo cittadino che vede la propria immagine oramai scaduta oltre modo. Anche i bookmakers più assetati di guadagno si rifiuterebbero di scommettere un solo euro sul gradimento ai cittadini dell’attuale Sindaco di Triggiano. A pronunciare il solo nome, si notano facce eloquenti che la dicono tutta sul gradimento riservato al Sig. Cassano. Ma chi semina vento, raccoglie tempesta e chi scrive è certo che alla prossima tornata elettorale l’attuale maggioranza non raccoglierà neanche quella!
Lavori incompleti; inaugurazioni desertiche da fare impallidire anche il Sahara; cantieri tristemente lasciati a se stessi; parcheggi promessi che si trasformano in acquitrini fangosi; rotonde ovunque fatte da poco più di un anno, che già abbisognano di consistenti lavori di manutenzione; palazzetti dello sport più degni del quarto mondo perché nel terzo sono già preistoria; attività commerciali allo stremo delle forze falcidiate non solo dalla crisi dei consumi ma anche da un piano urbanistico che fa ridere i polli; figli & C. assunti qua e là e non solo nei centri commerciali più prossimi… e tante tantissime altre storie di malamministrazione che per elencarle in questa sede ci dovremmo sin d’ora dare gli auguri di buona Pasqua!!! Ma “sogno o son desto?” Direbbe qualcuno. Siamo diventati ridicoli agli occhi di tutti e non ce ne rendiamo conto? I saggi dicevano che ogni polipo si cucina nella sua stessa acqua e il nostro Sindaco oramai non è più al dente, anzi è cotto a puntino per ricevere una severa bocciatura dal popolo Triggianese oramai fin troppo esasperato da questa specie di Amministrazione costituita da pezzi, pezzetti e pezzettini raggranellati qua e là. Pur di avere il potere si fa di tutto, ma mai nessun umano si sarebbe aspettato tanto!!!


Consigliere Comunale Michele Difino

venerdì 18 dicembre 2009

USARE NOMI IMPROPRI E' MANCANZA DI RISPETTO VERSO LA PERSONA

Trovo impressionante quanto certe persone abbiano, non la faccia da c..o ma bensì il c..o in faccia a fare certe dichiarazioni con firma impropria.

Ognuno di noi tiene ai nostri nomi e cognomi in misura differente, ma quando queste vengono utilizzate senza alcun riferimento alla persona mi sembra un indiscutibile "abuso" o quanto meno scortesia verso chi porta quel nome e cognome.

La firma in calce ad un commento a nome di Massimiliano Carbonara non è attribuibile al vera persona "sentita telefonicamente".

venerdì 11 dicembre 2009

CASSANO E' VATTENE

Ogni qualvolta che l’evidenza dimostra la nullità dell’azione del Sindaco e della sua giunta raccapezzata, Cassano cambia argomento e passa all’attacco. Una tattica, quella dello sviamento mediatico, nel cui esercizio Cassano è molto abile, ma una tattica ormai consumata. I Triggianesi non ci cascano più. La colpa del suo fallimento è tutta degli altri, dice Cassano. Lui non c’entra niente, con le difficoltà e le palesi inefficienze, con i ritardi e le pastoie buroratiche che frenano lo sviluppo del nostro paese. Ma i ritardi non possono giustificare al nullismo dell’azione politico-amministrativa di Cassano e della sua Giunta (ed aggiungiamo pure l’inefficienza del Consiglio comunale).

Come può un Cassano alla guida di una maggioranza "che-non-c’è". Il "tutti a casa", ed elezioni subito, sarebbe l’unica soluzione in questa tragica impasse, per avere un Sindaco vero. La situazione è ormai ingovernabile: ammesso che l’abile(?) Cassano riesca a tappare le falle della sua maggioranza , gli equilibri resteranno precari, gli interessi difformi, la navigazione difficile. Insomma Triggiano potrà essere al massimo governicchiata.
Del resto che la situazione sia irrimediabilmente compromessa, lo si vede dalla Torre di Babele della maggioranza. Linguaggi troppo diversi, obiettivi troppo difformi, individualismi troppo sfrenati, e troppi pesci in barile, per stare ancora insieme per un anno. In Sindaco non riesce a decidere nulla ed il centrosinistra di Triggiano è una figura retorica, un’espressione formale, nulla di più.

Semplicemente, non esiste.


Ma il sindaco doveva saperlo. Troppa zavorra imbarcò per vincere ed ora la zattera affonda.

Troppi i posti che sarebbero necessari per soddisfare i famelici appetiti dei coccodrilli che affollano la palude del sottobosco politico. Il sindaco ha commesso una lunga serie di errori, ha imbarcato una improbabile ciurma che ora si rivolta, ha sopravvalutato le proprie capacità di capitano, non ha cambiato le immobili lobbies che dominano il Comune, ha predicato il merito e soddisfatto invece altre esigenze, non ha saputo inserirsi nelle decisioni vere. I temi nazionali si incrociano al Comune con la palude amministrativa di sempre, e Cassano quella palude non l’ha minimamente bonificata. Anzi, i dirigenti guadagnano sempre di più e, almeno a guardare i risultati, producono sempre di meno. Gli assessori sono un disastro.

La gestione della ricostruzione richiede ben altra ciurma e ben altro capitano. Oggi il marasma è totale.La strada è stretta, ed è meglio il tutti a casa. La città ha urgenza assoluta di essere amministrata, e serve un buon sindaco. Prima di tutto. Un commissario prima, un buon sindaco dopo. Cassano non può reggere giocando a scaricabarile per un'altro anno. Ed allora perché insistere in questo triste accanimento terapeutico? Intanto pure dicembre sta passando. La zona franca l’hanno fatta la B/6. Chissà se Cassano se ne è accorto. Abbiamo qualche dubbio: è troppo impegnato a lamentarsi dalle colonne dei quotidiani di un giornalista(?) a lui vicino.


Lettera ricevuta e interamente pubblicata, firmata "UNO CHE VUOLE BENE AL SUO PAESE"

giovedì 10 dicembre 2009

GLI SPOT DEL SINDACO CASSANO A SPESE DEI CONTRIBUENTI.

Qual è la necessità di inaugurare un nuovo sito del comune di Triggiano invitando Checco Zalone?
E quindi spendere soldi dei nostri concittadini?
Non credo che Checco Zalone sia venuto alla inaugurazione senza ottenere nessun compenso? E’ tanto meno credo che sia venuto per la bella faccia del Sindaco Cassano!! Anzi per questo motivo di certo non sarebbe venuto.

Il sindaco sa che il nostro paese è pieno di buche nelle nostre strade e di marciapiedi rotti , i nostri concittadini hanno fatto richiesta da molti anni senza nessun riscontro positivo per loro, lui infatti si e’ adoperato limitatamente solo presso le case dei suoi consiglieri comunali di maggioranza!!!

E’ una vergogna che il sindaco spenda soldi non suoi per queste cacate…solo per tenersi buoni i suoi accoliti in vista delle future elezioni!!

A proposito per conoscenza dei nostri concittadini Triggianesi le speranza di qualche vostro figlio di poter lavorare all’Auchan di Triggiano nonostante le numerose domande via email è svanita perché presso l’ipermercato lavorano figli e parenti di consiglieri comunale di maggioranza, ancora una volta una strategia studiata a tavolino solo per loro !!!!

EVVIVA CASSANO; EVVIVA LA SUA TRASPARENZA!!!!!!!!!!

mercoledì 2 dicembre 2009

Lettera ricevuta e pubblicata integralmente.

Triggiano, Senza Parcheggi e senza regole, la città si ribella.

Vita dura per i disabili che non trovano parcheggio e vengono multati se lasciano l’auto fuori posto. Un aggravio, in termini di costi e di tempo che potrebbe essere abbattuto se venisse regolamentato meglio il servizio affidato ad un privato e quindi posti di lavoro. «La sosta è un incubo per tutti- ma lo è ancora di più per quelle persone permanentemente o temporaneamente afflitte da disabilità motoria che soffrono anche della cattiva abitudine di quegli automobilisti incivili che sostando con le loro macchine sui marciapiedi, sulle strisce pedonali e soprattutto nei parcheggi riservati alle persone portatrici di handicap, impediscono loro libertà di movimento». I cittadini Triggianesi fanno un’interrogazione all’ amministrazione Cassano. «Quest’atteggiamento non colpito si trasforma in un’ulteriore discriminazione», per esempio :”non esiste un tavolo per tutelare e trovare una mediazione tra le esigenze dei cittadini e gli interessi dei lavoratori dipendenti”. Intanto il piano di parcheggio viene contestato per molte ragioni e non sono mancate occasioni di scontro anche in strada tra automobilisti e vigili. Intanto non solo perché penalizza i disabili, per i quali è previsto un ridotto numero di stalli riservati ai portatori di handicap. Poi, perché l’assenza di macchinette per il pagamento dei ticket per la sosta impedisce di pagare in base al tempo di sosta. Tra le proposte di cui si discute c’è anche quella di creare delle aree in cui si parcheggia a tempo a ridosso di uffici pubblici o alla villa comunale. Questo consentirebbe alle mamme di evitare la sosta selvaggia all’ingresso degli istituti scolastici, con conseguente blocco del traffico all’ora di uscita dei piccoli. Per i disabili, invece, potrebbe essere deliberato dalla giunta, aree che prevede, che gli inabili potessero parcheggiare ovunque quando i posti loro riservati sono occupati. Provvedimento finora mai applicato.
Lettera firmata da Portatori di handicap

domenica 29 novembre 2009

I PROBLEMI PSICHICI DI CASSANO LO PORTANO AL DELIRIO.

Le dichiarazioni ridicole dettate da disperazione e acidità, che rendono tragicomica l'agonia di questa fallimentare amministrazione. Le parole puerilmente dispettose indirizzatemi dal sindaco non meritano altra classificazione. Di fronte all'inconsistenza di questa amministrazione, al clima di disarmo e alle divisioni interne nella sua giunta, Cassano scarica il disagio esibendosi in un attacco scombinato contro il sottoscritto.

Accuse che non hanno molto di politico e neppure di adulto ma da psichiatria.



Michele difino

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 29 NOVEMBRE 2009 BARI PROVINCIA PAGINA XI

Tr i g g i a n o «Il consigliere Michele Difino non è indagato per stalking»

Sulle accuse in consiglio comunale a Michele Difino, si registra una nota dell’avv. Giuseppe Benvestito. «Diversamente da quanto indicato dal sindaco di Triggiano - si legge - nel corso della seduta del consiglio comunale, Difino non è assolutamente indagato per stalking né tantomeno ha ricevuto alcun avviso di garanzia per tale reato. Il reato di stalking presuppone una serie di comportamenti di tale gravità che non solo non sono mai stati commessi dal mio cliente, ma soprattutto non si addicono alla sua personalità. La diffamante notizia riferita dal sindaco, pertanto, è del tutto destituita di fondamento. Difino ha già predisposto denuncia nei confronti del sindaco Michele Cassano».

giovedì 26 novembre 2009

QUIZ PER GLI ABITANTI TRIGGIANESI:

QUALCHE GIORNO FA UN NOTO CITTADINO POLITICO DI TRIGGIANO NEL PRENDERE IL PULMAN DELLA SUD – EST PER TORNARE NEL PROPRIO COMUNE NON ERA IN POSSESSO DEL BIGLIETTO E IL CONTROLLORE LO HA MULTATO.

SAPETE DIRMI CHI E’ LA PERSONA IN QUESTIONE?

CHI E' LA PERSONA CAPACE DI FARE QUESTE FIGURACCE IN PRESENZA DI TANTISSIMI TRIGGIANESI?

IL PRIMO CHE INDOVINA QUESTO QUIZ IL TITOLARE DI QUESTO BLOG PAGHERA' UNA CENA PER DUE PERSONE AD UN RISTORANTE DI VOSTRA SCELTA.

GIORNALISMO IMPARZIALE

- Al Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno

- Al Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Regionale

dott.ssa Paola Laforgia

Via strada Palazzo di Città, 5 Bari


Oggetto: Giornalismo imparziale

Uno dei pilastri fondamentali del giornalismo e dei mezzi d’informazione è la credibilità, la quale si basa sulla fiducia del lettore, che a sua volta deriva dall’indipendenza e libertà dei professionisti dell’informazione per l’elaborazione e la presentazione delle notizie. Per questo, quando sorge una situazione che ha impatto su questa caratteristica essenziale, i responsabili dei quotidiani ed altri mezzi d’informazione cercano di porre subito rimedio al problema, perché ne va della loro sopravvivenza. Negli ultimi tempi, qualche giornalista pubblicista , e cioè il vostro inviato su Triggiano Vito Mirizzi ha posto a rischio la sua credibilità (se ne avesse) scrivendo articoli di consiglio comunale sull’ospedale Fallacara di Triggiano anche non essendo presente e a favore dell’attuale amministrazione comunale Cassano, inoltre il sottoscritto Michele Difino in qualità di consigliere comunale di Triggiano ha inviato molti articoli al sig. Mirizzi per posta elettronica e non sono stati mai presi in considerazione, situazione contraria all’etica giornalistica. In questo contesto bisogna segnalare che uno dei rischi più gravi cui un quotidiano può andare incontro è vedere messa in sospetto la propria reputazione dall’avere firme compromesse, dato che tali relazioni pregiudicano direttamente il principio di imparzialità che devono osservare i media e sono quelle che permettono di mettere in discussione la loro integrità e credibilità. Dunque, è fondamentale che i quotidiani ed i periodici si distanzino dal potere, sia esso politico o economico, per preservare il proprio atteggiamento critico, senza il quale non esisterebbe il giornalismo di qualità.


