martedì 25 maggio 2010

CANDIDATURA SINDACO

In riferimento alle prossime elezioni amministrative del 2011 che riguarderanno anche il Comune di Triggiano, nella città già si respira aria di campagna elettorale.

Molti hanno già avviato sommerse consultazioni preliminari, per cui,

con la stessa trasparenza che ha sempre accompagnato il mio operato, ho deciso di rendere pubblica la mia decisione di candidarmi alla carica di Sindaco del Comune di Triggiano.

Questa mia decisione è maturata in seguito alle scabrose vicende politiche locali avvenute negli ultimi anni; molti miei concittadini mi hanno sostenuto e tutt’ora mi sostengono nelle mie battaglie politiche contro l’attuale amministrazione Cassano, ma in questa mia lettera non voglio enfatizzare i miei contrasti, di cui ho abbondantemente parlato in passato, ma vorrei presentare una nuova proposta politica per la città di Triggiano.
L’ affetto verso la mia città ed i miei concittadini, mi spinge ad affrontare questa sofferta quanto ardua decisione, che và al là delle regole partitiche e delle alleanze di comodo, augurandomi di poter vedere un giorno la mia città libera dai giochi delle poltrone, a cui è dovuta sottostare per anni.

Potrei riassumere in 7 punti le priorità che io e la mia squadra ci prefiggiamo di raggiungere:

1) Una nuova città

2) Più attenzione alle esigenze dei cittadini

3) Più considerazione per le attività economiche

4) Più cultura

5) Più concertazione

6) Più sicurezza

7) Più attenzione al sociale

Attualmente sono cinque le liste civiche che sosterranno la mia candidatura a Sindaco e sarò lieto di concertare insieme a loro, ed a chi ne avrà voglia, le linee programmatiche amministrative.

Le presento:

- Sì, Difino Sindaco

- Amare Triggiano

- Unione per Triggiano

- Lista civica per Cambiare

- Insieme per Triggiano

Mi auguro che le prossime “fatiche” elettorali ci vedano uniti nel concorrere lealmente per il bene e lo sviluppo della nostra città.

Che vinca il migliore.


martedì 18 maggio 2010

Petizione popolale - Cittadini del comune di Triggiano residenti in Piazza la Croce.


Vorrei portare alla cortese attenzione di questa Amministrazione Comunale e all’Ufficio Igiene della AUSL di competenza di Triggiano, il pietoso e grave stato in cui si trova da un po’ di anni la zona di Piazza La Croce e precisamente Via Carroccio 40 - angolo Via Ponte a fianco dei santi “ Le Madonnelle”.

Ho un’attività di tabaccaio e l’area dove è posizionato l’esercizio commerciale, è costantemente presa d’assalto da stormi di piccioni, che, con i propri bisogni, sporcano sistematicamente le strade, le auto parcheggiate ed i passanti. Questi volatili sono un problema sia per i residenti, che per i commercianti della zona.

Il problema è causato anche dallo stato di degrado assoluto in cui versa l’edificio posizionato sopra l’attività commerciale. L’abitazione di cui sopra è abbandonata e il finestrone che affaccia su Piazza La Croce, è aperto e consente ai piccioni di rifugiarsi e continuare a danneggiare tutta la zona.

I piccioni costituiscono un grave problema per qualsivoglia comunità, basti pensare quanto investe il comune di Roma in Piazza della Repubblica o nelle zone più “frequentate” dai volatili. I danni a monumenti/persone e cose sono ingenti tanto da costituire una voce di bilancio sostanziosa nel budget dell’Amministrazione di competenza.

Lo stato di degrado e di area malsana che affligge i cittadini della zona succitata, ha oramai ampiamente superato i limiti di guardia. Urge un poderoso intervento da parte di chi di competenza, a salvaguardia della salute pubblica e della corretta gestione di tutta la zona.

Con la presente si richiede un pronto intervento al fine di conferire vivibilità e decenza ad una zona di Triggiano che per un problema risolvibile ma trascurato e sottovalutato dall’attuale Amministrazione e dall’AUSL, rischia di subire gravi danni.

