venerdì 28 gennaio 2011

PREDICHE DI VENDOLA
Ma quest'uomo può mettersi a fare la morale?


Vendola sul caso Ruby: "E' una palude di ridi­colo dal sapore grottesco". Ma noi lo ricordiamo al Gay Pride, mentre un gentile fan in paglietta e sorri­sino gli avvicina la soffice e ga­gliarda lingua all’orecchio...

Condividi su Twitter Noemi era «la pupilla» e Ruby «il culo», Nichi Vendo­la è l’orecchio. A ognuno il suo, nell’atlante anatomico della po­litica italiana.

A latitudini sub-ombelicali si scatena la tempesta mediatica su quanto accade nella residen­za privata di Silvio Berlusconi. E il governatore della Puglia non esita a lanciare i suoi strali: «È una spettacolarizzazione del­l’indecenza, una palude di ridi­colo dal sapore grottesco», tuo­na dal suo pulpito.

Eppure Nichi non lo ricordava­mo con la tonaca. Lo ricordava­mo piuttosto al Gay Pride, come testimonia questa foto, mentre un gentile fan in paglietta e sorri­sino gli avvicina la soffice e ga­gliarda lingua all’orecchio. In pubblico, mica nella tavernetta di casa sua.

Come diceva, governatore? Grottesco? Ridicolo? Chi è senza effusione scagli la prima indi­gnazione. E chi ha orecchie per intendere, non le usi per farsi sol­leticare.

Sanita': Cassano (Pdl), casi scabbia in ospedale Triggiano



Colpiti cinque infermieri reparto geriatria


Scrivi alla redazione Suggerisci ()(ANSA) - BARI, 27 GEN - Cinque casi di scabbia "si sarebbero verificati tra gli infermieri" nel reparto di Geriatria dell'ospedale Fallacara di Triggiano (Bari) "senza che alcun provvedimento sia stato assunto a tutela dei pazienti e degli altri operatori". Lo denuncia il vicepresidente del gruppo consiliare del Pdl alla Regione Puglia, Massimo Cassano. "Incredibilmente - aggiunge - si sta addirittura continuando ad accettare ricoveri nel reparto in questione, laddove elementari ragioni di igiene avrebbero dovuto imporre la chiusura dell' intero nosocomio per effettuare una disinfestazione adeguata".
PUGLIA: CASSANO (PDL), AL FALLACARA SI RICOVERA NONOSTANTE LA SCABBIA

“Apprendo che nel Reparto di Geriatria dell “Fallacara” di Triggiano si sarebbero verificati cinque casi di scabbia tra gli infermieri senza che alcun provvedimento sia stato assunto a tutela dei pazienti e degli altri operatori. Incredibilmente, si sta addirittura continuando ad accettare ricoveri nel reparto in questione, laddove elementari ragioni di igiene avrebbero dovuto imporre la chiusura dell’intero nosocomio per effettuare una disinfestazione adeguata e risolutiva. Non essendo il solo caso analogo avvenuto in Puglia, visto che eguale denuncia venne qualche tempo fa lanciata da colleghi consiglieri con riferimento all’Ospedale di Manduria, non si può non dedurre che vi sia da parte dell’intero governo regionale della sanità un indirizzo volto ad occultare gravissimi rischi per l’utenza ospedaliera. Sull’argomento presenterà un’interrogazione urgente, ma credo che non si possa attendere le more della sua formalizzazione per una denuncia non rinviabile e per interventi non meno immediati.”
E' quanto afferma in una nota il Vice-Presidente del Gruppo Consiliare PDL Massimo Cassano

lunedì 24 gennaio 2011

A PESCI IN FACCIA NEL CENTRO - SINISTRA

Scandalo protesi, primario sospeso

23 gennaio 2011 — BARI

IL POLICLINICO ha sospeso in via cautelare il professor Vittorio Patella. La decisione è stata presa ieri dal direttore generale, Vitangelo Dattoli, e sarà ufficializzata domani con la firma della delibera. La clinica di Ortopedia guidata da Patella non rimarrà però scoperta: al suo posto è stato nominato il professor Biagio Moretti, che già guida uno degli altri due reparti. Tra l'altro, il nuovo piano del Policlinico prevede l'accorpamento di una delle tre Ortopedie, «dunque - spiegano dalla direzione del Policlinico - non si creeranno gravi problemi da un punto di vista organizzativo». La sospensione di Patella è comunque legata al provvedimento cautelare. Qualora dovesse essere revocato, il Policlinico deciderà il da farsi.

Non è scontato che il professore rientri subito in servizio: recentemente Dattoli ha prolungato la sospensione di un ulteriore anno al professor Pasqualino Ciappetta, anche lui coinvolto in un'inchiesta giudiziaria, perché venuto meno il rapporto di fiducia.