Triggiano 26/11/2009 Consigliere Comunale Michele Difino

mercoledì 25 novembre 2009

CASSANO PEGGIOR SINDACO DI SEMPRE

Cassano, di questo passo, più che a pensare di candidarsi per un secondo mandato farebbe bene a preoccuparsi di non vincere la palma del peggior sindaco che la storia Triggianese ricordi. Le sue recenti dichiarazioni pubbliche in merito al centro storico dimostrano quanto il sindaco sia lontano dalla percezione del livello di discredito che la sua amministrazione, in questi anni di mal governo, ha raggiunto nella considerazione dei cittadini Triggianesi e quale sia il livello di incapacità politica ed amministrativa che la sua squadra ha puntualmente dimostrato nell’affrontare i grandi problemi che affliggono ancora questa città, tutti irrisolti e tutti peggiorati da quando governa Triggiano..
In città – basta parlare con la gente in ogni dove – il deficit di autorevolezza che sconta questo primo cittadino è tanto eclatante quanto notorio a tutti. Quante volte ho sentito dire “dice sempre di sì con un largo sorriso e promette di soddisfare ogni richiesta ma poi non risolve nessun problema anche perché non è lui che decide” ! Un esempio per tutti la gestione ferroviaria dove, malgrado l’appoggio ex Governo di centro-destra , che non sa imporsi per assumere in prima persona la responsabilità della difesa degli interessi della città e delle famiglie dei danneggiati.
Tanto puntuale nello sterile presenzialismo alle fiaccolate ed alle ricorrenze del disastro, non sa mai “battere i pugni” quando è necessario, come nei confronti delle Ferrovie Sud – Est per fare solo un esempio. Gli assessori che ha scelto o che “si è fatto scegliere” per governare la città, nella maggior parte dei casi, non aumentano di certo né l’indice di gradimento e di considerazione pubblica né tanto meno hanno dimostrato capacità di surroga del Sindaco nel risolvere i problemi. Tanto è vero che la reiterata e sbandierata revisione ormai mensile della Giunta e degli incarichi è una necessità che discende proprio dai continui fallimenti amministrativi dei suoi prescelti. Gli esempi si sprecano. Soffermiamoci solo sui più recenti per economia di spazio.
Ne è consapevole lo stesso Sindaco visto che ha preparato il terreno al “siluramento” della Consigliera Elena Pepe ormai ex udc, e che ha deciso di nominare un nuovo assessore “ad hoc” individuando in Piero Di Prizio “l’uomo della provvidenza”?
Sul piano dei parcheggi e sosta si stanno “annodando” sempre di più e i Triggianesi sono imbufaliti contro il Sindaco che sulle “promesse non mantenute” ha vinto le elezioni del 2006.
Su questa strada non credo che gli stessi organi direttivi del centro - sinistra, ben consapevoli della “debacle” amministrativa Triggianese e delle profonde divisioni che, per queste ragioni, si sono determinate anche all’interno dell’attuale maggioranza, se la sentiranno di ricandidare chi ha dato una prova amministrativa e politica tanto scarsa, preferendo liquidare quanto prima questa vicenda così negativa.

Consigliere Comunale Michele Difino

lunedì 23 novembre 2009

UN CASSANO FALLIMENTARE E INDECISO SU TUTTO.

Per Cassano, sindaco di Triggiano, la luna di miele con i Triggianesi sembra essere ormai agli sgoccioli. I temi caldi, su cui la città aspetta risposte precise e non chiacchiere da “Bar dello sport”, tengono banco in questi giorni, l’unica risposta precisa data dal Sindaco e’ l’approvazione della B/6 e l’arricchimento delle famiglie dei consiglieri comunali vicino a lui. Ma nonostante le belle parole (per modo di dire) del nominato Primo Cittadino, che non trovano spazio nella realta’, visto che nella conferenza stampa di venerdì 20 c.m.., dove data la sfiducia popolare c’e’ stata scarsa partecipazione di cittadini e commercianti del centro storico, nonostante durante l’incontro si sia inventato minacce contro di lui inesistenti al fine di commuovere l’opinione pubblica facendo come al solito la vittima di soprusi inventati!!!!E poi tra un anno lui (per fortuna) non ci sara’ piu’ o forse prima dato il comportamento continuamente scorretto e ambivalente….quindi a cosa servirebbero le minacce???Ormai i danni che doveva fare li ha portati a termine… a favore suo e della sua combriccola!!! Noi tutti, invece, continuiamo ad interrogarci su quello che sarà il nostro e il loro futuro.
La domanda che si pongono i commercianti e i residenti del centro storico e’: che senso ha, fare un’assemblea popolare con il deserto per quanto riguarda la partecipazione degli abitanti del centro storico ormai purtroppo a giochi fatti???? Cioe’ a progetti già esecutivi, non era più giusto fare delle assemblee prima di mettere in restyling il centro storico???? Ed ora vorrebbe il loro consenso? No, non è possibile i cittadini del centro storico visto tutte le problematiche sorte avrebbero preferito che i lavori non fossero mai iniziati!!!.
Alla domanda fatta al Sindaco da un addetto ai lavori sulla chiusura al traffico nel centro storico che risposta ha dato il primo cittadino?? la prima è stata che il centro storico sarà chiuso al traffico, in seconda battuta dopo qualche mugugno ha continuato dicendo vedremo studieremo la situazione, non si lascia all’avventatezza del momento decisioni cosi’ importanti che andavano definite al millimetro prima tenendo presente tutte le esigenze di coloro che vivono ed esercitano in quell’area!!!!
Come mai questa indecisione???
Come mai questa presso pochezza???L’ingegnere progettista aveva dato la sua parola d’onore che il centro storico per la salvaguardia dei commercianti e degli abitanti doveva essere di transito, come il bagno pubblico in Piazza Marinullo che non si farà più per richiesta e incontri fatti con l’ingegnere progettista . Allora se c’e’ una bugia per il transito del traffico, ci sarà una bugia anche per il bagno pubblico?
E cosa dire per i parcheggi agli abitanti, commercianti, lavoratori e utenti ?
Non era anche in questo, il caso di fare prima i parcheggi e poi i lavori?
Anche per questo quesito il sindaco ha preso tempo!!!!!
Qual’era la fretta di iniziare i lavori? Solo perché all’immediato inizio dei lavori in concomitanza ci sono state anche le Provinciali?
Ma la gente ha capito tutti questi calcoli….e per fortuna ti ha bocciato!!!!

Consigliere Comunale Michele Difino

sabato 21 novembre 2009

ANONIMO INVIA MINACCE AL CONSIGLIERE COMUNALE MICHELE DIFINO

Anonimo ha detto...

Ti consiglio di pubblicare la notizia del tuo ultimo reato commesso (e non tentato),prima che vengano distribuiti volantini per tutta la città.
Lo stalking è un reato molto grave ed è giusto che la gente sappia di che pasta sei fatto (anche se il 95% lo sa già).
Se hai le palle pubblica questo articolo e rispondi se sei un uomo.
Ma so che non lo farai.

giovedì, 12 novembre, 2009

Secondo voi chi sarà l'anonimo che minaccia?

Sarà lo stesso che ha riferito la notizia in consiglio comunale?

Leggete attentamente le parole scritte e capirete da soli, chi è l'autore

Chi ha infranto la legge di segreto d'ufficio, da chi parte la notizia due giorni dopo che è stata comunicata al sottoscritto? A giorni vi dirò chi è l'autore, anche, se, lo so già, e la fonte della notizia.

Continuerò a fare il Politico con la schiena dritta.

Queste cose non mi fermano, ne le denunce del sindaco, ne le minacce di schiraldi o chi per lui, anzi mi galvanizzano

SECONDA REPLICA AL DI SUMMA

Caro Angelo,
Come vedi, leggendo i commenti che arrivano al tuo blog, non sono l'unico a pensare che Cassano politicamente parlando è un deliquente, ho letto la tua
replica mi dispiace dirlo,visto che ribadisco ancora una volta i fatti incontrovertibili sono sotto gli occhi di tutti!Compreso l'inaccettabile comportamento da despota che non lascia spazio ad un colloquio sereno e democratico, ora non ti vorrei mai offendere, ma trovo patetico il tuo modo di difendere a spada tratta un comportamento abbietto,mi rendo conto che sei troppo coivolto e di parte nell' Amministrazione Cassano.
Io sono contento della mia integrita', non scendero' mai a compromessi per supportare chi non conosce dignita' e onore e spero di continuare per il resto della mia vita a non porgere l'altra guancia quando si viene offesi nella propria dignita' di uomo, come purtroppo vedo che fai tu,appoggiando tesi di parte.

giovedì 19 novembre 2009

LA COERENZA DEL SOTTOSCRITTO E' SEMPRE LA STESSA , NON SAPPIAMO QUELLA DEGLI ALTRI.

Replica all’articolo del Sig. Di Summa

Il sottoscritto ha anteposto “da un punto di vista politico” alla parola “delinquente”, nel senso che il Sindaco dopo avere avuto mandato elettorale da coloro che hanno dato il proprio voto, presentando una determinata maggioranza politica, ha esplicitamente sconfessato la stessa avvalendosi dell’apporto di coloro che erano i suoi oppositori. “Delinquere” (leggere il dizionario della lingua italiana) non vuol dire solo essere o comportarsi contrariamente a ciò che stabilisce la legge, ma anche (sempre da un punto di vista letterale), contravvenire a norme consuetudinarie anche nell’ambito prettamente politico. E’ proprio quest’ultima accezione quella alla quale mi riferivo. Il Sindaco Cassano non ha rispettato il mandato elettorale per il quale è stato eletto dai cittadini e perciò è stato un “da un punto di vista politico un delinquente” perché non ha rispettato le regole di un corretto iter politico.
Il comportamento del sottoscritto (che non delinque ne tantomeno offende il mandato dei propri elettori) è coerente con la linea politica e continuerà ad esserlo in futuro, contro tutti i camaleonti o trasformisti che “delinquono” dal mandato elettorale per il quale sono stati eletti dai cittadini Triggianesi.
Ai giudizi personali, da qualsivoglia parte provengano e pur rispettando le altrui opinioni, non ritengo di dover dare peso, essendo la verità sotto gli occhi di tutti e purtroppo per alcuni assai scomoda.
Ciò detto, chi scrive è serenissimo e disposto a confrontarsi in qualsiasi sede anche in quelle giudiziali (se necessario) e soprattutto sarà il sottoscritto ad avvalersi di queste ultime, viste le parole proferite impropriamente dal Sindaco che ha invaso la sfera personale del sottoscritto disinteressandosi di problematiche che sono ben più urgenti delle punzecchiature fatte in sedi che mal si addicono a tutto ciò.


Michele Difino

lunedì 16 novembre 2009

GRAZIE, CONSIGLIERE MICHELE DIFINO

“Esprimiamo al consigliere Michele Difino per il suo impegno, il nostro apprezzamento per l"intervento a Villa Carbonara che ha messo la parole fine(in parte), alla situazione di degrado che dopo anni di denunce ed esposti ha finalmente visto un"azione seria che segue alle chiacchiere e agli impegni disattesi da parte delle amministrazioni Comunali.”.

Triggiano 16/11/2009


I cittadini del Quartiere Casalino

giovedì 12 novembre 2009

IL NOSTRO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ADOLFO SCHIRALDI E L'ASSESSORE REGIONALE AI TRASPORTI MARIO LOIZZO DENUNCIATI PER TENTATA CONCUSSIONE

CERCHIAMO DI CAPITE IL REATO DI CONCUSSIONE:
La concussione (dal latino concussio,-onis, derivato da concussus, participio passato di concutere, estorcere) è il più grave dei reati contro la pubblica amministrazione. È un reato proprio in quanto può essere commesso dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio. La condotta incriminata consiste nel farsi dare o nel farsi promettere denaro o un altro vantaggio anche non patrimoniale abusando della propria posizione. Tale condotta può esplicarsi in due differenti modalità: costrizione e induzione.

