giovedì 28 ottobre 2010

DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Liste d'attesa ko
allarme nelle Asl

di BEPI MARTELLOTTA

BARI - Ci sarà nei prossimi giorni il «briefing» tra l’assessore alla Salute Tommaso Fiore e i direttori generali delle Asl, alle prese con l’immediata esecuzione della delibera - approvata nella giunta di martedì - che rinvia al 2011 tutte le prenotazioni di visite non urgenti e assegna priorità massima alle patologie oncologiche, cardiovascolari, materno-infantile e geriatrica con tempi di attesa stringati (da 15 a 60 giorni).

La norma ha, infatti, fatto saltare sulla sedia tutti gli uffici delle Asl e delle aziende ospedaliere alle prese, in questi giorni, con il «sovraffollamento» di prenotazioni da parte dei pazienti che vengono dirottati dalle cliniche private, per le quali è scattato lo stop ai rimborsi per le prestazioni che superano il budget assegnato. In pratica, i primi effetti del famigerato piano di rientro sanitario su cui la Regione è ancora in attesa della firma da parte del governo. Dalla Regione minimizzano, ricordando che si tratta semplicemente di dare seguito alle linee guida sul potenziamento dei Cup, approvate in Puglia sulla scorta delle norme nazionali, e di «ritarare» il sistema informatico che gestisce le prenotazioni. Ma un fatto è certo: il tempo è poco, anzi pochissimo per ridisegnare la tela delle attese e partorire la nuova «graduatoria» dei pazienti, molti dei quali si ritroveranno slittati di qualche mese per far posto alle «urgenze».

A soffiare sul fuoco, poi, ci si mette il centrodestra. Il capogruppo Pdl Rocco Palese sottolinea che questo tipo di operazioni, in Toscana, sono state fatte dopo 6 mesi di sperimentazione e che ora, in Puglia, ci sarà solo l’«uragano», ovvero «un caos totale che si abbatte sui medici, sui pazienti, su strutture ospedaliere e sanitarie già disastrate». Intanto, spiega, la norma è anticostituzionale perché «limita la libera scelta degli ammalati» e poi «ci chiediamo cosa accade per quegli incolpevoli pazienti che hanno già delle prenotazioni per esami da eseguire entro dicembre 2010: saranno chiamati tutti dai Cup e rimandati dai medici che dovranno stabilire l’urgenza o meno?».

Soprattutto, rimarca il senatore Pdl Luigi D’Ambrosio Lettieri, «le urgenze sono prioritarie per legge» e la delibera-«mostro giuridico» taglierà fuori lista esami diagnostici che «possono salvare una vita». Oltre al danno, sottolinea Ignazio Zullo (Pdl), ci sarà la beffa di «aggravi di spesa il Servizio sanitario regionale, che si troverà ad affrontare patologie accertate in fase conclamata».

È la conseguenza della delibera 1500 di giugno scorso, sottolinea il parlamentare Pdl Ugo Lisi, la Regione aveva già imposto alle Asl pugliesi di «ridistribuire in modo uniforme le risorse» da assegnare ai privati: ora strutture di eccellenze di «oculisti, dentisti, laboratori di analisi, studi radiologici, centri di terapia riabilitativa» sono costretti a tagli del personale e al rifiuto di «prestazioni salva-vita».

Dalla maggioranza regna il silenzio, mentre è l’Udc a rompere gli indugi di fronte all’allarme sanitario: fatto l’ulteriore ritocco al piano di rientro sulla nomina dei manager Asl, «chiediamo che la Giunta - dice il capogruppo Salvatore Negro - limiti i processi di internalizzazione ai servizi, specie di tipo sanitario, essenziali».

giovedì 21 ottobre 2010


Riesame, Tedesco e i Columella

BARI – “Ciò che di certo si rileva in questa sede è la spendita personale dell’ (ex) assessore alla Sanità Alberto Tedesco in favore della famiglia proprietaria della Vi.Ri. esattamente nello stesso periodo di tempo in cui quest’ultima era in gara per l’acquisizione dell’appalto di raccolta rifiuti”.


