martedì 14 aprile 2009

CASSANO: vicenda della delega ritirata all’ormai ex assessore Rubino.

Ricevuto e pubblicato interamente.

La mancata discussione in Consiglio Comunale in merito alla vicenda della delega ritirata dal sindaco all’assessore Rubino ha nuovamente risvegliato i sempre poco sopiti bollori di protagonismo della maggioranza Cassano. Ci siamo così ritrovati di fronte ai soliti, strumentali attacchi di chi, in nome di un maniacale desiderio di visibilità, senza rispetto alcuno per le istituzioni. Un astio tale nei confronti del Rubino da far sembrare buona ogni scusa per gettare fango, attraverso strali ed invettive, sulla figura dell ex assessore, al punto che nessuno è stato capace di andare oltre le tradizionali illazioni da bar e le solite pretestuose considerazioni.

Ma qualcuno ha provato a chiedersi perché non era il caso di portare all’attenzione del Consiglio comunale una questione che trovava fondamento nella sfera personale dell’assessore?

Il sindaco Cassano ha semplicemente provveduto ad accogliere l’istanza di un componente della sua maggioranza (maggioranza non guadagnata sul campo ma solo per volere di qualche business).

Il sindaco Cassano così facendo ha sfoderato un atteggiamento di incontestabile coerenza con il mandato elettorale che la città gli ha conferito e con le scelte operate nell’urna dagli stessi cittadini-elettori che hanno attribuito alla sua vera maggioranza una valanga di consensi.

Ha difeso a spada tratta una sua scelta, avallata dal Consiglio con un lungo applauso in occasione dell’insediamento dell’assessore, da attacchi pretestuosi, illazioni di ogni genere che hanno investito parte della città, e in alcuni casi anche dal fuoco amico, indirizzato con sottile precisione da chi evidentemente aveva tutto l’interesse a fare fuori l’assessore Rubino. Il sindaco ha registrato la totale indifferenza ed un meschino silenzio rispetto al problema occorso all’assessore Rubino, da parte di chi lo aveva accolto a braccia aperte nella Giunta (insieme ad altri “portatori d’acqua” che in quel momento facevano comodo, in considerazione delle risapute incapacità a gestire la cosa pubblica), permettendo a quello stesso partito di rivendicare l’entrata in maggioranza più un posto in Giunta (appunto assegnato dal sindaco, su indicazione del partito stesso - o qualcuno ha la memoria corta? - a Flavio Rubino). Il sindaco Cassano, non ha dimostrato di conoscere il significato delle parole “affetto” e “riconoscenza”. Non ha dimostrato che prim’ancora delle dinamiche e delle opportunità politiche esiste il rispetto della persona.

1 commento:

un osservatore ha detto...

In questa amministrazione Cassano ci sono molte stranezze, in giro si parla di Sebastiano Carbonara assessore ai lavori pubblici al posto della Simplicio.
E' evidente che vincere le elezioni non serve, l'importante è far parte di qualche progetto del sindaco e della sua combricola che la tua carriera è assicurata.
Mi chiedo come si può far fare carriera ad un esponte candidato a sindaco dal centro destra, bocciato dalla popolazione, da consigliere di minoranza a consigliere di maggioranza, presidente della commissione lavori pubblici, ed infine assessore, certo che la carriera di Carbonara è stata strepitosa, e chi ha vinto le elezioni? o sta fuori dalla maggioranza o a fare il ruotino di scorta.
Evviva Cassano. Evviva il centro sinistra.