La costrizione è intesa nel senso di coazione psichica relativa, cioè essa implica la prospettazione di un male ingiusto alla vittima, la quale rimane tuttavia libera di aderire alla richiesta o di subire (eventualmente) il male minacciato.
L'induzione invece si realizza mediante comportamenti di sopraffazione del privato non direttamente riconducibili alla violenza psichica relativa (allusioni, silenzi, metafore) idonee a influire sul processo motivazionale del privato creando uno stato di soggezione psicologica. In questo contesto, la giurisprudenza negli ultimi anni ha creato la figura di "concussione ambientale" che si ravvisa qualora il privato è indotto a compiere dazione, più che da un comprovato comportamento induttivo del soggetto pubblico, dalla convinzione di doversi adeguare a una prassi consolidata, cioè la convinzione che quella dazione o promessa costituiscano i soli strumenti per ottenere un concreto agire degli organi amministrativi.
La concussione rientra certamente tra i reati di cooperazione con la vittima in quanto il comportamento della vittima è determinante ai fini della configurabilità della fattispecie, infatti qualora non avvenisse la dazione o la promessa il reato non si configurerebbe.

mercoledì 11 novembre 2009

DOPO LE PERQUISIZIONI NELLE SEDI DEI PARTITI DI CENTROSINISTRA, C'E' UNA SVOLTA NELLE INDAGINI. SOTTO ACCUSA UNDICI PERSONE TRA POLITICI E MANAGER.

NELL'INDAGINE OLTRE VENDOLA E TEDESCO, CI SONO ANCHE MARIO MALCANGI (STRETTO COLLABORATORE DELL'EX ASSESSORE) LEA COSENTINO (EX DIRETTORE DELLA ASL DI BARI), GUIDO SCODITTI , EX DIRETTORE GENERALE DELLA ASL DI LECCE, COSIMO MARIO LOIZZO, ASSESSORE REGIONALE AI TRASPORTI), FRANCESCO MANNA, CAPO DI GABINETTO DELLA PRESIDENZA DELLA REGIONE, FRANCESCO PETRONELLA, COLLABORATORE DELLA TRA.DE.CO, ADOLFO SCHIRALDI, (PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI TRIGGIANO) E ALDO SIGRISI, CONSIGLIERE COMUNALE DI TERLIZZI.

lunedì 9 novembre 2009

La doppia faccia del Sindaco(?) Cassano

Ci sono sempre più maestri in giro. Ma avranno la licenza e le capacita’ per insegnare? Questo e’ un film gia’ visto è un piccolo viaggio nelle contraddizioni di chi predica bene e razzola male, è facile scoprire che molti di coloro che salgono sul pulpito e giudicano le pagliuzze negli occhi altrui nascondono delle travi sotto le loro palpebre (vedi Michele Cassano) che si ricorda solo oggi che la strada provinciale Triggiano – San Giorgio è carente di illuminazione ed molto pericolosa per i nostri concittadini “in primis” e non.

Perché Michele Cassano si ricorda oggi della pericolosità della strada e non qualche mese fa, quando al governo dell’amministrazione provinciale da cinque anni c’era Divella uomo di sinistra e che lui appoggiava per simpatie sinistrorse?

Idem dicasi per la strada provinciale Triggiano - Carbonara la quale soltanto grazie al mio intervento con una lettera scritta al direttore della Gazzetta del Mezzogiorno e poi pubblicata sullo stesso giornale dove il sottoscritto reclamava la scarsa visibilità per mancanza di illuminazione, servizi fognanti e bus navetta e’ stata rivista, illuminata e rimessa in grado di non provocare incidenti anche perche’, e questo e’ da non sottovalutare, in quella zona ci sono centinaia di triggianesi che lavorano.

Quante volte abbiamo illustrato la pericolosità,’anche in consiglio comunale, di quei problemi, ma Cassano non ha mai mosso un dito????

Quante lotte abbiamo fatto perche’ Michele Cassano ha lasciato in Via Aldo Moro all’impresa Loparco (persona candidata alle scorse elezioni amministrative nella sua lista) tutta quell’’area comunale per dare la possibilità al costruttore di creare un giardino per la sua costruzione?
Questo e’ gravissimo!! destinare aree pubbliche per il soddisfacimento di interessi personali!!

Quante volte abbiamo riferito al sig.(?) sindaco Cassano dell’erbaccia che cresce al rondò vicino alla struttura Eurospin, che coprendo la visuale, risulta di conseguenza pericolosa per la viabilità e solo una volta a spese del comune l’ha fatta bonificare con i soldi dei nostri concittadini???

Oggi se lo chiedi al nostro amato(?) sindaco direbbe che tocca all’amministrazione provinciale, ora che al comando dell’amministrazione c’e’ il centro – destra .

Con quale faccia oggi Cassano chiede quello che poteva avere ieri,in combutta con i suoi amici di sinistra,cose che oggi difficilmente otterrebbe visto il cambio di bandiera politica,perche’ oggi cambiate le alleanze fa richiesta di un impianto di illuminazione piu’ idoneo??? Come può Cassano fare il moralista del mazzo quanto i nostri concittadini gli chiedono di aggiustare i marciapiedi e strade senza ottenere nessun risultato, mentre i marciapiedi e strade di persone vicino a lui, consiglieri comunali (vedesi Battista Francesco) vengono immediatamente sistemati senza aver mai fatto richiesta? A differenza del povero cittadino che rischia ogni giorno la sua incolumita’!! E’ una vergogna! Tutti dovrebbero essere a conoscenza di questa ignobile realta’ dei fatti…..basta con le chiacchiere e il fumo negli occhi…per farsi bello davanti alla gente!!!
Può Cassano fare il portatore di onestà? Sicuramente no e come detto sopra Cassano vede le pagliuzze negli occhi altrui e nasconde le travi sotto le sue palpebre che dovrebbero essere, invece, ben visibili agli occhi di tutti gli ignari concittadini che ponendo fiducia in lui…l’hanno purtroppo votato!!!

Triggiano; 09/11/2009 Consigliere Comunale Michele Difino

domenica 8 novembre 2009

UN SINDACO A DUE FACCE: ORA VEDE CIO'CHE NON VEDEVA QUANDO C'ERA L'AMMINISTRAZIONE DI CENTRO - SINISTRA.

TRIGGIANO IL SINDACO CASSANO SOLLECITA LA PROVINCIA PER L’ILLUMINAZIONE


Strada larga ma buia «Sulla provinciale per Bari pericoli continui»


• T R I G G I A N O. La strada provinciale 60 che collega Triggiano a San Giorgio è pericolosa e necessita di interventi urgenti per metterla in totale sicurezza. Questo, in estrema sintesi, quanto denunciato dal sindaco Michele Cassano all’amministrazione provinciale, proprietaria della strada. Il tratto interessato è di recente fattura ed è stato notevolmente migliorato rispetto al passato, quanto lo si percorreva ad un’unica corsia per entrambi i sensi di marcia, senza barriere e corsie di emergenza. Adesso, invece, la provinciale è dotata di guard rail centrale e laterale, con quattro corsie e complanari. Il problema della sicurezza, secondo quanto evidenziato anche dall’ammi - nistrazione comunale, si manifesterebbe nelle ore serali. Infatti, la SP 60 non è dotata di impianto di pubblica illuminazione e questo creerebbe difficoltà al traffico veicolare, peraltro sostenuto, visto che sulla strada si trova un centro commerciale.
Un altro elemento di pericolo e degrado sono le due gradi rotatorie, poste agli estremi della provinciale, ormai invase dalle erbacce che hanno raggiunto un’altezza tale da impedire la piena visibilità agli automobilisti.
Il sindaco Cassano, non avendo una competenza diretta, ha recepito le numerose lamentele pervenutegli dagli utenti di quella strada e se ne è fatto interprete presso la Provincia affinchè completi gli standards di sicurezza di una strada che riveste un ruolo strategico nell’ambito del collegamento tra la statale 16, il paese ed altre grandi arterie di scorrimento.

lunedì 2 novembre 2009

ARTICOLO DELLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 01/11/2009

TRIGGIANO L’ENTE POTREBBE FINIRE IN GINOCCHIO PER UN ESBORSO CONSIDEREVOLE CHE NON ERA STATO PREVISTO

Sentenza Consiglio di Stato il Comune «trema»
Potrebbe pagare indennità milionarie per espropri del 1997


• T R I G G I A N O. Un’eredità pesante sta turbando in questi giorni la vita politica ed amministrativa di Palazzo di Città. Una recente sentenza del Consiglio di Stato, infatti, rischia di mettere in ginocchio le casse comunali per un debito che potrebbe ammontare a diversi milioni di euro.

LA VICENDA PARTE NEL 1997 - La vicenda affonda le radici nell’anno 1997 quando il Comune ha approvato un piano di lottizzazione della maglia «C1-B4» (identificabile nella ex zona 167) prevedendo che poco più del 40 per cento delle volumetrie sarebbero state destinate ad edilizia residenziale pubblica. Le vicende successive videro l’assegnazione dei suoli, ceduti bonariamente dai proprietari, alle cooperative che hanno realizzato gli interventi agevolati, senza che fossero pagate le indennità di esproprio a tutti gli altri lottizzanti che hanno dovuto rinunciare alle volumetrie.

IL TAR NEL 2002 - Già nel 2002 il Tar Puglia sancì il diritto dei lottizzanti rimasti all’«asciutto» di essere risarciti delle volumetrie perse. Si decise di ricorrere al Consiglio di Stato che, come detto, ha confermato la sentenza di primo grado ed il corrispondente diritto agli indennizzi. A nulla sono valsi i tentativi giudiziari dell’ammi - nistrazione comunale di coinvolgere le cooperative assegnatarie ovvero di eccepire la mancata sottoscrizione della convenzione di lottizzazione. Per i giudici amministrativi di primo e secondo grado, il Comune dovrà farsi carico in via esclusiva del risarcimento.

IL CONSIGLIO COMUNALE - Di qui la richiesta dell’opposizione (Fi, An, Movimento Schittulli e Nuovo Psi) di celebrare un consiglio comunale che chiarisse i termini della vicenda. Alla riunione ha partecipato anche il legale del Comune, l’avv. Gagliardi La Gala, che ha illustrato i termini della vicenda. La strategia processuale scelta è quella di proporre ricorso per revocazione, ovvero un nuovo giudizio che consenta di ottenere il tempo necessario per una definizione della vicenda. Maggioranza ed opposizione hanno deciso di aggiornare a breve il consiglio per un esame più approfondito della questione, anche alla luce di un altro identico giudizio che si celebrerà l’11 novembre, prevedendo un tavolo tecnico per seguire la delicata vicenda.

«ONERI LATENTI» O DEBITI CONS O L I DAT I ? - Quelli che oggi sono «oneri latenti», ben presto potranno trasformarsi in debiti consolidati. La quantificazione non è stata fatta ma si tratta di cifre milionarie che avrebbero un impatto devastante sulla casse comunali. Di qui la volontà comune di trovare una via d’uscita. Quindi si è deciso di rinviare sei delle nove interpellanze presentate dalla minoranza ed iscritte all’ordine del giorno. Le uniche tre discusse sono state quelle del consigliere Michele Difino (sulla determinazione n. 315 del 22.6.2009 ed in merito al ripristino del marciapiede di Via Trieste), della consigliera Ce - leste Nitti (sulla riapertura del centro sociale) e del consigliere Fr ancesco Denicolò (sul degrado di parco Nassyria). Le risposte sono state affidate agli assessori competenti e tutti e tre i consiglieri di minoranza, autori delle interpellanze, nelle rispettive repliche, si sono dichiarati insoddisfatti delle risposte fornite.

venerdì 30 ottobre 2009

ARTICOLO SCANDALOSO DA PARTE DEL GIORNALISTA VITO MIRIZZI

Non e’ la prima volta che rimango sorpreso e basito dall’articolo scandaloso, fuoriviante e non veritiero del giornalista Vito Mirizzi riguardo la vicenda ormai annosa che riguarda l’operatività del l’Ospedale Fallacara. Anche questa volta non posso ricredermi sulla serietà di detta persona perchè pur non essendo stato presente al dibattito del consiglio comunale del 27/10/2009, il cui ordine del giorno richiesto da una minoranza del centro destra riguardante l’implementazione dei servizi e reparti ospedalieri del nostro ospedale Fallacara, richiesta già fatta nel giugno 2008, ora il suddetto giornalista si e’ permesso di scrivere e illustrare fatti e decisioni che in quella seduta del 27/10/2009 non erano stati discussi, ma ha soltanto ripreso a modo suo quello che era stato dibattuto nel lontano giugno del 2008, e scrivendo quell’articolo ha illuso e preso in giro i nostri concittadini dando delle soluzioni che in realtà non sono state ahimè" mai prese.
Un vero giornalista non vive di fantasie, ma si attiene alla realta’ dei fatti,chi fa lo “scrittore di romanzi” non deve sedere alla scrivania di uno stimato giornale come la Gazzetta del Mezzogiorno, ma essere messo all’indice e radiato dall’Ordine!!!E anche se gli fosse stata raccontata una realta’ ben diversa e’ obbligo di un vero professionista sondare le notizie e rendersi conto di quanto siano veritiere, quindi non ha nessuna scusante per il dolo procurato dal diffondere notizie fasulle!

Triggiano; 30/10/2009 Consigliere Comunale Michele Difino

giovedì 29 ottobre 2009

INTERPELLANZA

Al sig. Sindaco
Alla sig.ra Segretario Comunale
Al sig. Presidente del Consiglio Comunale
Al sig. Assessore competente
Al Responsabile Settore Tecnico
A tutti gli Assessori, Consiglieri e segretari di partiti.