Così il Tribunale del Riesame (giudici La Malfa, Mastrorilli e Abbattista) che accoglie in pieno le ipotesi investigative dei pm Desirèe Digeronimo, Francesco Bretone e Marcello Quercia, nella richiesta di revoca della misura cautelare per Nicola Del Re, funzionario Asl Bari (per il quale sono scaduti i termini custodiali la scorsa settimana). Il collegio del Riesame, a suo tempo, rigettò la richiesta difensiva. Ma è nelle motivazioni che spiega il perché di quella scelta. Queste motivazioni, dunque, sono molto importanti, perché si tratta di un primo giudicato sulla vicenda che coinvolge Michele Columella e Francesco Petronella della Vi.Ri. (raccolta rifiuti), Alberto Tedesco, attuale senatore del Pd, Filippo Tragni, Del Re e Antonio Colella funzionari Asl; Mario Malcangi, segretario particolare di Tedesco, ed Elio Rubino, genero del senatore.

Il Riesame ha deciso sui fatti relativi alla gara del 15 novembre 2007 per la durata triennale della raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali prodotti nelle strutture sanitarie ed amministrative, per un importo complessivo di 1.800.000 euro.

Le motivazioni

Il Riesame, dunque, conferma “il sostegno politico elettorale assicurato al Tedesco dal gruppo Columella nella zona di Altamura, in occasione delle politiche del 2008”, e che “Petronella (…) si sta attivando unitamente a Malcangi presso una serie di personaggi quale il senatore uscente Donato Piglionica, il quale a sua volta ha contatti diretti con la senatrice Finocchiaro”. Per il collegio giudicante, “i vincoli d’interesse che legano il Tedesco alla famiglia Columella sono cristallizzati”.

“Attendibile”, per il collegio, risulta essere Lea Cosentino, ex direttore generale dell’Asl, indagata in diverse indagini della Procura sulla presunta corruzione nella Sanità regionale. “Le dichiarazioni della Cosentini – secondo il Tribunale del Riesame – risultano attendibili per la conoscenza diretta di atti di amministrazione riferibili al suo ufficio di Direttore generale dell’Asl e hanno trovato riscontro”.

Il collegio, inoltre, continua a ritenere fondate le indagini della Procura, affermando che “le continue interferenze del Tedesco sono state infatti riferite anche dal Direttore sanitario Alessandro Calasso, il quale ha dichiarato non solo che ‘la Cosentino subiva pressioni da Tedesco, moltissime’, ma che lui stesso personalmente era stato vittima di interferenze di Tedesco”, tanto da definirle “veramente asfissianti”

Il Riesame, inoltre, continua a ritenere le dichiarazioni di Giampaolo Tarantini, anche lui indagato in svariati procedimenti sulla Sanità, “particolarmente significative”.

EFFETTO VENDOLA - SANITA' PUGLIESE

Policlinico di Bari 32 «baroni» in pensione • ECCO TUTTI I NOMI

Fine corsa fissata il 1° novembre per 32 tra professori di prima e seconda fascia che hanno raggiunto la fatidica quota 70 anni. Lo impongono una legge nazionale varata nel 2008 e le ristrettezze di bilancio dell’Ateneo barese che, nonostante un salutare largo ai giovani, rischiano di mettere in naftalina eccellenze e competenze storiche a beneficio del settore privato della sanità destinato ad accogliere grossa parte di questi luminari in fuga forzata.
Molti i nomi illustri - tra cui almeno 16 primari universitari - che rischiano di appendere il camice al chiodo o di essere (forzatamente) dirottati verso strutture private dal prof. Aristide Carella al prof. Antonio Francavilla, al prof. Francesco D’Ammacco al prof. Fernando Prete (che sembra già destinato al Miulli di Acquaviva, di proprietà ecclesiastica, pronto ad accoglierlo a braccia aperte con un contratto di due anni).

Una sorta di scappatoia sarebbe consentita da una norma datata 2004 che prevede la conferma per un biennio (su richiesta dell’interessato) per chi raggiunge la soglia dei 70 anni. Due anni fa però, in virtù del decreto anticrisi, la «libera scelta» per il pensionando, si è trasformata in una scelta condizionata al nulla osta dell’Università. Che non viene concesso. Infatti, l’Ateneo, che ha i conti in rosso, non può permettersi di stipulare ulteriori contratti. Primo: non ha i soldi. Secondo: ha deciso di non fare più assunzioni (l’equivalente di una proroga del contratto con i primari) fino a ottobre dell’anno prossimo.