Al di là delle decisioni della magistratura, il Policlinico con Patella dovrà affrontare sostanzialmente tre questioni: il problema dell'infungibilità delle protesi, visto che il professore ha utilizzato per due anni consecutivi solo e soltanto le protesi fornite dalle ditte di Gianpaolo Tarantini «perché io devo punire le altre ditte - diceva lo stesso Patella intercettato - quelle aziende che mi stanno trattando in una maniera che non mi va». C'è poi un problema legato a come Patella entrava in sala operatoria, «senza cappello, senza mascherina, senza calzari e senza casacca addosso, in borghese» a credere alle parole di uno dei suoi collaboratori. Infine, ma non per ultimo, il problema dell'esclusività: Patella dovrebbe secondo la Procura (che infatti ha proceduto con un sequestro per equivalente) al Policlinico 290mila euro percepiti illecitamente in questi anni. Si tratta della somma che ha incassato per il regime di esclusività quando invece lavorava anche in due studi medici. Particolare che non risultava alla direzione generale dell'Azienda ospedaliera.

Ma l'inchiesta non è ancora chiusa e gli investigatori si stanno concentrando, ora, sui medici di base compiacenti, quelli cioè che avrebbero aderito all'offerta di collaborazione fatta da Ilaria Tatò nell'ambito dell'accordo criminale. Quei medici molto richiesti, con un elenco di oltre mille pazienti, che potevano rappresentare per la cricca un fortunato bacino di utenti ai quali impiantare protesi, molto spesso non necessarie. A loro la dottoressa Tatò avrebbe dato in cambio denaro, cene e favori. Il loro ruolo, come dimostrano anche le intercettazioni telefoniche, sarebbe stato fondamentale per allargare il raggio di azione e rimpinguare le tasche.

E intanto, sul nuovo scandalo della sanità pugliese, interviene l'onorevole Pierfelice Zazzera (Idv): «L'assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Tommaso Fiore, deve cacciare chi è coinvolto», riferendosi a Patella e a Ilaria Tatò, «quest'ultima - afferma - confermata ad un incarico regionale nel controllo di gestione della sanità. Gli arresti confermano l'esistenza di un sistema di spartizione della sanità tra Tarantini e Tedesco, di collusioni di amministratori sanitari che ancora oggi restano tranquillamente ai loro posti».

Per Zazzera «il silenzio del centrodestra dimostra che una battaglia per moralizzare la sanità non può essere fatta in Puglia perché dentro ci sono tutti. Ci sono direttori generali sotto indagine che continuano a ricoprire ruoli di responsabilità, così come - prosegue - è incomprensibile la permanenza a direttore amministrativo della Asl Bari Francesco Lippolis, che in una delle intercettazioni viene indicato da Tarantini come venduto all'ex assessore Tedesco. Francesco Lippolis è da tempo indagato, ma resta indisturbato al suo posto con responsabilità proprio sulla gestione degli appalti».

mercoledì 12 gennaio 2011

Pullman in fiamme. Sfiorata la tragedia nella trasferta a Napoli della Trivianum


Napoli, 8 Gennaio 2011. Tra fumo, fiamme ed un grosso, grosso spavento la Trivianum rimedia per fortuna un punto a tie-break da una trasferta annunciata difficile dal tecnico Sportelli ma con un preludio da catastrofe che ha rischiato di compromettere cose, persone e la stessa gara: il rischio era la perdita della partita a tavolino a causa del mancato arrivo.

Non è uno scherzo, non una scusa e nemmeno un brano della sceneggiatura di Speed, con Keanu Reeves alle prese con quel bus lanciato a tavoletta tra midway ed avenue. Succede, veramente, che a 30 minuti dalla meta, il Pala Vesuvio di Napoli, il granturismo che trasportava l’intero club triggianese, ha cominciato a sbuffare fumo tossico dalle condotte di aria condizionata per poi lasciare spazio alle fiamme, spente da due estintori, nell’inquietante location di una galleria chilometrica dell’alta Irpinia.

Il resto è facile immaginarlo. Panico, paura e per fortuna il sangue freddo di pochi salvatori. Appena fuori dal tunnel sotto le montagne campane, il mezzo è riuscito a rimediare una sosta di fortuna mentre il lungo corridoio del pullman era ormai un vicolo pregno di nebbia omicida. Impossibile attivare il pulsante di apertura degli sportelli pneumatici tantomeno immaginare di abbassare un finestrino, inesistente sulle nuove concezioni del trasporto granturistico su gomma. Una botola di emergenza posta sul tetto del lungo abitacolo è riuscita a fare il peggio. Nel tentativo di favorire l’evacuazione della nube tossica, l’ingresso di aria ben ossigenata ha favorito ulteriormente la combustione. Nel frattempo gli ultimi secondi di lucidità e sangue freddo, hanno permesso a Pino Minafra, il capitano, di salvare parte dell’equipaggio rimasto stordito nelle retrovie del pullman riuscendo in un tentativo, ancora incomprensibile per chi vi scrive in quanto testimone, di aprire manualmente una delle due porte.
Poi la lunga attesa sul ciglio della A17 di tutta la ciurma, oltre il guard-rail su un pendio erboso ma umido e perfido. Al buio e con solo 3 gradi sopra lo zero, è abbondantemente passata l’ora del fischio di inizio previsto per le 18.30.