Oggetto: Interpellanza art. 28 del regolamento comunale con risposta orale in Consiglio Comunale

IL sottoscritto Michele Difino in qualità di consigliere comunale chiede un chiarimento definitivo sulla situazione “lavori di restyling centro storico” in particolar modo sul progetto bagno pubblico in Piazza Marinullo, e sulla questione sollevata dai residenti e commercianti della zona riguardo il transito delle autovetture per poter facilmente accedere alle abitazioni da parte dei residenti e dai commercianti riguardo l’affluenza dei clienti presso le loro attività commerciali nel settore del centro storico.
Nella seduta del prossimo consiglio dove si discuterà del progetto su menzionato si chiede la presenza dell’ing. Felice Rubino responsabile del settore tecnico e del progettista “lavori di restyling centro storico” l’ing. Alfredo Magnanimo.
Distinti saluti.

Triggiano; 29/10/2009


Consigliere Comunale
Michele Difino

venerdì 9 ottobre 2009

Al sig. Sindaco
Al sig. Segretario comunale
Al sig. Assessore competente
Al sig. Responsabile Settore Tecnico
 
Oggetto: Interpellanza art. 28 del regolamento comunale con risposta orale in Consiglio Comunale

IL sottoscritto Michele Difino in qualità di consigliere comunale chiedo di conoscere le ragioni e/o motivazioni che hanno portato a tutt’oggi l'Amministrazione comunale a non dare seguito alla determinazione n.315 del 22/06/2009 settore assetto del territorio – provvedimento n. 61 del 18/06/2009 "LAVORI DI RISANAMENTO IGIENICO - SANITARIO DEL BAGNO DELLA VILLA COMUNALE":

1.Criteri di valutazione adottati dall’Ufficio preposto nel selezionare le ditte partecipanti, visto che lo stesso Dirigente del Settore, Ing. Felice Rubino, nella comunicazione del 14/07/09 - protocollo n. 16753, riconosce l’assenza di una regolamentazione atta a disciplinare i criteri di invito e quindi vizia gli elementi propedeutici e necessari per una gara d’appalto corretta, evidenziando l’assoluta mancanza di trasparenza richiesta dalle normative vigenti che disciplinano la materia.

2.Ragioni del “non aggiornamento” nei tempi dovuti dell’albo delle ditte di fiducia e tempi previsti entro i quali l’Ufficio preposto intende provvedere a colmare questa gravissima lacuna e quindi a regolamentare l’istituzione dell’albo.

3. Nominativi delle imprese ausiliarie citate dalle imprese avvalenti come richiesto dalla normativa D.Lgs. n. 163/2006.

4. Documentazione presentata dalle imprese avvalenti non in regola chiamate in assenza di opportuna regolamentazione da parte dell’Ufficio Assetto del Territorio e che si sono avvalse dell’Istituto dell’avvalimento.

5. Mancato ripristino del’12 febbario 2009 con protocollo nr.3747, il sottoscritto fa richiesta al Sindaco Michele Cassano e all’Assessore alle Opere e Lavori Pubblici Ismaila Simplicio, di ripristinare il marciapiede di Via Trieste nr.26 nel quartiere Casalino, visto la pericolosità dell’abbassamento del marciapiede per la tutela e la incolumità dei stessi abitanti del palazzo attiguo e per tutti i cittadini.

Distinti saluti.
Consigliere Comunale Michele Difino

martedì 15 settembre 2009

IL SINDACO PRENDA ESEMPIO

ALLA COMMISSIONE COMUNALE GIUDICI POPOLARI
AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
ALLA GIUNTA COMUNALE
A TUTTO IL CONSIGLIO COMUNALE
AL SEGRETARIO GENERALE
ALL’UFFICIALE AMMINISTRATIVO INCARICATO
DOTT. SSA TERESA D’ARGENTO

Oggetto: dimissione componente.


In riferimento alla nota del 10/09/2009 con cui rassegnavo le dimissioni da componente di commissione “Giudice Popolare” e alla revoca della stessa del 11/09/2009, per dare la possibilità alla dottoressa Teresa D’argento e al suo ufficio di poter svolgere e definire il suo lavoro senza intralci da parte del sottoscritto e per il bene dei nostri concittadini, quindi dopo aver partecipato alla commissione del 14/09/2009 alle ore 18.00, ripresento le stesse, nonostante vivo in un Paese dove sembra che la parola dimissioni non faccia parte del vocabolario politico. Infatti ho ritenuto opportuno, rimettere tale incarico per motivi di incompatibilità (maggiormente con il sindaco), essendo stato eletto in quota alla maggioranza (se c’è una maggioranza) e, ormai, da oltre due anni non faccio più parte della stessa.
Pertanto, evitando inutili giochetti ostruzionistici( il sindaco ne prenda esempio), presento le mie dimissioni irrevocabili da componente di commissione, ringraziando i funzionari, i dirigenti ed i commessi che mi hanno consentito in questi anni di svolgere un corretto e leale lavoro.


Triggiano; 15/09/2009 Rag. Michele Difino

venerdì 11 settembre 2009

REVOCA DIMISSIONI

ALLA COMMISSIONE COMUNALE GIUDICI POPOLARI

AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ALLA GIUNTA COMUNALE

A TUTTO IL CONSIGLIO COMUNALE

AL SEGRETARIO GENERALE

ALL’UFFICIALE AMMINISTRATIVO INCARICATO
DOTT. SSA TERESA D’ARGENTO


Oggetto: Revoca dimissioni componente.


In riferimento alla mia del 10/09/2009 prot.20208 dimissioni da componente di commissione “ Giudici Popolari” il sottoscritto Michele Difino revoca provvisoriamente le dimissioni da codesta commissione per dare la possibilità alla dottoressa Teresa D’argento ed al suo ufficio di svolgere e definire il suo lavoro senza intralci da parte del sottoscritto, e preciso inoltre che tale revoca non è tesa a favorire il Sindaco Cassano (anzi) ma ad evitare un disservizio a danno dei nostri concittadini.


Triggiano 11/09/2009 Michele Difino

giovedì 10 settembre 2009

DIMISSIONI:LO SO, A QUALCUNO AVREBBE FATTO PIACERE CHE LE DIMISSIONI FOSSERO DA CONSIGLIERE COMUNALE, MA NON LO FARO' AFFINCHE' QUALCUNO NON ANDRA'...

ALLA COMMISSIONE COMUNALE GIUDICI POPOLARI

AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ALLA GIUNTA COMUNALE

A TUTTO IL CONSIGLIO COMUNALE

AL SEGRETARIO GENERALE

ALL’UFFICIALE AMMINISTRATIVO INCARICATO
DOTT.SSA TERESA D’ARGENTO



Oggetto: dimissione componente.




In riferimento alla vostra del 09/09/2009 notificata dal messo comunale inerente la commissione comunale “giudici popolari”, il sottoscritto Michele Difino in qualità di componente di codesta commissione rassegno le dimissione essendo stato eletto a suo tempo dal consiglio comunale come esponente della maggioranza , poiché da tempo non faccio più parte .


Triggiano; 10/09/2009 Michele Difino

Chiarimenti al Sindaco di Triggiano

Al Presidente del Consiglio
Al Sindaco
Al Segretario Generale


Oggetto: Chiarimenti


Il sottoscritto consigliere comunale Michele Difino appartenente al gruppo Nuovo Psi alla luce delle passate dichiarazioni di indipendenza fatte da alcuni consiglieri comunali, con la presente chiede di conoscere la nuova composizione dei gruppi consiliari e i relativi partiti di appartenenza.


Triggiano 10/09/2009 Consigliere Comunale Michele Difino

lunedì 7 settembre 2009

L'INCAPACITA' DI UN SINDACO A GESTIRE LA COSA PUBBLICA.


TRIGGIANO: ORMAI DA OLTRE SETTE MESI A TUTT'OGGI NON VIENE CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE DEL NOSTRO COMUNE, NONOSTANTE CI SIANO DELLE REGOLE BEN PRECISE.

PREVALGONO GLI INTERESSI DEI PARTITI SUL BENE PUBBLICO? VISTO CHE CI SAREBBERO MOLTI ARGOMENTI SCOTTANTI DA DISCUTERE PER IL BENE DEL NOSTRO PAESE.

MA PER LORO L'IMPORTANTE E' AVER APPROVATO QUELLO CHE CONFIA I LORO PORTAFOGLI E SODDISFA I LORO EGOISTICI INTERESSI.
Alla Procura della Repubblica di Bari

Denuncia

Io sottoscritto, Michele Difino, nato a Triggiano (Ba) il 10/09/1960, ed ivi residente in Via Piave nr.50, in qualità di consigliere comunale del comune di Triggiano chiedo a codesta Spett.le Procura della Repubblica di verificare se, nei fatti e comportamenti di seguito esposti, ricorrano le ipotesi di reato di cui artt. 323 e 328 del Codice Penale nei riguardi, in particolare, del Sindaco di Triggiano Michele Cassano e dei dirigenti dei settori per quanto richiesto:

1.l’12 febbario 2009 con protocollo nr.3747, il sottoscritto fa richiesta al Sindaco Michele Cassano e all’Assessore alle Opere e Lavori Pubblici Ismaila Simplicio, di ripristinare il marciapiede di Via Trieste nr.26 nel quartiere Casalino, visto la pericolosità dell’abbassamento del marciapiede per la tutela e la incolumità dei stessi abitanti del palazzo attiguo e per tutti i cittadini, senza ottenere nessuna risposta;

2.Il 12 maggio 2009 rinnovo per una seconda volta quanto al primo punto come da copia allegata, l’invito ad attivarsi per eliminare la pericolosità e il disagio ai nostri concittadini, ma anche questa volta senza alcuna risposta;

3.Il 23 Aprile 2009 con protocollo n.10202, dopo il terremoto in Abruzzo il sottoscritto chiede al Sindaco Michele Cassano, all’Assessore ai Lavori Pubblici Ismaila Simplicio e al Dirigente dell’ufficio tecnico Ing. Felice Rubino se il nostro comune fosse in possesso di un Piano di Protezione Civile, come si può leggere dalla copia della lettera allegata inviata alle persone come sopra, la risposta di quanto richiesto non mi è mai arrivata;

4. Il 18 giugno 2009 con protocollo nr.14843 con oggetto: “Accesso agli edifici comunali”, il sottoscritto chiede al Sindaco Michele Cassano, al Segretario Generale Annamaria Guglielmi, al Presidente del Consiglio e al dirigente responsabile della Sicurezza, per la tutela e la sicurezza dei dipendenti e cittadini, di ottenere l’elenco di tutte le persone che sono in possesso delle chiavi di ingresso ai palazzi e uffici comunali siano essi dipendenti o meno del comune, poichè in tutte le ore del giorno e notturne , quindi fuori dagli orari di ufficio escono ed entrano dai palazzi comunali, la risposta è sempre la stessa, nessuna risposta.

I fatti riportati come sopra, anche come in allegato sono di domino pubblico, avendo appunto trovato riscontro, evidente, sulla stampa locale.

Restando a disposizione per ogni eventuale chiarimento e in attesa di una vostra risposta .

Triggiano 02/09/2009

Consigliere Comunale Michele Difino

DENUNCIA PER COLPA DI UN SINDACO CHE FA FINTA DI NON VEDERE

Alla  c.a. Procura della Repubblica di Bari in persona del Procuratore Capo p.t.

Alla c.a.  Vigili del Fuoco in persona del Sig. Comandante  p.t.

Alla c.a. del Comune di Triggiano in persona del Sig. Sindaco p.t.

Alla c.a. Comando dei Vigili Urbani Polizia

Alla c.a. dirigente asl triggiano  Dott. Crocitto

OGGETTO: Denuncia per stato di pericolo permanente, di “Villa Carbonara” (Via Sandro
         Pertini – Triggiano).
 

 
Il sottoscritto  Michele Difino,  in qualità  di  Consigliere  Comunale  di  Triggiano,  con  la presente porta    a   conoscenza   delle   Istituzioni    il   gravoso   stato   di   pericolosità    in  cui   si   trovano  “ Villa Carbonara” e le opere di protezione e di sicurezza della stessa.
Questo  stato  di  cose  permane  oramai  da  molti anni, ma nonostante le numerosissime segnalazioni al Sig. Sindaco da parte dei cittadini (e non solo),  a  tutt'oggi  non  si  è  avuto  riscontro alcuno neanche in riferimento all’ordinaria manutenzione di “Villa Carbonara”.
Il   dossier   fotografico   allegato  alla  presente ,  evidenzia  quanto  sopra  specificato  e sottolinea il  reale  pericolo  per  i  cittadini (in particolar modo per i bambini e gli anziani). 
Buche,  escrementi  di  vario  genere…, giacigli improvvisati da barboni e drogati, tutto  ciò  rappresenta un pericolo per la salute pubblica e l’incolumità dei cittadini.
Lo  stato  delle  cose  si  ripercuote  sul  Popolo  Triggianese: l’inquinamento dell’aria, le zanzare, le numerosissime   siringhe ,   l'insicurezza   nell'affrontare   il   passaggio     pedonale   ( unica  via   di comunicazione  tra   Via  Sandro  Pertini  e  Via  Casalino),   insomma  un  disagio  permanente  che non  trova risposta alcuna da parte del Sindaco Cassano, che per di più, ha la propria residenza sullo stesso territorio di Villa Carbonara .
Il sottoscritto,  nelle vesti  di Consigliere Comunale ,   invoca  con  la  massima urgenza, l'intervento dell'Amministrazione Pubblica e delle Istituzioni tramite la presente, formale

                                 DENUNCIA

con  la  quale  sollecita  con la massima urgenza  l'azione  delle  autorità  competenti in modo da porre rimedio ad  una  situazione  che  lede  i  più  elementari  principi  di  civiltà  e sicurezza, autentici baluardi di qualsivoglia Comunità che si possa definire “civile”.

