Aliquota Rc auto, la Provincia di Bari l'aumenta dal 12,5% al 16% .
Grazie Presidente Schittulli lei si che è una persona ragionevole.
Piovono tasse anche dalla Provincia.
In attesa della stangata dell’Imu di giugno, i cittadini sono costretti a sorbirsi un altro balzello: l’aliquota della Rc auto (Responsabilità civile per l’automobile), tributo di competenza dell’amministrazione provinciale è stata aumentata di 3,5 punti percentuali, portandola fino al massimo permesso dalla legge (16%). Un’altra piccola goccia di sangue del contribuente, già anemico per l’Iva al 21% (diventerà il 23%), l’accise sui carburanti, l’Irpef, l’Irap e come detto anche la nuova Imposta municipale sugli immobili.
Sono gli effetti occulti del federalismo, che continua a ridurre i trasferimenti dallo Stato verso gli Enti locali, «costretti» così a provvedere da sé per non chiudere i bilanci in rosso e al tempo stesso rispettare la trappola del patto di stabilità. E intanto i cittadini pagano. Così, l’automobilista virtuoso, capace di non fare incidenti, anche nel 2012 anziché vedersi ribassare il premio dell’assicurazione, dovrà arrendersi all’evidenza di pagare di più rispetto all’anno precedente. Un film sempre uguale anno dopo anno.
«Siamo stati costretti ad aumentare l’aliquota della Rc auto, dal 12,5% al 16%, dopo averla lasciata ferma per due anni così come abbiamo continuato a fare con l’imposta di trascrizione, rimasta invariata», spiega il presidente della Provincia, Francesco Schittulli. «Per continuare a offrire servizi ai cittadini non avevamo scelta: scuole, strade, politiche sociali hanno un costo che in seguito ai tagli subiti nei trasferimenti da parte dello Stato, rischiavamo di non essere in grado di coprire». «In tal modo abbiamo trovato le risorse adeguate a sostenere tali spese, garantendo al tempo stesso un adeguato standard qualitativo degli stessi servizi», aggiunge il senologo, supportato dal direttore generale dell’ente di via Spalato.
«Lo scorso anno abbiamo ricevuto 13 milioni in meno da parte del Governo - afferma Onofrio Padovano - per cui l’unica fonte di sostentamento dell’ente sulla quale potevamo agire era l’aliquota della Rc auto, che ci ha consentito di recuperare 10 milioni». Ne mancano altri tre all’appello. «Per colmare i fondi mancanti - dice ancora Padovano - abbiamo provveduto da un lato tagliare alcuni costi, come il parco macchine ed i telefoni, dall’altra parte siamo riusciti a risparmiare su altre spese di natura non obbligatoria». «Capisco il sacrificio per i cittadini in un momento di grave difficoltà complessiva che stiamo vivendo - conclude Schittulli - ma, malgrado le ristrettezze, abbiamo ritenuto importante cercare di continuare a garantire alla gente i servizi in settori essenziali come scuola, viabilità e welfare».
Temi caldi anche nei lavori di preparazione del bilancio preventivo 2012 che approderà in consiglio provinciale in linea di massima entro la fine di giugno. Nei primi incontri tra presidente, assessori, direttore generale e tecnici per la stesura di una prima bozza del documento contabile è stata infatti ribadita la linea dell’amministrazione: manutenzione di scuole e strade, ma anche politiche sociali e formazione professionale, restano i settori ai quali vengono dedicate le maggiori attenzioni.