A meno di cambiamenti imposti da sentenze del Tribunale amministrativo, già adito da qualcuno degli interessati, tra cui l’urologo Francesco Paolo Selvaggi, in relazione all’istanza di proroga per un biennio. Lo stesso Tar - dopo due rinvii, uno dei quali finalizzato a un’istruttoria - si esprimerà oggi in seguito alla ventilata possibilità di un accordo in grado di superare gli ostacoli della legge ovvero ottenere l’autorizzazione a proseguire l’attività didattica dall’Ateneo. Cardine dell’intesa, il falso convincimento di poter ottenere un pezzo di carta utile per indurre il Policlinico a siglare un contratto privato con i pensionandi primari. Ogni aspettativa, però è stata delusa da Vitangelo Dattoli, direttore generale della più grande azienda ospedaliera di Puglia, che ha ricordato il dettato della legge «che vieta di stipulare ogni tipo di contratti nei cinque anni dal pensionamento».

Molti dubbi anche sull’alternativa proposta da senato accademico e consiglio di amministrazione per permettere il rientro in servizio in corsia: la prosecuzione dell’attività didattica a costo zero.

Sono 16 le istanze finora presentate al preside di Medicina, Antonio Quaranta in attesa di valutazione del Dipartimento, il cui parere dovrà superare quello del consiglio di facoltà.

Determinante, ai fini della decisione, la dimostrazione che i docenti a disposizione garantiscano la prosecuzione dell’attività di didattica e ricerca, anche se i docenti non mancano e l’insegnamento è più che garantito (anche se le statistiche non superano il 40%).
Infine vanno aggiunte le valutazioni degli studenti sull’attività dei docenti. La partita è aperta.
 
Al Sindaco di Triggiano
Al Presidente del Consiglio Comunale

Al Dirigente Ufficio Tecnico

Cassano Sindaco non vedente.

Che le scuole triggianesi versino in condizioni pessime non è una novità, ma che nelle stesse sia quotidianamente a messa a rischio l’incolumità di alunni, insegnanti e operatori è una notizia da incubo: l’ennesima che si aggiunge all’ormai lunghissima sfilza di negligenze della disgraziata giunta Cassano.

A rischiare grosso, stavolta, sono i bambini che frequentano la scuola elementare “Montessori”, nel quartiere Casalino. Qui le infiltrazioni di acqua dal soffitto hanno ormai compromesso il funzionamento di gran parte dell’impianto elettrico e in particolar modo delle plafoniere per l’illuminazione di aule e corridoi. Le chiazze di umidità, visibili a tutti nella loro preoccupante estensione, oltre ad aver scrostato buona parte dell’intonaco, rischiano di danneggiare anche travi e tramezzi dell’edificio. La situazione è stata già segnalata dai genitori al dirigente scolastico che pare abbia già comunicato il tutto al sindaco Cassano. Ma questo pare sia molto più occupato a distribuire incarichi, lavori e prebende per la sua campagna elettorale anticipate, piuttosto che ascoltare le giuste rimostranze di genitori e cittadini, figurarsi  poi dove potrà mai trovare il tempo per risolvere i problemi che gli vengono rappresentati.
Nel frattempo a rischiare l’elettroconduzione e i crolli sono gli unici incolpevoli di tutta questa situazione: i bambini.
Dopo la segnalazione delle cassette aperte con fili elettrici scoperti nella scuola “Giovanni XXIII”, questo è l’ennesimo episodio di mala amministrazione della giunta Cassano anche perché il cattivo stato di manutenzione delle scuole in questione, come in altre di Triggiano, è ormai cronicizzato come testimoniano finestre e porte rotte, le pitturazioni mai fatte e tanti altri malfunzionamenti.

Cosa aspetta il sindaco Cassano a provvedere? Personalmente mi auguro non succeda nulla a nessuno, ma l’amministrazione ha il dovere di intervenire, se non altro per rispetto di quei cittadini più deboli e indifesi che sono il futuro della nostra comunità e cioè gli alunni delle scuole triggianesi!
Triggiano 21/10/2010 Consigliere Comunale Michele Difino

venerdì 8 ottobre 2010

Al Sindaco pro – tempore di Triggiano

Al Responsabile del Settore Assetto del Territorio Ing. Felice Rubino


Oggetto: determinazione n.303 del 03/06/2010 provvedimento n. 76 del 03/06/2010 assetto del territori, ord. N. 153/2009, 154/2009, 165/209, segnalazioni del Comando di P.M. prot. n. 1443, 1459, 1513, 1584, 1663, 1664, 1735, 1749 del 2009 con la specifica del significato di quel ecc. alla fine dei protocolli del Comando P.M.