Come già specificato, si allegano alla presente n.3 foto (pozzo con buca laterale, dormitorio per drogati e barboni, escrementi di varia tipologia).
  
                                                                                    Consigliere Comunale  Michele Difino
 
 

lunedì 31 agosto 2009

Chi sarà il fortunato vincitore? Uno meritevole oppure aver riaperto il bando per favorire qualche figlio/a di un dirigente o ex ?

ELENCO COMPLETO AMMESSI CONCORSO FUNZIONARIO TECNICO ALL."C"

1 ABBATECOLA MICHELE 19/06/1962 ADELFIA (BA)
2 ADDANTE PATRIZIA 02/06/1971 BARI
3 ALBANESE MARIANNA 05/02/1972 BARI
4 ALTOMARE ROCCO 24/02/1953 MOLFETTA (BA)
5 ANGELINI MICHELE 25/06/1968 PUTIGNANO (BA)
6 APRILE STEFANIA 02/09/1973 BARI
7 ARBOREA PINA 03/10/1980 RUTIGLIANO (BA)
8 ARDITO LUCIA 06/01/1968 TRIGGIANO (BA)
9 ARVIZZIGNO PIETRO 04/01/1976 BARI
10 AVELLO MICHELE 14/02/1974 CERIGNOLA (FG)
11 BAGNATO NICOLA 07/05/1953 BARI
12 BALDUCCI EMMA 13/04/1980 BARI
13 BARBARITO GIUSEPPINA 26/09/1972 MONOPOLI (BA)
14 BARILE VITO 21/04/1969 BARI
15 BASANISI DOMENICO PASQUALE 10/06/1969 RUVO DI PUGLIA(BA)
16 BASILE FRANCESCANTONIO 18/02/1958 REGGIO CALABRIA
17 BELLO DANIELA 22/10/1965 BRINDISI
18 BENEGIAMO LORENZA 21/02/1976 BARI
19 BERRIOLA ARMANDO 18/06/1977 BARI
20 BIANCO MARIASTEFANIA 04/12/1980 CASTELLANA GROTTE (BA)
21 BIENTINESI MARTA 18/01/1972 CONVERSANO (BA)
22 BRUNI FABIO 24/11/1975 BISCEGLIE (BA)
23 BRUNO ROBERTA 06/04/1971 BARI
24 BUGNA ANTONIO 20/03/1960 BARI
25 CACUCCIOLO MICHELE 24/05/1973 TRIGGIANO (BA)
26 CALAMITA GIULIA 01/06/1969 BARI
27 CALO' GIUSEPPINA 11/01/1978 CASTELLANETA (TA)
28 CAMPOBASSO FRANCESCO 02/09/1967 TRIGGIANO(BA)
29 CANNITO MARIA ANNA RITA 26/01/1977 BITONTO
30 CANTACESSI VITO NICOLA 24/03/1966 ADELFIA (BA)
31 CAPPA TIZIANA 17/07/1972 MELFI (PZ)
32 CARABELLESE FELICIANO 30/01/1972 BARI
33 CARAVELLI SAVERIO G.PPE 19/03/1970 TRIGGIANO(BA)
34 CARDINALE PAOLA 21/02/1971 VOGHERA (PV)
35 CARELLA MARIA ANGELA 05/05/1959 TRIGGIANO (BA)
36 CARLUCCI DOMENICO TIZIANO 04/04/1973 BARI
37 CARVANI BIBIANA 22/01/1968 BARI
38 CASAMASSIMA DOMENICO MASSIMO 18/11/1968 MOLFETTA (BA)
39 CASANOVA LAURA 13/01/1967 BARI-CARBONARA
40 CATALANO FRANCESCO 27/05/1969 BARI-CARBONARA
41 CAVALLO ANGELA 28/10/1970 GROTTAGLIE (TA)
42 CHIEPPA ANNALISA 19/04/1976 TERLIZZI
43 CICI CRISTINA 15/04/1977 MILANO
44 CINQUEPALMI MICHELE 18/04/1960 BARI-TORRE A MARE
45 COLAIANNI GIOVANNI 25/06/1960 BARI
46 COLUCCI CLEMENTINA 17/08/1981 CORATO (BA)
47 COMUNALE PAOLA 07/02/1972 BARI
48 CONTEGIACOMO ANGELA MARIA 28/07/1950 PUTIGNANO (BA)
49 COPPOLA LUIGI 09/08/1976 FOGGIA
50 COPPOLA PASQUALE 18/02/1972 POMPEI (NA)
51 COPPOLECCHIA ROBERTO 27/02/1960 MOLFETTA (BA)
52 COSTANZA ANTONELLA 20/08/1973 BARI
53 DACHILLE DOMENICA 15/04/1977 BARI
54 D'ADAMO MASSIMO 27/11/1968 BRINDISI
55 D'ADDARIO RAFFAELE 12/04/1966 GRAVINA IN PUGLIA (BA)
56 D'ALESSANDRO ELENA 17/10/1973 BARI
57 DAMATO NICOLA 16/02/1979 BARI
58 D'AMBRUOSO MARIA 06/02/1970 BARI-CARBONARA
59 DAMIANI MADDALENA 21/04/1969 BARI
60 d'ARIES ERMINIO 07/01/1972 SAN SEVERO (FG)
61 DE ANGELIS SABRINA 12/02/1972 BENEVENTO
62 DE BENEDICTIS TERESA MARIA 09/10/1967 TRIGGIANO (BA)
63 DE CHIRICO MICHELANGELO 03/12/1973 TERLIZZI (BA)
64 DE CORATO ROBERTA 06/03/1973 BARI
65 de PALMA TOMMASO 17/06/1975 BARI
66 DEFINO SALVATORE 14/09/1978 GRAVINA IN PUGLIA (BA)
67 DI COSMO RENATO 18/09/1972 BARI
68 DI DIO MANLIO 15/09/1976 BARI
69 DI DONNA MARIA ALESSANDRA 03/04/1974 TRIGGIANO (BA)
70 DI GENNARO GABRIELLA 13/03/1970 ANDRIA (BA)
71 DI GIESI DOMENICO 06/12/1966 BARI
72 DI GIOIA EMANUELE 24/05/1973 MATERA
73 DI GREGORIO VITO ANTONIO 09/01/1966 SANNICANDRO (BA)
74 DI MAURO ANTONIA 13/01/1972 CAPURSO (BA)
75 DI SALVATORE GUIDO FRANCESCO 29/11/1971 BARI
76 DI SERIO FILIPPO 04/11/1967 BARI-CEGLIE
77 di TRIA IRENE 13/11/1971 CANOSA DI PUGLIA (BA)
78 DIFRONZO MAURIZIO 13/10/1974 PUTIGNANO (BA)
79 D'INGEO VINCENZO 05/11/1966 RUVO DI PUGLIA (BA)
80 DIOCESANO ANTONELLA 21/05/1971 BARI
81 DIZONNO GIUSEPPE 26/08/1979 BARI
82 DIZONNO GIUSEPPE 08/11/1979 TRIGGIANO (BA)
83 DIZONNO NICOLA 07/07/1964 TRIGGIANO (BA)
84 DONATORE ALDO 23/12/1967 BARI
85 D'ORIA DANIELA 20/10/1981 CORATO (BA)
86 D'URSO SIMONA 23/11/1978 TARANTO
87 FAEDDA ROBERTO 09/05/1965 PUTIGNANO (BA)
88 FALCONETTI FRANCESCO PAOLO 04/08/1967 BARI-CARBONARA
89 FANELLI NICOLA 14/12/1973 BARI
90 FARANO MICHELA SILVANA 12/07/1971 MARGHERITA DI SAVOIA (FG)
91 FATONE ANTONELLA 05/12/1975 VENOSA (PZ)
92 FAZIO MICHELE 03/11/1970 BITETTO (BA)
93 FERRIERI CAPUTI OLINDA 12/04/1974 BARI
94 FICARELLA VINCENZO 01/03/1973 BARI
95 FIORE VINCENZO 02/08/1972 TRIGGIANO (BA)
96 FORESTIERE VIVIANA 19/11/1980 BARI
97 FREGA ANTONIA 08/09/1970 BARI
98 GIANNICO GIUSEPPE 15/02/1971 LUINO (VA)
99 GIANNOCCARO ROSANNA 25/04/1973 BARI
100 GIORDANO SORISI ROBERTA 04/08/1970 BARI
101 GIOVE ROBERTA MARIA 20/12/1974 BARI
102 GIRARDI GIUSEPPINA 11/01/1979 GIOIA DEL COLLE
103 GIULIANO MASSIMILIANO 05/09/1972 BISCEGLIE (BA)
104 GRANDE DEBORA 07/10/1981 BARI
105 GUARICCI MAURO 07/07/1978 ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA)
106 GUERRA VINCENZO 24/02/1970 TRIGGIANO (BA)
107 IACCARINI TOMMASO 26/09/1963 BARI
108 IANNUCCI GIUSEPPE 22/06/1971 FABRIANO (AN)
109 ILICETO OLGA 13/12/1970 BARI
110 LABIANCA ANTONIA 16/05/1977 BITONTO (BA)
111 LABIANCA LAURA 09/04/1980 TERLIZZI (BA)
112 LADDAGO MARIA LUISA 09/03/1977 BARI
113 LADISA DOMENICO 13/11/1971 BARI
114 LAGIOIA ESMERALDA 14/07/1970 BARI
115 LAGIOIA FRANCESCO ADRIANO 08/07/1968 CAPURSO (BA)
116 LAPOLLA DOMENICO 21/12/1967 BARI
117 LATTARULO STEFANIA 06/07/1972 TARANTO
118 LIUZZI LORENZO 18/01/1965 BARI
119 LO GIACCO TAMARA 24/07/1981 MONCALIERI (TO)
120 LOCONSOLE BARBARA 08/07/1971 BARI
121 LONERO STEFANIA 10/04/1972 BARI
122 LOSACCO NICOLA 19/08/1978 BARI-CARBONARA
123 LUCATORTO BENEDETTA 29/01/1973 BARI
124 LULLO NICOLA 18/01/1979 ANDRIA (BT)
125 MAIO ALESSANDRO 17/01/1964 OTTAVIANO (NA)
126 MAIORANO VINCENZO 20/09/1972 BARI
127 MANFREDONIA ALESSANDRO 13/02/1971 TARANTO
128 MARASCIULO GAETANA 09/01/1970 CONVERSANO (BA)
129 MARRONE MARCELLA 10/02/1971 BARI
130 MASCIOPINTO ANTONIO 19/05/1961 TRIGGIANO (BA)
131 MASCIOPINTO PAOLA FRANCESCA 10/04/1973 BARI
132 MASTRANGELO CRESCENZIO 31/03/1961 GRUMO APPULA (BA)
133 MASTRO CARMELA 23/11/1966 FRANCAVILLA FONTANA (BR)
134 MATARRESE COSIMO DAMIANO 31/03/1968 CANOSA DI PUGLIA (BA)
135 MILANO CARLO 17/04/1966 ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA)
136 MILANO ORAZIO 06/01/1971 GIOIA DEL COLLE (BA)
137 MINERVINI SALVATORE FABRIZIO 13/06/1973 BARI
138 MODUGNO PASQUALE 20/06/1970 BARI CARBONARA
139 MONGELLI DOMENICO CARMELO 16/06/1969 GIOIA DEL COLLE (BA)
140 MOREA ROSA ANGELA 05/05/1975 BITONTO
141 MORETTI RAFFAELE 26/06/1946 GRAVINA IN PUGLIA (BA)
142 MORREALE VINCENZO 18/02/1969 BARI
143 NANNA LORENZO 21/11/1968 CASAMASSIMA (BA)
144 NATUZZI GAETANO 28/09/1981 CASTELLANETA (TA)
145 NITTI VINCENZO 21/10/1967 TRIGGIANO (BA)
146 PALAZZO FLAVIANO 10/12/1961 CONVERSANO (BA)
147 PALMIERI LUIGI LUCIO 04/07/1957 BARLETTA
148 PALUMBO ROBERTO 03/05/1965 TORINO
149 PANISCO NICOLANTONIO 17/03/1975 BARI
150 PAPARELLA VITO 11/02/1968 TARANTO
151 PATINO FLAVIO 15/03/1984 BARI
152 PATRUNO FRANCESCO 02/01/1968 CANOSA DI PUGLIA (BA)
153 PAZIENZA ANTONIETTA 10/12/1967 BITONTO (BA)
154 PERRINI GIUSEPPE 25/06/1970 BARI
155 PETRONELLI ROSALISA 25/06/1979 BARI
156 PICILLO GENNARO 29/08/1972 AVELLINO
157 PINTO NICOLA 06/12/1974 ALTAMURA (BA)
158 PINTO SABRINA 24/07/1971 BARI
159 PORFIDO ROCCO 01/01/1974 TARANTO
160 POVIA GIOVANNI 12/02/1974 BISCEGLIE (BA)
161 PRESTA FABIO 17/05/1972 COSENZA
162 QUAGLIETTA ANNALISA 14/05/1978 CASTELLANA GROTTE (BA)
164 RADICCHIO GEMMA 10/02/1967 ROMA
165 RADOGNA MICHELE 06/05/1976 TRIGGIANO (BA)
166 RESCIGNO SERGIO 24/11/1966
SAN PAOLO BELSITO (NA)
167 RESTA GIUSEPPINA 27/02/1981 GIOIA DEL COLLE
168 RIONTINO ANGELO 16/03/1971 CANOSA DI PUGLIA (BA)
169 ROBERTO STEFANIA 27/02/1975 SALERNO
170 RONCHI NICOLA 02/05/1976 BARI
171 ROSSIELLO MASSIMO 30/04/1970 BARI
172 RUBINO MARIA ANTONIETTA 10/02/1972 BITONTO (BA)
173 RUPERTO MAURO 26/09/1971 ROMA
174 SACCAROLA FRANCESCA 11/11/1980 PADOVA
175 SATURNO FRANCESCO 01/08/1967 ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA)
176 SCARCELLI GIUSEPPE 24/12/1977 CROTONE
177 SCHIAVONE SAMUELE 28/04/1957 FASANO (BR)
178 SGARAMELLA VALENTINA 04/03/1980 BARI
179 SOFFIETTO SABRINA 20/06/1969 BARI-CARBONARA
180 SOLETI FRANCESCO 20/07/1973 MARTINA FRANCA (TA)
181 SPACCAVENTO EUGENIA 14/04/1972 BARI-CARBONARA
182 SPORTELLI ANGELA 08/03/1971 MONOPOLI (BA)
183 STELLA MAURO 16/01/1969 BARI
184 TEDESCHI GIOVANNA 11/07/1971 MOLFETTA (BA)
185 TOPPUTI GREGORIO 20/02/1963 BARI-CARBONARA
186 TOTARO MASSIMO 17/06/1974 CONVERSANO (BA)
187 TOTARO RAFFAELE 02/07/1971 CONVERSANO (BA)
188 TOTO ANGELO 15/06/1972 FOGGIA
189 VACCA GAETANO 03/11/1969 BITONTO (BA)
190 VASCO ROSALBA 13/02/1970 GIOIA DEL COLLE (BA)
191 VENTAROLA ANTONIO 15/07/1972 LUCERA (FG)
192 VENTRELLI NICOLA 26/03/1957 BARI
193 VERRASTRO ANTONIO 23/03/1973 BARI
194 VITALE ELISABETTA 23/04/1980 ALTAMURA (BA)
195 ZACCARIA GIUSEPPINA 13/12/1971 PUTIGNANO (BA)
196 ZACCARO SILVIA 14/04/1973 CANOSA DI PUGLIA (BA)
197 ZITO GIANVITO MARIA 11/06/1971 BARI
198 ZOTTI ANDREA 06/06/1968 BARI