Il Consigliere Comunale
Michele Difino

lunedì 17 maggio 2010

DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DI SABATO 15 MAGGIO 2010

TRIGGIANO ALLARME PER IL RISCHIO CROLLO IN VIA PONTE ANGOLO VIA SCALELLA

«Quell’edificio è pericolante» Una petizione di 95 cittadini

Il Comune impone alla società proprietaria dell’immobile di metterlo in sicurezza

VITO MIRIZZI

• T R I G G I A N O. Novantacinque residenti del centro storico hanno sottoscritto una petizione inviata al sindaco Michele Cassano per evidenziare il disagio e la pericolosità determinati da un immobile, situato tra via Ponte e via Scalella, già da tempo puntellato esternamente da un rinforzo in tufo e tubi metallici a contrasto.
I firmatari lamentano, innanzitutto, la pericolosità dell’edificio che presenterebbe problemi di statica, come accertato anche da un sopralluogo dei Vigili del fuoco.
Inoltre, l’angusta via Scalella viene ulteriormente sacrificata dalla presenza delle puntellature esterne, rendendo disagevole la circolazione dei residenti. Non va sottaciuto, ancora, l’indecoroso «spettacolo» dell’edificio in questione, che stride molto con i recenti lavori di riqualificazione del centro storico, rimesso a nuovo. Tanto che i sottoscrittori lo chiamano senza mezzi termini «ecomostro». La demolizione dell’im - mobile sarebbe la soluzione più gradita ai richiedenti, ma fanno appello al primo cittadino di provvedere con immediatezza a emettere un’ordinanza nei confronti dei proprietari, prescrivendo loro di mettere in sicurezza l’intera area.
I 95 richiedenti sono determinati ad andare fino in fondo, tant’è che concludono la petizione annunciando che si rivolgeranno alle autorità competenti qualora la loro petizione dovesse cadere nel vuoto. L’iniziativa è stata presa dal consigliere comunale di opposizione Michele Difino, il quale ha anche segnalato una serie di situazioni di pericolo all’inter no del centro storico, invitando l’am - ministrazione cittadina ad attivarsi per rimuovere tali pericoli e scempi.
Non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione comunale che, in un comunicato stampa, rivendica di avere provveduto a puntellare e mettere in sicurezza l’immobile proprio a seguito della segnalazione dei Vigili del fuoco. Inoltre «l’amministra - zione comunale - continua la nota - ha predisposto un’ordinanza sindacale, che sarà notificata ad horas, nella quale si ordina al signor Mastrolonardo Michele, amministratore unico della società “Im - mobilfin Aura srl”, con sede in Bari, proprietaria dell’immobile suddetto, oltre al pagamento delle spese sostenute per la messa in sicurezza, il recupero statico dell’immobile nonché il ripristino statico, onde consentire l’elimina - zione dei puntelli e lo sgombero delle strutture di contenimento della pubblica via».
Il termine per adempiere è fissato in 15 giorni dalla notifica del provvedimento. Nell’ordinanza si prescrive, inoltre, che in mancanza di quanto ordinato, il Comune, oltre ad avviare le procedure per l’incameramento delle somme già sostenute, provvederà direttamente al ripristino statico dell’im - mobile onde consentire l’elimina - zione dei puntelli e lo sgombero delle strutture di contenimento della pubblica via, per l’assoluta necessità igienico-statica, secondo le procedure di legge e con l’in - tervento dell’autorità giudiziaria.
Insomma, o il privato o il Comune a breve dovrebbero intervenire per sanare questo scempio.

CIA' AVUT AVUT CIA' DATA A DATA SCURDAMC U PASSAT



            pescatori che spingono o tirano  la barca arenata sul fondo  marino, cammino sull'acqua come Gesù
                           
                                                                 

Le promesse di Michele Emiliano, Francesco Schittulli Nichi Vendola e del nostro amatissimo(?) Sindaco pro – tempore di Triggiano Michele Cassano (visto che i pescatori di San Giorgio sono tutti Triggianesi).

Prima e durante le campagne elettorali tutti candidati si mettono in vista all’affannosa ricerca di riunioni ed aiuti a trecentosessanta gradi.
La motivazione di questi briefing è quella della ricerca di consensi per la elezione alle varie cariche politiche, e questo senza distinzione di colore partitico, da sinistra a destra da destra a sinistra passando dal centro. Tutti promettono di risolvere i problemi che al momento attanagliano il territorio e con esso i vari settori economici. Alla fine dei giochi, dopo essere stati eletti, spariscono dalla circolazione, fingendo di dimenticare tutte le promesse fatte ai propri elettori.
La gente per fortuna pian pianino sta iniziando a rendersi conto del giochino che si ripete nel tempo e disillusa, diserta i seggi elettorali. Lo scollamento si fa sempre più evidente, basti osservare le percentuali sempre crescenti degli astenuti.
Tra i delusi, dobbiamo citare i pescatori della Cala San Giorgio frazione di Torre a Mare (Bari), che da anni non vedono risolto il problema del fondo marino della stessa cala, dove i pescatori non riescono ad attraccare le proprie barche di ridotte dimensioni. La cala di cui sopra, è letteralmente invasa da mucillaggine e sabbia come si evince dalle foto. E’ così evidente il problema, da permettere a chiunque volesse farlo di scendere e camminare su un fondale di appena 10 cm di acqua di mare.
I Sindaci ed i Presidenti, insieme ai vari candidati consiglieri, durante la campagna elettorale hanno fatto promesse per 30.000 posti di lavoro, ma come fanno a fare certe promesse quanto c’è gente che perde il proprio lavoro, e coloro che affannosamente tentano di inventarsene uno, riescono a malapena a mangiare (maltempo permettendo)?
Come si possono disconoscere certi disagi che attanagliano Cala San Giorgio? Proprio l’altra sera alla festa di San Nicola, la barca che doveva trasportare la statua del Santo Patrono era impossibilitata a raggiungere la costa!
Eppure le autorità politiche erano presenti.
In questo caso, correggendo il famoso detto, sarebbe meglio dire: “promesse per marinai”! Promesse che si ripetono nel tempo, incuranti del bisogno di chi cerca di vivere lavorando onestamente e non chiede altro che vengano mantenuti gli impegni presi.