Il sottoscritto Michele Difino in qualità di consigliere comunale chiedo di ottenere l’elenco specifico di tutte le ordinanze e segnalazioni da parte del Comando di P.M. come da protocolli in oggetto compreso quel ecc. che non capisco il significato ma potrebbe averne.

 

Triggiano 08/10/2010                              Consigliere Comunale Michele Difino
Al Sindaco pro – tempore di Triggiano

Al Presidente del Consiglio Comunale Adolfo Schiraldi

Al Responsabile del Settore  Dott.ssa Guglielmi Anna Maria


Oggetto: determinazione n.324 del 15/06/2010 liquidazione personale dipendente di compensi per obiettivi strategici anno 2009.

Il sottoscritto Michele Difino in qualità di consigliere comunale chiedo di ottenere i nominativi del personale, il grado di livello e gli obbiettivi strategici raggiunti dal personale come da  determina in oggetto, inoltre si fa presente  ai nominativi sopra elencati, del perchè le richieste chiarimenti di tutti i consiglieri comunali non vengono messi in rete da codesta amministrazione visto  l'alto costo per l'installazione del nuovo programma on- line, sperando e dando una motivazione a questo spreco di denaro pubblico. 

Triggiano 08/10/2010                          Consigliere Comunale Michele Difino

mercoledì 6 ottobre 2010

La "figuraccia" non essendo ne la prima e neanche l'ultima di Cassano e della sua maggioranza.

Ennessima figuraccia del Sindaco Cassano ormai sempre più pro-tempore.
Il consiglio comunale di ieri sera 05/10/2010 per colpa di una scellerata iniziativa del sindaco e della sua maggioranza è andata deserta, in aula erano presente soltato i nove della minoranza.

Perchè il consiglio comunale è andato deserto? Sembrerebbe che l' ormai lontano onesto Sindaco Cassano di cui fu votato per la sua trasparenza e onestà, ha firmato un decreto di nomina a consigliere dell'Opera Pia a favore del suo amico di merenda l'ingegner Sebastiano Carbonara , il tutto tenendo all'oscuro tutta la maggioranza "se esiste" colabrodo.

Per fortuna qualcuno della maggioranza in questo caso il Presidente del Consiglio Comunale Schiraldi si è opposto a questa decisione scellerata del sindaco, facendo mancare il numero dei presenti nella maggioranza, evidenziando che l' iniziativa del Presidente è più che giusta.

Tutto questo ci fa capire sempre di più che la campagna elettorale all'interno del PD è iniziata con il calciomercato di consiglieri, elargendo incarichi e sottobanchi ad amici e compari, con una enorme voragine sempre più grossa fra i due gruppi storici del PD Schiraldi - Cassano.

Nell'ultimo consiglio comunale il quale ha permesso di rimanere in sella lo stesso Cassano, ci furono delle dichiarazioni da parte di alcuni consiglieri comunali fra cui Ciccio Battista, dichiarando che con il suo gruppo politico dava fiducia a Cassano con la promessa da parte del sindaco che tutte le decisione venivano prese all'interno di tutta la maggioranza colabrodo.

In questo caso mi viene da chiedermi è un bugiardo il Sindaco o il consigliere?

La mia esperienza personale e considerazione, per il solo fatto che conosco come le mie tasche per una ex amicizia ventennale il consigliere il quale mi vergogno soltanto nel pronunciare il suo nome, scusatemi ma è più forte di me, e per quello che ho conosciuto il sindaco in questi anni sono entrambi falsi, bugiardi e fannulloni, il primo perchè non ha mai fatto niente per niente, pensando soltanto ai suoi interessi personali e non per il bene del paese, come del resto è stato pubblicamente scritto nel numero di settembre dal giornale "LA TRIBUNA" con una intervista dalla ex assessore dott.ssa Ismalia Simplicio, evidenziando il suo persiero non favorevole nei confronti del consigliere, nonchè ex compagno di partito e di merenda, il secondo per le sue promesse da marinaio che il sottoscritto ha evidenziato largamente in tutti questi anni di questa scellerata amministrazione Cassano.

Per concludere questo capitolo l'amministrazione Cassano ha le ore contate, e spero che mai più, dico mai più, il popolo triggianese compreso il sottoscritto non farà lo stesso errore, come nell'aver dato fiducia a questo scellerato sindaco con la sua nomina a primo cittadino.