domenica 30 agosto 2009

Lo scempio di Villa Carbonara: “Usque tandem…?”

Tutti quelli che hanno studiato la storia romana ricorderanno certamente questa frase rivolta a Catilina che chiedeva ininterrottamente la distruzione di Cartagine, e questa frase, ai giorni nostri, va invece rivolta agli amministratori del Comune di TRIGGIANO, quindi gli diciamo: "Usque ad tandem", (fino a quando) durerà lo scempio di VILLA CARBONARA?.
E'diventata un agglomerato di immondizia, una zona di incontro per drogati e sfaccendati, un covo di animali randagi e non che infestono la zona. Una cosa è certa: se l'assenteismo della Amministrazione Cassano continuerà, la zona, parte del quartiere Casalino diventerà certamente una zona pericolosa, sotto tutti gli aspetti, più di quanto lo sia ora, per quelle famiglie che abitano nel circondario, e che ogni giorno dolorosamente constatano il degrado di quello che doveva diventare un parco pubblico, una zona tranquilla di accoglienza per il divertimento dei bambini o per trascorrere dei momenti sereni lontani dal caos cittadino e respirare un po' d'aria pura. Ma c'è di più, chi assiste ad uno scempio e non muove un dito, specie se si tratta di un Amministratore, non credi sia colpevole alla stregua di chi non ha evitato lo scempio e lo sperpero di denaro pubblico?

Nelle vicinanze a pochissimi metri, abita e vive il Sindaco. Signor Sindaco, Le ripetiamo la domanda: Usque ad tandem? Fino a quando vivremo nel degrado? Forse gli amministratori locali non sono troppo "inclini" a risolvere queste problematiche, (la B/6 si) per cui ormai non fanno più caso al degrado cittadino e delle zone residenziali. Invece di approfittare della bontà della zona per renderla più vivibile ai cittadini del posto, che si fa? Si sprecano i quattrini per ottenere come risultato il solito: ZERO. Questi sono i numeri che piacciono all'Amministrazione Cassano. Zero per zero uguale zero e i quattrini dei mostri concittadini che fine fanno? Morale della favola? Abitanti della zona Casalino state tranquilli che prima o poi qualcuno continuerà a non fare niente.
Quindi, come diceva il grande Totò nel film "Totò cerca casa": ARRANGIATEVI!!!

Triggiano 27 agosto 2009
Consigliere Comunale
Michele Difino

mercoledì 12 agosto 2009

Alla c.a. SIG. SINDACO DI TRIGGIANO
Rag. Michele Cassano

e, p.c. DIRIGENTE DEL SETTORE LAVORI PUBBLICI
Ing. Felice Rubino

PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BARI PRESSO IL TRIBUNALE DI BARI

COMANDO CARABINIERI DI TRIGGIANO



OGGETTO: Riscontro comunicazione del 10/08/09 (prot. N. 18509) - Lavori di Risanamento Igienico-Sanitario del bagno della Villa Comunale – Relazione su nota del Cons. Difino.


Premesso che il sottoscritto per tempo ha chiesto l’istituzione dell’albo delle imprese di fiducia senza avere avuto nel concreto riscontro alcuno, con la presente si chiede nuovamente se l’albo esiste e vista l’inesistenza della regolamentazione che dovrebbe disciplinare l’albo, in base a quali criteri l’Ufficio preposto ha agito nel selezionare i nominativi (peraltro sprovvisti dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara) delle cinque imprese citate nella mia del 07/07/09.

Si prende qui di seguito atto dell’ammissione di responsabilità da parte del Settore dell’Assetto del Territorio che, senza peraltro denunciare le cause dell’assenza di un albo di imprese di fiducia, nella comunicazione del 14/07/09 (avente n. di protocollo 16753) recita testualmente quanto segue:

Quest’Ufficio non avendo al momento un albo delle ditte di fiducia aggiornato, per la selezione delle imprese corrispondenti ai lavori a farsi, e quindi, in assenza di elementi atti a valutare le specifiche categorie di lavoro di ciascuna ditta, ha ritenuto opportuno invitare indistintamente diverse imprese dando alle stesse facoltà e possibilità di partecipare, qualora non in possesso dei specifici requisiti, a mezzo dell’istituto dell’avvalimento (art.49 D Lgs. N. 163/2006), così come previsto dalla normativa vigente in materia di lavori pubblici, e precisamente dal D.Lgs. n. 163/2006.

L’istituzione dell’albo delle imprese di fiducia è in fase di regolamentazione.

A seguito della dichiarazione di cui sopra si richiede nuovamente ed ufficialmente di rispondere ai seguenti punti:

1. Criteri di valutazione adottati dall’Ufficio preposto nel selezionare le ditte partecipanti, visto che lo stesso Dirigente del Settore, Ing. Felice Rubino, nella comunicazione del 14/07/09 - protocollo n. 16753, riconosce l’assenza di una regolamentazione atta a disciplinare i criteri di invito e quindi vizia gli elementi propedeutici e necessari per una gara d’appalto corretta, evidenziando l’assoluta mancanza di trasparenza richiesta dalle normative vigenti che disciplinano la materia. E’ sufficiente questo punto perché la gara venga invalidata.

2. Ragioni del “non aggiornamento” nei tempi dovuti dell’albo delle ditte di fiducia e tempi previsti entro i quali l’Ufficio preposto intende provvedere a colmare questa gravissima lacuna e quindi a regolamentare l’istituzione dell’albo.

3. Nominativi delle imprese ausiliarie citate dalle imprese avvalenti come richiesto dalla normativa D.Lgs. n. 163/2006.

4. Documentazione presentata dalle imprese avvalenti non in regola chiamate in assenza di opportuna regolamentazione da parte dell’Ufficio Assetto del Territorio e che si sono avvalse dell’Istituto dell’avvalimento.

In questa sede si specifica che il riscontro alla presente sarà dovuto entro e non oltre i termini consentiti dalla Legge, al fine di evitare denuncia per abuso d’ufficio da parte del sottoscritto.

In attesa di un sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.

Triggiano, lì 12/08/09


IL CONSIGLIERE COMUNALE
Michele Difino

giovedì 30 luglio 2009

TIMBRAVANO IL CARTELLINO ED ANDAVANO VIA: SOSPESI DUE DIPENDENTI ASL DI BARI, SI TRATTA DI GIOVANNI MONTE 52 ANNI E FILIPPO PARTIPILO 60 ANNI

BARI - Dopo aver timbrato il 'cartellino' si allontanavano dal luogo di lavoro per sbrigare faccende private. È accaduto a Triggiano, in provincia di Bari, dove i carabinieri, nell'ambito di controlli sul fenomeno dell'assenteismo, hanno eseguito questa mattina due misure interdittive di sospensione dall'attività lavorativa, rispettivamente di due mesi ed un mese, nei confronti di altrettanti dipendenti della locale Asl Bari-Ovest, di 52 anni GIOVANNI MONTE (sospeso per 60 giorni) e 60 anni FILIPPO PARTIPILO (sospeso per trenta giorni).

Le misure cautelari sono state emesse dal Tribunale di Bari. I due dipendenti a dicembre del 2008, erano stati denunciati per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. I fatti risalgono allo scorso anno quando in diverse circostanze gli impiegati, nonostante avessero registrato l'orario di inizio del servizio mediante il 'badgè in dotazione, sono stati sorpresi, senza alcuna giustificazione, al di fuori degli uffici dell'azienda sanitaria per cui prestano servizio. Mentre il più giovane era solito utilizzare auto diverse da quella di servizio per dedicarsi ad affari privati o trascorrere lunghi periodi di tempo a conversare con conoscenti in piazza o in vari esercizi pubblici per poi rientrare sul posto di lavoro ed allontanarsi nuovamente, omettendo di registrare gli orari di ingresso ed uscita, il collega timbrava il cartellino per poi ritornare in ufficio dopo svariati minuti di assenza non giustificata.

Entrambi, oltre a dover rispondere di truffa, sono stati quindi sospesi dal servizio.

martedì 21 luglio 2009

SATIRA POLITICA:VACANZE ROMANTICHE PER DUE VIP DELLA POLITICA TRIGGIANESI

IL SINDACO MICHELE CASSANO E IL SUO AMICO DEL CUORE NEGLIA (DOLGE & GABBANA) PER IL LORO MERITATO RIPOSO DAL 25 LUGLIO 2009 AL 06 AGOSTO 2009 DALLA SARDEGNA AUGURANO A TUTTI I CITTADINI TRIGGIANESI BUONE VACANZE, "ALLA FACCIA DEI FESSI COME VOI".


E TOTO' DICEVA " E IO PAGO".
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BARI
per il tramite Carabinieri Comandante Reparto Operativo
Via Tanzi, 5 - 70121 Bari (BA)

DENUNCIA

DENUNCIANTE: Consigliere Comunale di Triggianno (Ba) Michele Difino nato a Triggiano il 10/09/1960 ed ivi residente in Via Piave n.50.

DENUNCIATO: Comune di Triggiano.

Esposizione dettagliata del fatto indicando luogo e data:
In riferimento alla gara di appalto per rifacimento del bagno pubblico sito in Piazza Vittorio Veneto (Villa Comunale di Triggiano) con determinazione n.315 del 22/06/2009 settore assetto del territorio – provvedimento n.61 del 18/06/2009, l'ufficio preposto ha invitato per la gara come sopra cinque ditte che avessero i requisiti di legge per impiantistica legge d.m. 37/08.
Delle cinque ditte invitate tre di esse hanno i requisiti di legge e cioè Impiantistica Di Pietro srl, Calisi Costruzioni e Basile Filippo, le altre due e cioè Zucaro Giuseppe e De Palma Giovanni non sono in possesso dei requisiti di legge, come da certificati camerali allegati.
L'unico ad aver partecipato alla gara è la ditta Basile Filippo, le altre invece oltre a non aver i requisiti di legge non hanno partecipato perchè la ditta “Impiantistica Di Pietro srl” e “Calisi Costruzioni” gestiscono la Global - Service per il comune di Triggiano, quindi in assenza di fondi destinati alla realizzazione delle su idincate opere di cui si dovrebbe occupare la Global – Service vengono invitate ditte esterne, come in questo caso, e assegnate agli stessi senza attenersi ai requisiti di legge.