Grazie alla collaborazione delle segreterie nazionale e pugliese della Fipav, della Polizia di Stato e degli operatori ANAS, la Trivianum è riuscita a raggiungere il Pala Vesuvio grazie ad un mezzo sostitutivo della avellinese Acierno Travel e a disputare la gara iniziata solo alle 19.20, con più di due di ritardo all’appuntamento con gli spogliatoi previsto alle 17 per il riscaldamento e lo stretching.

Contrariamente ad ogni pronostico, ci si spettava che la gara avesse un esito scontato visti i condizionamenti anche fisici dei giocatori e le premesse da cinedramma. Il campo era solo da onorare. Invece la Trivianum, comunque favorita dai numeri della classifica, ha vinto clamorosamente il primo ed il secondo set lasciando pochi dubbi ad ulteriori interpretazioni circa l’esito finale.

Invece no. Dopo poche ore è accaduto di nuovo l’imprevedibile. I padroni di casa del Gaia Energy Casandrino (Na) sono riusciti in una impresa formidabile nel segno della tenacia e della determinazione psico-fisica. A fare la differenza tra le due formazioni Ë stata prima la difesa, che dalla seconda metà della partita in poi ha lasciato la Trivianum nel completo smarrimento senza più capacità tattiche di contrattacco, a volte rasentando l’imbarazzo per le indecisione di alcuni.

Alla fine si è aggiunta la recidiva fallosità dei palleggi di Vincenzo Lanzolla che non ha incontrato la clemenza dell’arbitro Sabia finchè più volte sostituito da Sportelli, ha lasciato definitivamente il campo dopo l’ennesimo e clamoroso fallimento nel gesto tecnico. Nemmeno Danilo Milano, il secondo alzatore della Trivianum, è riuscito ad eludere l’attenzione del primo fischietto sfoggiando altrettanti palloni da ammonimento. Così anche il cervelletto, l’uomo dei miracoli, pare aver perso un po’ di quelle mani sante che più volte, in passato, hanno trasformato i suoi soccorsi in vittorie e colpi di genio. Nervi, presunzione e leggerezza poi hanno rifinito le debolezze dei triggianesi. Praticamente una resa.

Bravo il martello napoletano in maglia numero 7, Maurizio Giancarli, tra i migliori in campo insieme a Fasulo, Flaminio grazie anche al lavoro del regista e capitano Longobardi servito ottimamente dal superlativo libero Giuseppe Malinconico.

Una giornata da mettere in bacheca, da non dimenticare mai, che lascia un po’ di amarezza e molti insegnamenti sul modo e le variabili che lo sport professionistico chiama a calcolare. Una giornata segnata da tanti primati, quello della prima diretta radiofonica della storia della Trivianum, quello della prima sventura sulla strada, quello dell’incredulità, quello del panico, quello di una sconfitta saggiamente annunciata per tempo dalle parole consapevoli di mister Sportelli che stavolta li ha messi dentro tutti per tentare di risalire. A parte il secondo libero Peconio mancava solo il quattordicesimo uomo in tribuna, il centrale Mariani, per fare tombola, tanto per rispettare le origini locali del celebre gioco. E perchè no, c’è ancora aria di Natale !

Tutto questo è valso comunque un punto preziosissimo in trasferta. Un bilancio più che positivo considerato l’accaduto che, obiettivamente, non lasciava presagire nulla di buono. Salvata la pelle della Trivianum, resta salvo anche il secondo posto con ventisette punti mentre la capolista foggiana Zammarano Sportlab si allunga di tre misure rispetto alla scorsa decima di campionato. Si riduce a tre punti, invece di sei, il distacco della inseguitrice Gaeta Serapo Volley (Lt).

GAIA ENERGY CASANDRINO (Na) vs TRIVIANUM VOLLEY TRIGGIANO (Ba): 2-3 (25-27, 23-25, 25-20, 25-17, 15-11)

Pala Vesuvio di Napoli, 11_ Giornata Campionato Italiano Serie B2 Maschile Girone G.

GAIA ENERGY CASANDRINO (Na): Cinque (6), Fasulo (10), Flaminio (9), Giacobelli (2), Testa (6), Longobardi (5), Giancarli (14), Malinconico (L), Preziuso, Iazzetta, Ferreri, Esposito.
All.: Romano.

TRIVIANUM VOLLEY TRIGGIANO (Ba): Cisternino (7), Colapinto (3), Minafra (12), Montagna (0), Azzone (6), Ancona (7), Nanna (1), Mariani (0), Lanzolla (2), Tria (23), Antonacci (1), Milano (1), Basile (L), Peconio (L).
All. : Sportelli, Dicillo

Caro Presidente della Volley  quando i figli non ascoltano la mamma e il papà si trovano sempre male, ci ti metti pure tu ad invitare Cassano, non ne potevi fare a meno? Nei commenti dell'articolo scritto da Triggiano Democratica per la premiazione al Sindaco Cassano con la maglia n.1 il sottoscritto ve lo scrisse che Cassano portava jella?
Vabbè non vi preoccupate ragazzi vi do io il rimedio per scacciare questa jella, però cazzo non inviatelo più, altrimenti sono cazzi amari o uccelli senza zucchero.


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Michele Difino