Michele Difino in qualità di Consigliere Comunale di Triggiano e portavoce
I pescatori e abitanti di San Giorgio

martedì 11 maggio 2010

EMAIL RICEVUTO E' PUBBLICATO INTERAMENTE

Era circa un anno che non venivo a triggiano , domenica mattina ho avuto la sfortuna di tornarci per una comunione. Ora vi spiego, arrivo in via delle mura e trovo parcheggio vicino alla sede (non so se c'è ancora) di un gruppo musicale, ebbene parcheggio prendo il telefono per avvisare i parenti del posto che mi trovavo a triggiano e all'improvviso mi sento suonare insistentemente da una 500 nera con al volante una ragazza , lì per lì non capivo e questa mi dice vai più avanti che mi devo parcheggiare. Allora, avendo un'auto di quasi 5 metri , dall'auto davanti mi passavano circa 40 cm e se mi spingevo ancora più avanti poi rimanevo incastrato. Allora io gentilmente dico a questa gentile ragazza:"non c'è spazio" e questa esce dall'auto gridando ti vuoi fare più avanti, quest'imbecille , che io abito qui. A quel punto dico io: innanzitutto abbassi i toni e le faccio notare che non può parcheggiare perchè c'è la discesa per disabili. Questa non si calma e alza i toni, inizia a chiamarmi coxxxone, malato di mente, e gridando io abito qui capito? parcheggio sempre qui , muoviti coxxxone che devo andare alla comunione... io gli dico la strada è pubblica e a questo punto telefono ai vigili urbani, ed espongo la situazione, questi mi dicono ora mandiamo qualcuno... questa dal canto suo
prende il telefono e dice ora chiamo chi so io, chiama a qualcuno dicendo venite che sta uno che non mi vuol far parcheggiare.
Allora a quel punto,essendoci anche la mia ragazza in auto e vedendo che si stava agitando, prendo la decisione più giusta da persona intelligente, mi vado a cercare un altro posto, in quanto avevo capito che quella voleva il posto mio C'è da dire che io avevo chiamato i vigili e lei gli "amici suoi" e pensando che gli "amici suoi" sarebbero stati più testa calda di lei, visto che questa ragazza non si è fermata davanti a me nonostante sia alto 1,80, e faccio arti marziali ...e tenendo presente che i vigili urbani quando li vuoi non arrivano mai... penso sia stata la cosa più giusta da fare.
Sono sinceramente amareggiato per questo avvenimento, ero appena entrato nel paese e mi sono trovato in questa situazione. Ho pensato anche se lascio qui l'auto e me ne vado , sicuramente avrei trovato qualche danno all'auto e siccome era un giorno di festa non me lo volevo rovianare per colpa di questa automobilista impazzita.
Da questo ho capito che a Triggiano le cose continuano a funzionare con la prepotenza, se c'è gente che ha questi comportamenti , significa che non c'è nessuno di forza pubblica che controlli, si sentono liberi di fare quello che vogliono.
Io non penso di tornarci più a Triggiano se non per trovare quelche parente, quindi se il paese migliora o peggiora a me non ritorna nulla in tasca, questo solo per informarvi.
Con amarezza e dispiacere, saluti a tutti.

Carmine
Al Sindaco Pro – Tempore - Comune di Triggiano

Al Presidente del Consiglio Comunale

Al Segretario Generale

Al Dirigente Ufficio Tecnico Ing. Felice Rubino

Al dirigente – rag. Michele Signorile

Oggetto: richiesta copia atti.