Tanto premesso, il sottoscritto Michele Difino, come sopra generalizzato, con il presente atto, sporge

DENUNCIA

nei confronti del Comune di Triggiano, per i fatti sopra indicati.

Si allega la seguente documentazione:
1.determinazione n.315 del 22/06/2009 settore assetto territorio – provvedimento n.61 del 18/06/2009;
2.lettera inviata via fax come da allegati e in seguito protocollata al n.16294 del 07/07/2009, della segnalazione per l'anomalia della gara, al Sindaco di Triggiano, al Segretario Generale e al Dirigente dell'ufficio tecnico;
3.N.5 visure camerali di cui attesti l'iscrizione alla Camera di Commercio di Bari e la mancanza dei requisiti delle due ditte come sopra elencate.



Triggiano, lì 10/07/2009

Michele Difino

lunedì 13 luglio 2009

Come truccare una gara d'appalto legalmente. Manuale per sindaci ed assessori inesperti (gli altri lo sanno già) della seconda e terza Repubblica.

1. Le caratteristiche dell'appalto

Per semplicità, chiamiamo qui appalto ogni richiesta pubblica di partecipazione all'assegnazione di un finanziamento o un lavoro. Ogni appalto contiene caratteristiche vincolanti di partecipazione. E' possibile sia inibire la partecipazione a quegli enti che non possiedono tali caratteristiche o assegnare punteggi più alti agli enti che le possiedono. Le caratteristiche possono essere ragionevoli, ma anche molto fantasiose. Eccone solo alcune:

la natura statutaria dell'ente (si possono riservare appalti solo a cooperative o solo ad associazioni o solo a società) il possesso di un bilancio , nell'anno o nel triennio precedente, superiore a X euro la presenza di x dipendenti regolarmente assunti da x mesi o anni l'esistenza di una sede legale nella città o nella Regione, da un tempo predefinito l'esistenza di una sede operativa in regola con tutte le norme di igiene, sicurezza, agibilità il possesso di un'esperienza precedente nello stesso settore, o addirittura esattamente uguale a quella appaltata l'obbligo di una cauzione più o meno elevata da versare insieme alla presentazione dell'appalto
Tutti questi caratteri vanno dimostrati con documentazione da consegnare. E naturalmente questa documentazione può essere passata al vaglio severamente o "discrezionalmente", tanto nessuno controllerà i controllori (salvo che in casi rarissimi). Il controllo severo è riservato ai partecipanti ignoti od ostili, che possono essere non ammessi alla gara anche per cavilli formali. Il controllo discrezionale consiste in tanti piccoli accorgimenti. Gli amici possono consegnare il tutto prima al funzionario amico e avere il tempo di effettuare correzioni; se sono privi di una qualche caratteristica, possono ottenere una deroga. Ecco un esempio reale. Molti appalti richiedono l'uso di sedi operative in regola dal punto di vista normativo. Un ente "amico" che vince molti appalti nel settore della formazione professionale, realizza i corsi in una cantina buia priva di ogni requisito: come ci riesce? Allegando una dichiarazione di lavori in corso per la "messa in regola" della sede. Nesssuno dei funzionari amici va a controllare come mai i lavori sono in corso da oltre dieci anni. E se proprio gli amici mancano di una qualche caratteristica ? Allora basta che nessuno controlli a fondo la documentazione.

Gli amministratori locali più esperti scelgono prima chi deve vincere un appalto e delineano il capitolato "ad personam", il che limita vistosamente il numero dei partecipanti alla gara. Se, per esempio, un ente amico possiede alcune caratteristiche di quelle richieste dal capitolato, e non altre, a quelle possedute viene assegnato un punteggio più alto, oppure quelle non possedute vengono omesse dalla gara. Se malgrado questo, arrivano concorrenti inaspettati, a costoro viene riservato un vaglio più stringente in modo che molti vengano non ammessi alla gara. Per esempio, se il capitolato richiede la presenza di almeno n.5 dipendenti, gli amici possono anche allegare un'autodichiarazione sostitutiva, a tutti gli altri viene richiesta una prova documentale dei pagamenti INPS effettuati.

2. Gli ostacoli formali

Anzitutto il bando di gara va tenuto il più possibile segreto: solo gli amici ne conoscono l'esistenza con largo anticipo. Gli altri devono scovarlo su siti web mai funzionanti, su bacheche esposte in posti pubblici ma accessibili solo in certe ore e alla fine di labirintici corridoi, su gazzette o pubblicazioni che in genere sono fatti circolare due giorni prima della data di scadenza per la presentazione. In certi casi il bando viene inviato, ma a pagamento.

In secondo luogo i tempi vengono calcolati in modo che la scadenza avvenga nel mese di agosto o nel mese di dicembre, comunque a ridosso di vacanze, ponti o festività. Questo trucchetto non riguarda gli amici, avvisati molto in anticipo, ma gli estranei che trovano difficoltà al loro interno (molti operatori sono in vacanza), sia all'esterno, che deve fornire l'infinita documentazione richiesta.

In terzo luogo, chi controlla che la scandenza sia rispettata? Un usciere o un funzionario che possono sempre chiudere un occhio (per gli "amici") su richiesta dell'assessore o del sindaco.

Oltre ai trucchi sulla pubblicità e la data di scadenza, sono decine i trucchetti formali usati per eliminare partecipanti sgraditi. Eccone una lista contenuta:
la domanda di partecipazione può essere inoltrata solo via web, da un sito che funziona pochissimo la documentazione deve essere inviata in 5-10 copie, firmate in ogni pagina la busta contenente domanda e documentazione deve essere chiusa con ceralacca la somma richiesta per il servizio appaltato deve essere espressa in lettere e non in numeri ogni foglio della proposta deve avere una marca da bollo, ovviamente annullata con firma i curricula degli operatori dell'ente che partecipa, devono essere in "formato europeo"
I creatori di questi capitolati possono poi sempre affidarsi alle ambiguità semantiche, in modo che una regola formale possa essere interpretata erroneamente da chi non gode di spiegazioni preventive. Ottenere delucidazioni sul capitolato d'appalto a volte è impossibile, a volte è difficilissimo (le domande di chiarimento vanno formulate per iscritto a qualcuno che può anche rispondere un giorno prima o un giorno dopo la scadenza del bando).

Chi non è fra gli amici può essere escluso dalla gara perchè manca una firma su una delle 100 pagine della dcumentazione; o perchè la somma offerta per l'appalto è scritto in numeri e non lettere (ho assistito alla esclusione di un partecipante che aveva scritto 350.500 coi numeri e trecentocinquantamila in lettere - omettendo i cinquecento finali); o perchè manca una marca da bollo o perchè una marca da bollo non è stata annullata con firma.

3. La commissione giudicante

Ogni gara d'appalto prevede una comissione giudicante, che deve controllare che la domanda sia ineccepibile, ma soprattutto che l'offerta (il progetto) sia compatibile col bando e della migliore qualità. Qui il trucco è molto semplice: basta che la commissione - i cui nomi sono sempre segreti- sia composta da una maggioranza di fedeli dell'assessore o del sindaco. A volte non serve neppure una maggioranza: è sufficiente che la commissione abbia un presidente con un certo potere, e dei membri facilmente asservibili.

In nessun appalto del settore immateriale le commissioni giudicanti sono note, nè sono tenute a rendere pubblici i criteri di giudizio. Le commissioni sono scelte dall'ente appaltante, e raramente contengono professionisti esperti nel settore oggetto dell'appalto. Nei casi in cui ciò avviene, si tratta di professionisti subalterni o ricattabili, ben lieti di accontentare il politico di turno. Il quale spesso non deve neppure segnalare il vincitore desiderato. Si sa che la tal cooperativa è nella cordata del sindaco e la talaltra associazione è nella cordata dell'assessore. I commissari faranno autonomamente la scelta più gradita a chi comanda, il quale sarà lieto di affidare loro premi, prebende, aiuti nel prossimo futuro (se non l'ha già fatto prima).

La commissione giudicante può decidere di assegnare l'appalto ad un ente perchè il suo progetto è migliore, senza dover dire perchè. Oppure può utilizzare il criterio economico, e dare la vittoria al progetto che costa meno. Oppure premiare un partecipante perchè presenta le migliori credenziali, senza dover dire perchè sono migliori. Il criterio e le motivazioni restano segreti, quindi tutto è legalmente possibile.

4. I controlli in itinere

Abbiamo già visto quale libertà offrono i controlli preventivi, ed in fase giudicante. Legalmente, è possibile favorire gli amici e ostacolare i nemici, nella fase di presentazione ed in quella di valutazione dei partecipanti alla gara. Ma il bello deve ancora venire. Una gara in genere offre al vincitore o ai vincitori (nei casi di assegnazione di fondi) del danaro in cambio di una qualche attività. Chi vince deve realizzare un progetto o gestire un servizio, secondo le specifiche indicate del capitolato di gara.

Ma chi e come controlla che tutto ciò avvenga veramente? Dipende. Sei il vincitore è un "amico", non controlla nessuno. Vinci l'appalto, e fai quello che vuoi/puoi senza dimenticare di mostrare gratitudine verso l'assessore e il sindaco. Puoi non fare del tutto o in parte quello che la gara richiedeva, puoi chiedere varianti in itinere (o farle, senza chiedere), puoi non pagare nessuno dei collaboratori o fornitori, puoi non avere nessun fuitore del servizio appaltato, puoi fare male il servizio richiesto: salvo tragedie, sei praticamente insindacabile.

Questa gratitudine può essere mostrata in tanti modi. Evitando quello più rischioso, cioè dare un bell'assegno o regalare un viaggio a Parigi, puoi sdebitarti assumendo la figlia del cugino dell'assessore, o facendo assumere la "fidanzata" del sindaco in un ufficio che ti deve un favore, o offrendo all'assessore stesso una bella consulenza non al tuo ente (troppo rischioso!) ma ad un ente che a sua volta regala all'assessore che gli ha fatto vincere un appalto, una consulenza al tuo ente. In molti casi non sono nemmeno necessari questi scambi: per chi comanda è sufficiente sapere che l'ente che vince un appalto non sarà mai fra i critici delle sue scelte; o credere che, in caso di elezioni, i capi, gli operatori, gli utenti dell'ente appaltatore (e le loro famiglie) voteranno "come si deve".

Se invece hai vinto la gara senza essere un "amico" deve rendere conto prima e dopo di ogni azione che fai nell'espletamento dell'appalto. Non puoi fare la minima variazione senza essere prima formalmente autorizzato. Se qualcuno dei tuoi operatori o degli utenti o dei fornitori fa arrivare una lamentela all'ente appaltante, rischi la sospensione dell'appalto o, anche peggio, il mancato pagamento del servizio. Se i partecipanti previsti al servizio appaltato erano 15 e sono invece 12, rischi una decurtazione del compenso. Se invece di 15 sono 7, rischi l'azzeramento del compenso. A Milano si è sviluppata una nuova professione: il partecipante ai corsi finanziati dall'Unione Europea. Gli enti che non sono abbastanza "amici" strapagano i partecipanti e consentono loro di iscriversi a 2/3 corsi contemporaneamente (omettendo di registrare le assenze). Così un giovane che accumula 2/3 diarie ottiene un quasi-stipendio. Al contrario, un ente formativo abbastanza "amico" mi ha offerto di realizzare un corso aziendale, senza andarci davvero: nelle ore in cui si fingeva il corso "on the job" i dipendenti svolgevano il loro lavoro normale. Alla mia perplessità, la risposta fu: "Tanto nessuno mi controlla!".

Dunque, se sei "amico" la tua vita sarà semplice. Se non lo sei, impari (legalmente!) che non ti conviene partecipare ad altre gare indette da quell'assessore o quel sindaco.

5. Anticipi e rendiconti

Se tutti i trucchi sopra descritti non funzionano abbastanza, per punire gli estranei e beneficiare gli amici, c'è la madre di tutti i ricatti: il danaro.

Quasi tutti i capitolati, specie quelli che implicano grandi spese per l'appaltatore, prevedono l'erogazione di un anticipo che dovrebbe essere versato dopo l'aggiudicazione e prima dell'inizio dell'attività. Qui la differenza fra gli "amici" e gli altri è notevole: i primi ricevono l'anticipo tempestivamente, i secondi anche sei mesi dopo. Lo stesso vale per tutte le tranches di pagamento che l'appalto prevede. Quelli che non sono "amici" ricevono i pagamenti mesi dopo le scadenze, e senza alcun interesse. Così imparano a non partecipare ad appalti che dovrebbero essere assegnati ad altri.