Michele Difino

martedì 5 ottobre 2010

Vendola manda La Russa a quel paese in diretta Tv

Sono scoccate scintille, ier isera, nella trasmissione Annozero, tra Nichi Vendola e Ignazio La Russa. Vendola si è vantato di aver dimezzato un debito ereditato nella Regione di tre miliardi di euro. Al ministro che lo contestava ha risposto: “non parlare di economia, perchè non capisci niente. Occupati del tricolore e della scuola di Adro”. Ma il clou della polemica è stato raggiunto quando Vendola ha cercato di zittire La Russa dicendo: “io sono stato votato dal popolo pugliese”. “E perchè – gli ha replicato La Russa – Silvio Berlusconi no? Hai capito, lui l’hanno votato in Puglia e Berlusconi invece no...”. A questo punto si è sentito un chiaro “vaffa...” da parte di Vendola.

venerdì 1 ottobre 2010

UN CITTADINO ATTENTO

CARISSIMO MICHELE TI RINGRAZIO PER IL LAVORO CHE HAI SVOLTO SULLA SCUOLA GIOVANNI XXIII, IL TUO CONTRIBUTO INSIEME A QUELLO DELL DOTT. MIRIZZI CON IL SUO ARTICOLO SULLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO OGGI CI HA PERMESSO DI TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO SU QUELLA SITUAZIONE DI GRAVE PERICOLO.

HO SENTITO VOCI IN GIRO DI ALCUNI PERSONAGGI DELLA POLITICA TRIGGIANESE CHE SMINUIVANO TALE PERICOLOSITA' DICHIARANDO CHE SI TRATTASSE DI  SOLO MESSA A TERRA E CHE ERA TUTTO UN POLVERONE INUTILE!!!!!!
1) NON SI TRATTAVA DI SOLA MESSA A TERRA

2) ANCHE SE FOSSE SOLO TERRA VANNO IN OGNI CASO PROTETTE! PERCHE' SONO  FONTE DI PERICOLO IN CASO DI SCARICHE A TERRA.

3) LE CASSETTE IN QUESTIONE NON CONTENEVANO SOLO CAVI DI TERRA MA BENSI' ANCHE LA FASE E IL NEUTRO.

SE QUALCUNO NON NE FOSSE CONVINTO POSSIAMO METTERLO NELLE CONDIZIONI DI SINCERARSI DI PERSONA FACENDOGLIELI TOCCARE !!!!!

PURTROPPO CARO MIO I PROBLEMI IN QUELLA SCUOLA NON SONO SOLO QUELLI TI INVITO AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE DI FARTI PORTAVOCE DI ALTRE PROBLEMATICHE SERIE INVITANDO SINDACO E ASSESSORE A FARE UN SOPRALUOGO.

I BAGNI SONO IN PESSIMO STATO, LE PORTE DEGLI STESSI NON POSSONO ESSERE CHIUSE E I BAMBINI SONO COSTRETTI A FARE I LORO BISOGNI A PORTE APERTE.

LA CLASSE 3 A E UN EX CORRIDOIO E NON CI SONO LE DIMENSIONI CHE LA LEGGE PREVEDE DEBBANO ESSERE RISPETTATE PER BAMBINO.......

NELLA STESSA CLASSE NEL CASO DI FOLATE DI VENTO LE FINESTRE SE APERTE SI INFRANGEREBBERO NELLE FACCE DEI BAMBINI............, I BANCHI SONO

ATTACCATI AI TERMOSIFONI.......DA QUANDO NON SI EFFETTUA UNA PITTURAZIONE??

MA QUESTA E UNA SCUOLA DI UN PAESE CIVILIZZATO!!!!!!

E' UNO SCANDALO CHE ANCORA NEL 2010 CI SONO SITUAZIONI DI QUESTO DEGRADO IN UNA SCUOLA!!

NEL NOSTRO PAESE NON RIUSCIAMO A DARE AI NOSTRI FIGLI UN PARCO SERIO DOVE GIOCARE QUANTOMENO DIAMOGLI UN POSTO SICURO DOVE STUDIARE!!!

SCUSAMI SE E' POCO.

UN ABBRACCIO E BUON LAVORO

UN CITTADINO ATTENTO  NICOLA DE CARNE