Con la presente io sottoscritto Michele Difino, in qualità di Consigliere Comunale di codesta amministrazione, sono qui a chiederVi la seguente documentazione:

1. elenco completo di nominativi e importi dei concittadini che hanno fatto richiesta del contributo affitto casa.

2. Copia della relazione tecnica fatta dai Vigili del Fuoco sull'emergenza edificio pericolante nel centro  storico   Via Scalella angolo Via Ponte.

Si prega di poter ricevere la suddetta documentazione con cortese urgenza, al fine di procedere ad un esame della stessa in tempo utile.

Triggiano, lì 11/05/2010.

Con osservanza delle mie funzioni
Rag. Michele Difino

giovedì 6 maggio 2010

QUALCUNO PRENDA ESEMPIO DI COME SI GESTISCE LA COSA PUBBLICA

Ordinanza del sindaco per un’operazione ‘decoro’ Molfetta, i commercianti obbligati a prendersi cura di un ‘pezzo di strada’.

Giro di vite contro l’abbandono dei rifiuti negli spazi pubblici. Il sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, ha firmato l’ordinanza che segna il primo step dell’“operazione decoro”. Il provvedimento contiene una
serie di norme per prevenire l’abbandono dei rifiuti negli spazi pubblici e migliorare gli standard di decoro di strade e piazze cittadine. In sostanza, le nuove disposizioni obbligano gli esercenti del settore alimentare (ambulanti e a posto fisso) ad “adottare” un pezzo di strada per assicurarne la costante pulizia: i commercianti titolari di bar, gelaterie, panifici, pizzerie, ristoranti, fast-food, gelaterie, cornetterie e yogurterie e altri laboratori artigianali adibiti alla vendita e somministrazione di alimenti e bevande dovranno adoperarsi direttamente, con ogni misura idonea, a prevenire il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti da parte dei propri clienti. L’ordinanza comunale impone agli esercenti l’obbligo di dotarsi obbligatoriamente di almeno quattro contenitori gettacarta, due per l’interno el negozio e altri due per l’esterno. Qualora l’attività
venga esercitata esclusivamente in luogo esterno, l’esercente ha l’obbligo di disporre almeno quattro contenitori nell’area adibita alla consumazione di alimenti e bevande mentre per i venditori ambulanti di prodotti alimentari l’obbligo è di disporre di almeno due contenitori per ogni postazione.
Il provvedimento pone a tutti gli esercenti l’obbligo di provvedere allo svuotamento costante dei propri
contenitori gettacarte durante l’intero periodo di  apertura dell’attività al fine di evitare che i rifiuti trabocchino
sulla strada. Prima della chiusura del proprio negozio, inoltre, i commercianti dovranno provvedere a trasferire all’interno gli stessi contenitori e a rimuovere tutti i rifiuti (carta, tovaglioli, lattine, bottiglie in vetro e altro) che gli avventori dovessero lasciare a terra. Quest’ultimo punto è uno degli elementi più innovativi di quest’ordinanza che dà inizio a una nuova cultura dello spazio pubblico. Se da una parte per tutti i cittadini
viene ribadito (e inasprito) il divieto di depositare in modo incontrollato rifiuti sul suolo pubblico (nonché
nel terreno o nelle acque superficiali e sotterranee), dall’altra ai commercianti si richiede invece di “adottare”
un pezzo di strada contribuendo attivamente all’igiene pubblica, al decoro dell’ambiente e alla tutela
dell’immagine della città.
La pulizia dello spazio pubblico dovrà avvenire non solo nell’area di immediata pertinenza dello stesso
negozio (eventualmente data in concessione) ma anche oltre, per un raggio di 20 metri al di là dall’area esterna adibita alla consumazione dei prodotti. Per le eventuali violazioni, l’ordinanza prevede l’applicazione
di sanzioni amministrative fino a 500 euro.

mercoledì 5 maggio 2010

CASSANO VATTENE

LA GRANDE CONSIDERAZIONE GIUSTIFICATA DEI NOSTRI CONCITTADINI NEI CONFRONTI DELL'AMMINISTRAZIONE CASSANO, HANNO ABBATTUTO 20 ANNI FA  IL MURO DI BERLINO, HANNO ALZATO IL MURO DI TRIGGIANO.
BRAVO SINDACO MERITI VERAMENTE RISPETTO, CREDI CHE LA GENTE DEL CENTRO  STORICO FANNO PARTE DEL QUARTO MONDO?
L'ATTUALE SINDACO PRO - TEMPORE "CASSANO" NELLA STORIA DI TRIGGIANO E' IL MENO AMATO DAI NOSTRI CONCITTADINI.