Il trucco finale riguarda i rendiconti. Le gare nel settore immateriale prevedono quasi sempre che i pagamenti vengano effettuati a fronte di giusticativi regolari. L'ente assegnatario per venire pagato, deve presentare le fatture pagate ai fornitori, le ricevute di pagamento al personale, i biglietti dei treni presi, gli scontrini degli eventuali pasti consumati e tutto quanto speso per realizzare il progetto o gestire il servizio oggetti della gara. Tutto ciò che ha un giustificativo formale, essendo previsto dalla gara, viene pagato: il resto viene detratto.

Questa regola, che non si capisce come mai valga per le gare immateriali ma non per quelle relative a case, strade o discariche, apre voragini interpretative, grazie al fatto che la normativa fiscale ed amministrativa è un labirinto deciso da legislatori ubriachi. Questo nel migliore dei casi, cioè quelli in cui il funzionario preposto ai controlli sia in buonafede. Per cui si possono aprire infiniti contenziosi (che durano mesi nei quali il danaro dovuto non viene erogato): l'iva deve o non deve esserci? quali fatture devono essere "bollate"? il treno in prima classe si può prendere? perchè il tale operatore è pagato di più di un altro? come si dimostra che la segretaria ha lavorato 100 ore o 200 ? gli interessi pagati alla banca per i ritardi dei pagamenti da parte dell'appaltante sono rimborsabili? e via di seguito.

Tutti questi problemi non riguardano gli "amici". I quali possono anche non presentare niente, come giustificativo. Chi dovrebbe controllare? Oppure possono presentare giustificativi errati, incompleti, palesemente falsi: basta che chi è preposto al controllo del rendiconto riceva un caloroso invito, dall'assessore o dal sindaco, a pagare in ogni caso e subito.

Il controllo sull'erogazione del danaro è il trucco finale. Se non sei fra gli "amici", ma sei riuscito a superare i trucchi iniziali, gli ostacoli formali, la commissione giudicante, difficilmente superi la "prova dei soldi", ed impari finalmente che non devi partecipare mai più ad una gara pubblica o devi diventare un vero "amico" di qualcuno che conta.

N.B.: Con le opportune modifiche gli stessi trucchi si possono applicare per truccare i concorsi pubblici, le gare per i finanziamenti

martedì 7 luglio 2009

Annullamento gara determinazione n. 315 del 22/06/09 (Settore assetto del territorio – provvedimento n. 61 del 18/06/09).

COMUNE DI TRIGGIANO

Alla c.a. SIG. SINDACO MICHELE CASSANO
E p.c. Segretario Generale Dott.ssa Anna Maria Guglielmi
Dirigente Ufficio Tecnico Ing. Felice Rubino



OGGETTO: Annullamento gara determinazione n. 315 del 22/06/09 (Settore assetto del territorio – provvedimento n. 61 del 18/06/09).




Ill.mo Sig. Sindaco Michele Cassano,
mi permetto di porre alla Sua cortese attenzione questa mia segnalazione innanzitutto in qualità di consigliere comunale, ma anche nelle vesti di un normale cittadino che non può tacere a se stesso l’evidenza dei fatti.
L’oggetto della presente, come avrà già constatato è la gara d’appalto di cui all’oggetto. Lo spirito che mi porta a formalizzare questa richiesta non vuole essere di contrapposizione, ma semplicemente collaborativo, avendo osservato delle irregolarità che potrebbero in seguito nuocere alla Sua causa e quindi agli interessi di tutta la cittadinanza triggianese.
Come potrà osservare dalla nota che elenca le aziende invitate alla gara quali ditte di fiducia del Comune di Triggiano, sono presenti alcune imprese che sono orfane dei requisiti di impiantistica previsti dal bando stesso (Legge D.M. 37/08) e, nella fattispecie le ditte “DE PALMA GIOVANNI” (Via Pistoia, 6 – Terlizzi) e “ZUCARO GIUSEPPE” (Via Perosi, 13 – Triggiano).

Con la presente pertanto si chiedono le seguenti disposizioni:
1. Annullamento del bando di cui all’oggetto.
2. Un nuovo bando che preveda che le ditte invitate alla gara siano in possesso di tutti i requisiti richiesti.
3. Comunicazione a tutte le aziende Triggianesi che volessero iscriversi ai vari bandi, in modo da dare le medesime possibilità a tutti e soprattutto alle imprese che siano in regola con i requisiti richiesti per legge.
4. Conseguente aggiornamento dell’albo ditte di fiducia.

Allorquando le richieste di cui sopra (con riferimento alla gara di cui all’oggetto) non dovessero essere accolte, il sottoscritto provvederà a denunciare nelle sedi competenti quanto posto con la presente alla Sua/Vostra cortese attenzione.
In attesa di un Suo/Vostro cortese riscontro alla presente, porgo cordiali saluti.


Triggiano, lì 07/07/09

IL CONSIGLIERE COMUNALE
Michele Difino

giovedì 2 luglio 2009

La verità sui bagni pubblici di Piazza Marinullo

Durante la campagna elettorale per le provinciali, alle quali il sottoscritto era candidato, nonché in qualità di consigliere dell’attuale amministrazione comunale, sono stato contattato da un gruppo di abitanti di Piazza Marinullo che chiedevano il mio intervento in merito al restauro della citata piazza comprensiva dell’installazione di un bagno pubblico.
Le notizie con foto erano reperibili sin dal mese di settembre sul blog di “Triggiano Democratica”, senza che neppure la maggior parte dei consiglieri comunali – tra i quali sicuramente il sottoscritto - ne sapesse niente.
Appresa la notizia, chiedo telefonicamente ragguagli all’ingegnere comunale Felice Rubino, il quale mi assicura che è tutto già stabilito nel progetto esecutivo.
Immediatamente il sottoscritto si attiva con l’affissione di manifesti di denuncia dell’accaduto in tutto il centro storico.
Due giorni dopo, un sabato mattina, mentre si trovava nel proprio comitato elettorale con amici, i sottoscritto riceve la visita dell’ingegnere Magnanimo in compagnia di un suo amico, per chiedere il motivo dell’affissione. Il sottoscritto chiede all’ingegnere il perché del suo interessamento e questi, di rimando, affermava di essere il progettista dell’opera (comprensiva della realizzazione di un bagno pubblico), ma che sui dettagli si poteva discutere.
Il sottoscritto chiedeva quindi all’ing. Magnanimo se era disponibile ad un confronto diretto con gli abitanti della Piazza interessata. Accordata la sua disponibilità, l’ingegnere partecipa il pomeriggio seguente ad un dibattito pubblico al quale partecipa anche il direttore de La Tribuna Luigi Ottolino.
L’ing. Magnanimo conferma quanto detto al sottoscritto compresa la possibilità di apportare modifiche al progetto fino alla completa eliminazione del bagno pubblico.

Il 22 di maggio, il sig(?) sindaco ha in programma l’inaugurazione dell’avvio dei lavori in Piazza Mercato con tanto di festa musicale. Il sottoscritto, saputo dell’iniziativa, chiede al Dott. Nico Giannelli, dirigente del settore Cultura, il perché dello spreco di danaro pubblica per festeggiare l’inaugurazione dell’inizio dei lavori quando lo stesso giorno viene comunicata la dismissione delle mense scolastiche comunali per mancanza di fondi.
L’intervento del sottoscritto riuscì a evitare l’ennesimo spreco di soldi pubblici. Senza fronzoli musicali, il sindaco sale sul palco, allestito per l’occasione, guarda caso, in piena campagna elettorale, e comincia ad inveire contro chi ha paventato la realizzazione del bagno pubblico in Piazza Marinullo solo per farsi pubblicità in vista delle elezioni. Assistono al discorso una cinquantina di persone - tutte vicine al sindaco, comprese sorella e fratello del sindaco – e mia suocera. Le parole del sindaco furono salutate dal roboante applauso di tre fan scatenati: il fratello, la sorella e mia suocera. Gli altri presenti evidentemente sapevano o erano state presenti all’incontro con l’ingegner Magnanimo e quindi avevano bastevoli elementi per ritenere del tutto campate in aria le dichiarazioni del primo cittadino.
La sera stessa, verso le 21.30, il sottoscritto, incontrato per caso il sindaco in Piazza Marinullo, non perdeva occasione per spiegargli la figuraccia di qualche ora prima: il sindaco, infatti, non era ancora stato informato dell’incontro tra cittadini e ingegner Magnanimo. La faccia che fece il sindaco (sebbene non differisse di molto da quella sua inespressiva abituale) non poteva nascondere un certo stupore. Al ché il sindaco mi lusingava a modo suo assicurandomi che se fossi stato dalla sua parte già avrebbe premiato me e mio fratello con un incarico a testa. Per chi mi conosce è inutile fare cenno alla mia scontata e irreprensibile risposta. Tutti gli altri possono arrivarci da soli.

Consigliere comunale
Michele Difino

CASSANO COME LE TRE SCIMMIE: NON VEDO - NON SENTO - NON PARLO

L’amministrazione comunale sta rifacendo il trucco nel centro storico di Triggiano,(non in maniera adeguata vista la corrosione delle tubazioni acqua e fognatura e di cui denuncio sin da ora l’ inadeguatezza) ma l’apertura del cantiere e soprattutto i tempi di realizzazione delle opere indispettiscono in particolar modo i commercianti del rione Ponte.

Il senso di malessere è diffuso tra la maggior parte dei commercianti delle vie che conducono in Piazza La Croce, che rilanciano :

"Gli amministratori hanno deciso che il centro storico di Triggiano andava abbellito”?

Un vero disastro(mancanza totale dei parcheggi) invece, si perderanno clienti, e non so quando si rivedranno".

"Nessuna informazione, ne’ dal Sindaco ne’ da parte dell’ufficio competente, si prendono in giro i commercianti e a pagarne le conseguenze sono i negozianti.

"Inoltre una volta aperto il cantiere la vera difficoltà è quella di trovare parcheggio durante e dopo i lavori, - un disagio per loro, per i loro clienti e per i cittadini che ci vivono.

Ma quel che è peggio è che a fine lavori verranno a mancare del tutto i posti auto lungo le strade del centro storico.

Ci vorrebbe una programmazione più seria e logica.

Prima si dovevano costruire dei parcheggi, per esempio il Sindaco aveva parlato di ulteriori zone di parcheggi, il sottoscritto ha proposto una costruzione di parcheggi modali, ma senza risposta, il centro storico diventerà certamente più bello, ma la gente a piedi non ci andrà perché ama la comodità dell’auto, i commercianti hanno il sospetto che dalla sera alla mattina verrà meno completamente l’affluenza agli esercizi commerciali della zona.

Questo discorso è strettamente collegato all’attuazione di parcheggi nell’area succitata e di cui si vogliono chiarimenti e anticipazioni e soprattutto la loro precisa collocazione.


Consigliere Comunale
Michele Difino

martedì 23 giugno 2009

CHE CREDIBILITA' HA IL SINDACO MICHELE CASSANO?

Nelle ultime elezioni provinciali si è visto di tutto.
I comportamenti inqualificabili riguardanti l'ultima tornata elettorale che hanno contraddistinto il comportamento e le azioni del Sindaco Sig. Cassano, hanno del paradossale.
Lo squallido scenario, il sindaco Cassano sostava all'ingresso del plesso San Giovanni Bosco per vietare al candidato opposto alla “sua” coalizione di avvicinarsi, quando egli stesso non rispettava la normativa che prevede la distanza dei 200 metri dai seggi elettorali. Lo stesso Sindaco, infatti non avrebbe potuto adottare quel comportamento in quanto direttamente interessato alla elezione di un “suo”(?) candidato. Il Sindaco addirittura richiedeva l'intervento delle forze dell’ordine per fare allontanare i candidati, senza rendersi conto che lui stesso stava contravvenendo alla normativa di cui sopra. Il risultato è stato che le stesse forze dell’ordine non hanno mai detto allo stesso Sindaco che lui in primis era in evidente errore. Episodi che ricordano tanto quelli già visti nelle famigerate trasmissioni di Mudù o in qualche film del buon Totò.
Continuando ad argomentare sulla credibilità del Sig. Sindaco, sarebbe sufficiente osservare l'incoerenza dei consiglieri comunali della maggioranza iscritti e militanti nel PD che hanno apertamente fatto la campagna elettorale a favore del centro – destra (per esempio Ciccio Battista), o di personaggi che hanno avuto favori e incarichi dopo avere ottenuto molto dallo stesso Sindaco (ad esempio il Presidente dei revisori dei conti) . Perché tutto ciò?

Cassano dopo avere assistito a questi comportamenti adottati dai suoi stessi alleati, che reazione avrà?
Gli stessi “traditori” (che sono più di uno) rimarranno nella maggioranza di centro – sinistra del nostro Michele Cassano?
Con quale stato d’animo il primo cittadino governerà la nostra Triggiano?
Sapremo in seguito se la dignità...(?) di quest’uomo è superiore all’interesse della poltrona che occupa.

Consigliere Comunale “Nuovo P.S.I”
Michele Difino